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Ospedale Covid-19 a Civitanova, la Lube attacca: “Troppi rischi”

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Di Redazione

A Civitanova Marche è ormai quasi ultimata la riconversione della Fiera in un ospedale specializzato per la cura del Covid-19, con 84 posti letto in terapia intensiva. La struttura è adiacente all’Eurosuole Forum in cui gioca la Cucine Lube Civitanova, che già in passato si era espressa in modo critico sul progetto e oggi, dalle pagine del Resto del Carlino Macerata, torna alla carica con il vicepresidente Albino Massaccesi: “In pratica un ospedale dentro il palazzetto. Da trent’anni gli ospedali vengono realizzati fuori dal centro delle città, e guarda dove lo fanno!“.

In giro per le Marche – continua Massaccesi – di strutture coperte da 5000 mq ne trovi migliaia, e potevi farla altrove con gli stessi tempi di realizzazione. Qui invece finisci pure con l’eliminare la Fiera, che era tra le migliori, per logistica e spazi, della costiera adriatica“. Anche perché la presenza di un ospedale mal si concilia con l’eventuale ripresa dell’attività pallavolistica: “Nel palazzetto si viene per assistere a uno spettacolo, ci si diverte, è chiaro che la cosa striderebbe troppo. Gli spazi sono interconnessi, c’è persino un corridoio che unisce la Fiera al palas. E se il virus entrasse qua dentro con tremila persone alla partita?“.

Massaccesi scarta comunque la possibilità che la Lube “emigri” in altra sede di gioco: “Non ci pensiamo per niente. Questo è il nostro mondo, abbiamo atteso per tanti, troppi anni una casa nostra. E qui ci hanno dato le mura, le chiavi, ma dentro era vuota… noi l’abbiamo costruita. Non ci sposteremo anche perché siamo legati a Civitanova. Invece con questa nuova struttura sono riusciti a distruggere una parte, se non un’intera città“.

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