Paolo Cozzi: “Trento, si salva solo Lanza. N’Gapeth impressionante! Perugia inviolata”

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Di Paolo Cozzi

Quinta giornata di campionato nel segno di Perugia e Modena, che continuano imperterrite a macinare vittorie su vittorie lasciando agli avversari soltanto poche briciole. Occasione persa da Powervolley per fare un bel salto in classifica contro una Ravenna che ormai dimostra di non essere una semplice meteora ma una bella realtà. Ancora notte fonda per Trento e Monza, ma se la prima se la gioca con Civitanova, la seconda dopo un primo set ben giocato sprofonda sotto i colpi di Perugia. Punti importanti per Vibo nel derby del sud e un buon 3-0 per Padova sul fanalino di coda Sora.

Prima della classe, 15 set vinti e zero persi, il ciclone Perugia si abbatte su una Monza che dopo la sconfitta nel derby è un po’collassata in cerca di un assetto definitivo. Per Perugia ancora una volta i trascinatori sono Russell e Atanasijevic, ben supportati soprattutto a muro dal giovane Ricci che ne mette a referto ben 4. Oltre al muro è la battuta a segnare break importanti con 12 ace a fronte di soli 10 errori! Per Monza è crisi in ricezione con solo il 20 % di positività e il 10 di perfette e un attacco che ovviamente ne risente e si ferma ad un modesto 32% con 9 errori e 12 murate subite in soli 3 set

Seconda in classifica ma solo per quoziente set, Modena torna da Verona con la posta piena e un N’Gapeth in formato “Super Lusso”. In un palasport bello caldo la squadra di Stoytchev mostra davvero un buon gioco corale, con tutti gli attaccanti sopra il 50% in attacco. Continua a piacermi l’inserimento di Urnaut in questa squadra, preciso in attacco nelle palle che contano. Bene anche Rossini in ricezione, anche se giustamente gli avversari lo evitano per mettere pressione ai due martelli. In casa scaligera si respira aria di tensione: l’assenza prolungata di Djuric resta una bella spada di Damocle e un alibi che però serve a poco. Cresce l’intesa fra il giovane Spirito e i compagni, testimoniata da un discreto 48% in attacco, ma a muro sarebbe servita una prova migliore per arginare i bombardieri canarini!

Dopo il netto ko con Latina, Civitanova riprende subito la corsa per il vertice infliggendo un sonoro 3-0 a Trento, giunta alla terza sconfitta su cinque partite. Nel giorno in cui il cubano Juantorena tira un po’ il fiato, è l’americano Sander a prendersi la scena con una partita magistrale ben coadiuvato da Sokolov. Bene tutti i fondamentali per i marchigiani, che già dal servizio mettono costantemente pressione ai trentini. In casa gialloblu si salva dal naufragio solo Pippo Lanza, ultimo ad issare bandiera bianca in una squadra che lotta punto a punto, ma con sempre la sensazione di rincorrere l’avversario. Da segnalare la prima panchina di Vettori per scelta tecnica e i tanti errori in battuta a fronte di tre soli ace. Per Giannelli & Co la sensazione che la quadratura del cerchio è ancora lontana dall’essere trovata….!

Occasione persa per la Revivre che, priva del suo palleggiatore titolare (un abbraccio grande a Riccardo con l’augurio di rivederlo al più presto in campo) incappa nella prima “giornata no” di Aziz e pur con un ottimo Cebulj concede molto in ricezione: ben 11 ace, non trova guizzi dei suoi centrali a muro e paga carissima la giornata no di Schott che chiude con un mesto 9%. Per Ravenna terza vittoria consecutiva e la sensazione che coach Soli possa contare su un gruppo già molto affiatato. Se l’opposto Buchegger, fatica nei primi due set è il francese Marechal a diventare punto di riferimento per l’ottimo Orduna, ben coadiuvato da Diamantini, autore di una positiva prova a muro.

Sono serviti 5 set invece a Vibo per aggiudicarsi il derby del sud con una Castellana che parte forte, ma subisce la rimonta calabrese guidata da Antonov, a cui la scelta di andare a giocare titolare sta facendo sicuramente bene. Ancora in difficoltà l’americano Patch che per quanto aveva fatto vedere in estate con la nazionale stelle e strisce, merita la medaglia di legno come delusione del campionato. Per Castellana invece ottimi numeri nei fondamentali di muro e ricezione, dove spiccano rispettivamente Ferreira Costa e il libero Cavaccini. E’ mancata forse un po’ di esperienza e lucidità per chiudere la gara nei momenti chiave del terzo set.

Ultima partita di giornata la netta vittoria di Padova contro Sora in un match che mette in mostra tutte le difficoltà della squadra ospite soprattutto a muro e in ricezione, anche se segnali positivi possono arrivare dalla prova di Rosso, finalmente buon protagonista in un palazzetto a lui amico. Per Padova un Nelli ancora molto altalenante in attacco, ma decisamente “on Fire” in battuta visto che mette a segno ben 6 ace. Ottimo ancora una volta Randazzo in attacco, dimostrando che per i giovani è molto meglio giocare titolari in una piccola realtà, piuttosto che far panchina in una Big.

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