New Volley Brianza entra a far parte del Vero Volley Network

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Foto Ufficio Stampa Consorzio Vero Volley
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Di Redazione

Il Vero Volley Network non smette mai di crescere e da oggi può arricchirsi con l’ingresso di una new entry! Il progetto New Volley Brianza infatti entra a far parte delle società affiliate incrementando così il numero delle squadre presenti a livello territoriale.

La storia del progetto New Volley Brianza è recente, e nasce sulle esperienze maturate in tanti anni di attività da due società: Brianza Volley 95 e San Giacomo Volley. Risale infatti all’autunno del 2002 l’idea di una collaborazione tecnica fra le due società, che si sviluppa, si perfeziona e si concretizza, nel 2003, con la nascita del progetto New Volley Brianza. E’ un programma tecnico comune sorretto dall’ambizione di crescita. E’ finalizzato perciò alla valorizzazione del settore giovanile ed al raggiungimento di obiettivi sempre più importanti nella pallavolo femminile. Nel 2007, infine, anche le due società sono state unite sotto l’unica insegna New Volley Brianza Meda e Seveso.

Con passione, impegno e determinazione, in breve tempo la società ha raggiunto traguardi insperati come il titolo di Campione provinciale under 14, vari piazzamenti nelle finali Under 16 e 18, lo Scudetto provinciale di prima divisione, la conquista del trofeo MonzaBrianza ed altre promozioni in campionati regionali di serie D e serie C fino a quello nazionale di B2.

Con l’ingresso di New Volley Brianza continuiamo con l’importante politica di avanzamento in territorio lombardo – commenta il responsabile del Vero Volley Network Claudio Bianchi – La regione infatti è ricca di società in rapida espansione e richiede un forte lavoro sul territorio. La New Volley Brianza è una realtà giovane e in crescita, con il suo ingresso nel Vero Volley Network si aprono interessanti scenari di collaborazione reciproca“.

Siamo felici di iniziare questa collaborazione – le parole di Paolo Bergna, direttore sportivo di New Volley Brianza, presente all’Arena di Monza con il presidente di Seveso Maurizio Drusian e il presidente di Meda Giuseppe Di Pasqua – Vero Volley è una realtà solida, affidabile e di grande nome. Noi dobbiamo acquisire esperienza, e nessuno meglio del Consorzio può darcela. La scelta di unire le competenze è operata con la voglia di crescere e creare qualcosa di veramente importante insieme”.

Questa forma di scambio di competenze e di esperienze reciproche si conferma una delle opportunità e un autentico valore aggiunto offerti dal Vero Volley Network, un’iniziativa che all’interno del suo protocollo di collaborazione prevede per le società convenzionate anche la possibilità di partecipare a stage di lavoro con gli staff delle prime squadre del Consorzio, oltre a tutta un’altra serie di opportunità sotto il profilo del marketing e della comunicazione.

(Fonte: comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.