NCAA Femminile, Plummer è il braccio, Gray la mente: è sempre la solita Stanford vincente

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Di Redazione

Stanford si riconferma campione nel campionato NCAA femminile al termine di una stagione sofferta e a tratti complicata grazie a una post season praticamente perfetta e ad alcune giocatrici che possono davvero portare il volley americano a un altro livello, Kathryn Plummer e Jenna Gray.

Il primo set è quasi una passeggiata per Stanford che inizia subito con il piglio giusto e scatenando Plummer scava un primo solco di tre punti sulle avversarie la cui reazione è molto timida. Wisconsin non riesce mai a impensierire la linea difensiva avversaria e le Cardinals ne approfittano variando molto la fase offensiva grazie anche alla regia di Gray, alzatrice molto solida a muro e dai numeri importanti persino quando si trova a schiacciare: stavolta Gray si concentra solo sulle compagne e le chiama con grande frequenza portandole sistematicamente a punto. I tre punti iniziali diventano quasi subito cinque, poi sette e prima ancora che Wisconsin riesca a rendersi conto di come stanno andando le cose, Stanford chiude con Fitzmorris (25-16), brava a sostenere le compagne soprattutto a muro.

Il secondo set segue la stessa falsariga del primo: Wisconsin inconsistente in avanti e Plummer semplicemente devastante in avanti. Stanford va subito sul 3-0, poi incrementa e va avanti in scioltezza. Per assistere al primo errore di Plummer, 100% di efficienza offensiva sui primi dodici palloni appoggiati da Gray, oltre a tre muri, bisogna aspettare il 20-10. Un errore della Plummer (in attacco nella foto a sinistra) è un dato più unico che raro tant’è che Wisconsin si scioglie e trova il primo della propria partita, cinque punti cosa che costringe il coach delle Cardinals Kevin Hambly a chiamare il primo time out della partita per necessità. Per Wisconsin è già molto, ma non è abbastanza perché scrollatasi di dosso la pressione delle avversarie: Stanford con sette scambi si prende il set (25-17).

Il terzo set è sicuramente il più combattuto: Stanford, che nel corso della regular season ha avuto sovente anche qualche colpo a vuoto (Oregon, Minnesota, BYU) e gioca con una delle atlete simbolo della squadra, il libero Morgan Hentz, in grande difficoltà fisica e fasciata come una mummia. si ritrova per la prima volta dall’inizio della partita in discussione. Il suo muro è meno efficace, Plummer è un po’ meno lucida e Wisconsin riesce persino a trovare un po’ di coraggio tanto da trovarsi per la prima volta addirittura in vantaggio. Occorrono diversi break a Stanford per riprendere il controllo della frazione senza che per altro Wisconsin crolli: Badgers attaccate al risultato, anche se sempre in sofferenza.

L’ultimo break delle Cardinals è una sorta di terremoto: Gates e Plummer si alternano e piazzano quattro palloni uno dopo l’altro che riportano avanti le campionesse in carica cui il match ball viene concesso da un replay sul solito attacco di Plummer orchestrato da Gray. Wisconsin riesce ad annullare due match ball ma sul terzo la palla di Gates si schianta a terra. È il punto che vale il quarto titolo in tre anni, il secondo consecutivo per le Cardinals, ragazze straordinarie che festeggiano un po’ ridendo e un po’ in lacrime. A Wisconsin solo l’onore delle armi di una squadra un po’ più giovane e inesperta rispetto ad avversarie decisamente più forti.

(Fonte: ESPN)

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