Nasce a Padova la prima squadra universitaria di Sitting Volley in Italia

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Di Redazione

È stato presentato oggi al Palazzetto dello Sport di Trecenta (RO) il progetto di costituzione della squadra di Sitting Volley dell’Università di Padova alla presenza di Antonio Paoli, Prorettore con delega al Benessere e allo sport dell’Università di Padova, Francesco Uguagliati, Presidente CUS Padova, Ruggero Vilnaj, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Veneto, Lucio Taschin, Delegato Provinciale del Coni Rovigo, Natascia Vianello, Presidente FIPAV Rovigo con delega a Campionati e Comunicazione, e Ilias El Otmani, Direttore sportivo Polisportiva Qui Sport Trecenta.

In linea con i suoi valori, l’Ateneo di Padova ha presentato il progetto di costituzione della squadra di Sitting Volley dell’Università di Padova, la pallavolo da seduti, una disciplina sportiva nata in Olanda nel 1956 come tecnica riabilitativa e giunta in Italia nel 2013 grazie al riconoscimento da parte del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e della Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV). Questa disciplina è altamente inclusiva perché può essere praticata da quasi tutti, persone con o senza disabilità, purché si abbia il controllo del busto. 

Fondare la prima squadra universitaria di Sitting Volley in Italia, otto anni dopo il suo approdo sul territorio nazionale, è un obiettivo che si può raggiungere solamente attraverso la collaborazione tra le istituzioni: il miglior modo per iniziare a delineare anche in Italia, così come avviene già in altri Paesi, un nuovo scenario per questa affascinante disciplina sportiva. Parallelamente significa creare un’occasione di aggregazione e inclusione della comunità studentesca attraverso il mondo sportivo universitario.

(fonte: Comunicato stampa)

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Dall’U13 all’A2: la bella storia di Tommaso Bianchi, promosso in prima squadra da Cantù

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Giocare in Serie A è il sogno di ogni bambino che inizia a praticare la pallavolo. Farlo con la maglia della squadra con cui ha iniziato ancora di più. Ma non per tutti si realizza. Per Tommaso Bianchi, invece, quel momento è arrivato. Sarà lui, prodotto del settore giovanile canturino e già allenatore delle selezioni Under, ad essere il vice di Capitan Luca Butti per il prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca. “Tommy” ha giocato con la maglia canturina dall'Under 13 alla Serie C, per poi trascorrere l'ultimo biennio con Valbreggia Volley, dove ha conquistato la promozione dalla Serie D alla Serie C.

“'Tommy' è una bella storia – racconta Coach Alessio Zingoni –. Cercavamo per quel ruolo un ragazzo della zona, e lui è una delle prime persone che ho conosciuto quando sono arrivato a Cantù qualche anno fa. Giocava nel settore giovanile, ma per varie vicissitudini è andato a fare esperienza in altre squadre. Sono contentissimo di averlo perché sa di avere un'occasione grossa, e sono certo che darà l'anima. Ha delle buone basi tecniche per il suo ruolo, sicuramente gli manca un po' di visione sulla velocità della palla e degli scambi a questo livello. Sta già lavorando a livello fisico per mettersi in pari, e sicuramente quando cominceremo con la parte tecnica ci vorrà un pochino di tempo per assestarsi, ma ci riuscirà. La cosa importante è che lavorerà sempre, e su questo non ho nessun dubbio”.

“Penso che sia il sogno di ogni bambino che gioca a pallavolo poter fare un'esperienza del genere – confessa il libero –, ma farlo nella squadra nel cui settore giovanile giocavo è ancora meglio. Ho sempre visto la Serie A2 come un obiettivo, e ci sono arrivato. Non è una cosa da poco. Inoltre sarò il vice della nostra bandiera (il Capitano Luca Butti, ndr), e chissà se riuscirò ad emulare la sua carriera. Per me sarà una bella esperienza di crescita, non solo tecnica, ma anche personale. Sappiamo che saremo una squadra giovane, quindi sarà un po' più difficile, ma non avendo troppa pressione addosso dovremo giocare con leggerezza, spingere sempre al massimo, e portare a casa tutto quello che potremo. A livello personale il mio obiettivo per la prossima stagione è l'esordio: sono quello con meno esperienza della categoria, e mettere piede in campo per me sarebbe già una bella soddisfazione. Principalmente mi piacerebbe avere una bella crescita sia a livello tecnico che a livello personale. Ma soprattutto riuscire a raggiungere gli obiettivi della squadra”.

(fonte: Libertas Brianza)