Motta, Carniel: “Carichi e motivati per affrontare i playoff a mille”

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Motta di Livenza
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Di Redazione

Il ds della HRK Motta di Livenza fa un sunto della stagione dei suo biancoverdi che vede Motta prima della classe ed in attesa dei play off: “Sicuramente il periodo più duro è stato a inizio dicembre quando siamo stati colpiti anche noi dal Virus. Non nego che abbiamo passato tre settimane infernali. Nessuna stagione passata ci aveva messo così a dura prova.

Dopo lo stop causa Covid la classifica parlava di -5 per l’HRK. Ti saresti aspettato di finire la regular season a +7?

Sinceramente no. Prima di tutto perché a inizio stagione io e il mister ci eravamo fatti l’idea che Portoviro, Macerata, Prata e Fano ci potessero stare davanti. La crescita esponenziale che abbiamo avuto ci ha fatto scalare la classifica ed oggi eccoci qua davanti a tutti.

Adesso viene il bello. Cosa ti aspetti?

Di certo mi aspetto delle partite due e difficili. Al primo turno troveremo una formazione del nostro girone, avremo forse il vantaggio di conoscerle un po’, ma nulla di più. Poi però ci confronteremo con squadre di un girone nuovo che non conosciamo. Sono comunque fiducioso sul fatto che potremo giocarci le nostre carte con tutti.

Tu vivi i ragazzi quotidianamente in modo ravvicinato. Come si stanno preparando per i play off?

I ragazzi si stanno preparando in maniera esemplare. Tutti 13 i ragazzi sono carichi e motivati per affrontare i playoff a mille.

Chi temi di più fra le formazioni che potrebbero incrociare la strada dell’HRK?

Io guardo partita per partita, di conseguenza il primo ostacolo sarà la vincente tra Torino e Prata e già sarà un bel test. Poi vedremo quel che succede. Posso dire che Pineto e Macerata mi impensieriscono molto.

In un momento difficile della stagione hai trovato un innesto come De Marchi. Vuoi spiegarci quanto è stato importante per l’economia di squadra?

Sicuramente “CICO” si è rivelato quel fattore in più in un gruppo molto giovane come il nostro, sia dentro lo spogliatoio che in campo, ma anche nei rapporti con lo staff. Posso dire che è stata la ciliegina sulla torta.

Anche chi ha giocato meno si è dimostrato fondamentale e prezioso (vedi ad esempio Tonello nell’ultimo derby). Segnale di un gruppo nel quale tutti sanno di essere importanti. Cosa ne pensi?

Penso di poter dire che questa è per noi un’arma in più nei confronti delle altre squadre. Veramente possiamo contare su 13 elementi quando magari gli altri possono avvalersi di 8/9 giocatori.

La società si sta già muovendo in ottica A2 oppure attende scaramanticamente la fine dei playoff?

La società deve farsi trovare pronta. Questo è fuori dubbio. Per esperienza già vissuta dal sottoscritto quando succede, SE succede, è già tardi. Non posso nascondere che qualche passo è stato fatto, ovvio che prima servono i risultati dal campo.

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.