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Monza-Cisterna, facciamo chiarezza: tutto quello che non torna sull’ultimo videocheck

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Nelle ultime ore sono in molti a chiedersi cosa sia realmente accaduto nell’ultima azione che ha decretato la vittoria al tie-break di Cisterna a Monza. C’è stato errore arbitrale? Il ricorso di Monza verrà accettato o rigettato? Dal video integrale dell’azione (lo trovate a fine articolo) i dubbi che emergono sono molti. Tra l’altro Daniele Rapisarda, Referente Commissione Arbitri Ruolo A della Fipav, era presente alla partita per guardare da vicino l’esordio in Superlega del primo arbitro Brancati, protagonista di una serata che definire difficile è dire poco se si considerano anche le tante chiamate di videocheck ‘positive’ delle due panchine nel corso della gara.

COSA È SUCCESSO?
Sul punteggio di 13-14 del tiebreak, l’azione si è sviluppata in questo modo: servizio di Padar, ricezione Cisterna, alzata per Guzzo che non chiude. Monza ricostruisce ma Padar alza troppo profondo. Contrasto a rete tra Marttila e il muro di Cisterna, la palla balza prima dalla parte dei laziali poi in quella dei brianzoli che vanno in confusione perché in campo in quel momento non c’è il palleggiatore di ruolo Zimmermann. Sulla palla vagante si fionda Scanferla che alza di bagher, sconfinando sotto rete (infrazione non fischiata dagli arbitri), Marttila attacca, il muro di Cisterna tocca ma la palla finisce a terra. Punto Vero Volley e punteggio di 14-14? No, perché Cisterna chiama videocheck, gli arbitri a quel punto ravvisano l’invasione sotto rete di Scanferla e il set finisce 13-15. Così è come sono andati i fatti, ora proviamo a capire le ragioni che hanno portato Monza a presentare ricorso.

COSA DICE IL REGOLAMENTO FIPAV
La richiesta di Video-Check può essere effettuata:

  • DURANTE L’AZIONE DI GIOCO, per un presunto fallo della squadra avversaria non sanzionato,
    tramite il tablet. Tale richiesta andrà effettuata immediatamente dopo il presunto fallo per il quale
    si richiede la verifica, eventualmente anche da parte dell’allenatore mostrando una C con la mano
    all’indirizzo del 2° arbitro; in tale caso la richiesta dovrà comunque essere completata tramite il
    tablet. Nel caso in cui per la rapidità dell’azione, non sia possibile interrompere la stessa per
    chiedere la verifica VC, gli arbitri accoglieranno la richiesta fatta immediatamente al termine
    dell’azione.
  • AL TERMINE DELL’AZIONE DI GIOCO, relativamente all’azione che conclude il gioco, entro gli 8
    (otto) secondi successivi al fischio dell’arbitro, da parte della squadra che non ha vinto l’azione. La
    richiesta avviene tramite tablet o, in caso di loro malfunzionamento, da parte dell’allenatore
    indicando una C e la natura del fallo.

COSA SI INTENDE PER AZIONE CHE CONCLUDE IL GIOCO?
La prima cosa da chiarire è cosa si intende per azione che conclude il gioco. Ai Mondiali di questa estate l’FIVB aveva sperimentato una nuova variante della regola, ovvero anche all’interno di un rally lungo, finita l’azione, si poteva chiamare il videocheck su una qualunque delle fasi dell’azione stessa, compresa, per fare un esempio, l’eventuale pestata della riga di chi aveva battuto. In Italia non vige questa regola, o almeno non ancora, e per ultima azione si intende l’ultimo tocco, quindi dell’attaccante o del muro. Alcuni esempi: si può chiedere la verifica della pestata della riga se si tratta di attacco da seconda linea. oppure dell’invasione del muro o del tocco della palla sulle mani del muro. Dunque, l’alzata di Scanferla, come va considerata? Da regolamento italiano, non farebbe parte dell’azione che conclude il gioco e di conseguenza il videocheck su quel fallo non poteva essere chiamato da Cisterna a fine azione ma subito, prima della conclusione dell’azione stessa.

RITARDO NELLA CHIAMATA DEL VIDEOCHECK
Il regolamento, però, prevede anche che “nel caso in cui per la rapidità dell’azione, non sia possibile interrompere la stessa per chiedere la verifica VC, gli arbitri accoglieranno la richiesta fatta immediatamente al termine dell’azione”, entro però i canonici 8 secondi. La chiamata di Cisterna pare invece essere stata presentata a voce fuori tempo massimo, e dunque non avrebbe dovuto essere accolta anche per questa ragione. Dal video si vede chiaramente che, finita l’azione, nessuno dei giocatori e nessuno della panchina dei laziali chiedono subito la revisione, né quando Scanferla invade né immediatamente dopo la conclusione dell’azione. La chiamata del videocheck avviene invece solo dopo un confronto fra il coach Morato e il suo staff molti secondi dopo che la palla aveva toccato terra.

PERCHE’ GLI ARBITRI HANNO ACCOLTO IL VIDEOCHECK?
Dunque, alla luce di queste considerazioni, come mai il primo arbitro Brancati ha scelto di accogliere questa richiesta nonostante fosse fuori tempo massimo e nonostante facesse riferimento a un fallo che non rientrava nell’azione che concludeva il gioco? Quell’invasione sotto rete, che comunque c’è ed è stata anche più che evidente, l’avrebbe dovuta fischiare piuttosto il secondo arbitro Giardino che era a un metro da Scanferla.

IN CONCLUSIONE
Se Giardino quella invasione l’avesse fischiata subito, Monza-Cisterna non avrebbe avuto questo finale controverso. Così però non è stato e, come spiegato sopra, la richiesta di videochek di Cisterna non avrebbe dovuto essere accolta per almeno due ragioni più che valide. Se il Giudice sportivo respingerà il ricorso di Monza, sarebbe opportuno comunque che qualcuno facesse chiarezza soprattutto su cosa si intenda per ‘azione che conclude il gioco’ e quali giocatori e quali fasi del gioco rientrano nell’ultima azione, a prescindere dalla velocità con cui si conclude.

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Di Giuliano Bindoni
(© Riproduzione riservata)

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