Monza: Buona la prima del Gi Group in Polonia

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Di Redazione

Il cammino del Gi Group Team Monza nel quadrangolare di Krosno, in Polonia, si apre con un convincente successo per 3-1 sugli argentini del San Juan.

Ancora senza gli assenti Buti, Botto, Shoji e Walsh, e dopo aver accolto solo da qualche giorno Finger, Hirsch, Langlois e Dzavoronok, i monzesi dimostrano di aver già trovato i giusti equilibri.

Ben orchestrati dalla precisa regia di Blasi, il Gi Group Team mette subito alle corde i sudamericani nel primo set con le grintose giocate proprio di Dzavoronok, Finger e Langlois (21 e 16 punti per loro).

A sorprendere, però, non è solo la continuità in attacco della formazione brianzola, quanto l’alto ritmo che ha tenuto per tutta la durata della gara in difesa e al servizio: caratteristiche che gli hanno permesso di mantenere costante la fase break.

E così i monzesi, dopo aver conquistato il primo gioco 25-17 (71% in attacco), fanno loro anche il secondo 25-21. Nel terzo esce fuori il carattere e l’orgoglio del San Juan con Bartman e Uchikov (12 punti a testa) ed i lampi centrali di Pedrao (13 punti e 3 muri) che gli permettono di vincere il parziale 25-17. E’ nuovamente la determinazione del Gi Group Team Monza, però, a risultare determinante: Rizzo difende con costanza, Barone e Beretta bucano il muro argentino con regolarità e Dzavoronok cresce d’intensità in attacco (MVP della gara con 17 punti e 3 ace). Monza fa suo il quarto parziale 25-23 e la partita 3-1.

Oggi alle 17.00, sullo stesso campo, la prima squadra maschile del Consorzio Vero Volley affronta l’Asseco Resovia nella seconda partita del torneo.

LE DICHIARAZIONI POST PARTITA
Miguel Àngel Falasca (allenatore Gi Group Monza): “Non mi aspettavo di giocare a questo livello. Primo set perfetto: tanti muri toccati ed un primo set di alto livello. Siamo calati un pelo nel terzo, agevolando il loro rientro, ma abbiamo reagito nel quarto. Questa squadra ha tanta qualità. Dobbiamo crescere: la stagione è lunga ma come prima vero test è stato molto positivo. Sono molto soddisfatto”.
Marco Rizzo (libero Gi Group Monza): “Il torneo l’abbiamo iniziato con una grande vittoria che dà morale. Per essere da così poco insieme abbiamo messo in campo una prova estremamente positiva. Ora ci aspettano altre due gara. Cerchiamo di alzare l’asticella e continuare così”.

LA CRONACA IN BREVE
PRIMO SET
Grande equilibrio nei primi scambi di gara (4-4), poi il Gi Group Team Monza piazza il break con due giocate di Beretta (primo tempo ed ace), intervallate dalla giocata vincente di Finger: 7-4. Il vantaggio accumulato dai monzesi gli permette di chiudere avanti al primo time-out tecnico (8-6) e di mantenere a distanza gli argentini alla ripresa del gioco con le giocate di Finger (9-7). È la continuità in attacco che consente ai brianzoli di incrementare il vantaggio: alle due giocate di Langlois si aggiunge il muro di Finger che vale il 13-8 ed il time-out chiamato da Armoa. Gi argentini crescono in attacco con i primi tempi di Pedrao (15-10), ma sono ancora i monzesi ad arrivare avanti al secondo time-out tecnico (16-10) con la giocata di Langlois. Con pazienza e approfittando di qualche errore dei monzesi, il San Juan si rifà sotto con un buon turno al servizio di Cavanna (19-14) ma la squadra di Falasca non molla e grazie alla giocata di Finger e all’errore al servizio Uchikov chiude a favore il primo gioco 25-17.

SECONDO SET
Nel prologo di secondo gioco il Gi Group Team commette qualche errore, regalando agli argentini il vantaggio 6-2 e costringendo Falasca a chiamare time-out. Con grande carattere, però, e grazie alle giocate di Langlois e a qualche errore dei sudamericani, i brianzoli agganciano la parità (7-7). San Juan chiude avanti al primo time-out tecnico, 8-7, e scappa con un break di due punti (10-8), ma i monzesi acciuffano prontamente il pari beneficiando di due errori argentini (10-10). Cresce l’intensità della gara e la qualità argentina si fa sentire: nuovamente con Cavanna al servizio il San Juan rosicchia un filotto di tre punti al Gi Group Team e si porta sul 13-10. La squadra di Falasca, però, tira fuori le unghie e aggancia il 14-14 con un super Langlois e le preziose difese di Rizzo. Il San Juan si riporta avanti con l’errore di Finger 16-14 ma con Dzavoronok i brianzoli agganciano e sorpassano gli argentini (19-18) e Armoa chiama time-out. Si viaggia punto a punto fino al 21-21, poi Barone piazza il primo tempo e Langlois il muro su Uchinov: 23-21 Gi Group Team e time-out San Juan. Il muro di Beretta e l’attacco vincente di Langlois chiudono il set 25-21 per Monza.

TERZO SET
Il terzo gioco si apre in equilibrio (2-2), poi è nuovamente San Juan a sprintare con la doppia di Blasi ed il muro di Pedrao (5-2) e Falasca chiama time-out. Alla ripresa del gioco Uchikov e Filardi ingranano al servizio, firmando l’allungo argentino 8-3, ma i monzesi risalgono la china con i lampi di Finger e Dzavoronok, 11-8. Uchikov e Pedrao riallontanano i brianzoli (14-8) e Falasca chiama la pausa per ricaricare i suoi. Al ritorno in campo però sono i sudamericani a spingere più forte. Due errori monzesi permettono al San Juan di chiudere avanti al secondo time-out tecnico, 16-9. Langlois, Dzavornok e un errore di Uchikov spingono il Gi Group Team al meno cinque (18-13), ma l’attacco di Bartman e l’invasione di Dzavoronok rilanciano gli argentini sul 20-13. San Juan che scappa e Monza che insegue (23-16) ma Lazo chiude il set 25-17 per gli argentini.

QUARTO SET
Il Gi Group Team scappa subito con un break (4-0) firmato dalle giocate di Dzavoronok al servizio e Armoa chiama time-out. Al ritorno in campo Uchikov e Bartman (ace) guidano il San Juan al meno uno, 4-3, ma Finger ferma Filardi con un muro: 5-3 Gi Group Team. Con una decisa accelerazione, però, i ragazzi di Falasca tornano avanti 7-5 e chiudono successivamente avanti al primo time-out tecnico, 8-5. L’ace di Pedrao avvicina gli argentini, 9-8, che però non riescono a fermare la continuità monzese: Finger e Dzavoronok martellano bene ed il Gi Group vola sul 15-10. Due muri consecutivi di Pedrao su Langlois avvicinano il San Juan, 15-13 e Falasca chiama time-out. I brianzoli sono ispirati in attacco e precisi con il servizio: Beretta va a segno con un primo tempo e Monza si porta sul 22-20. Langlois spara out da posto quattro ma poi si rifà prontamente dalla stessa posizione: 23-21. San Juan accorcia con Lazo (23-22) che poi sbaglia al servizio (24-22). Pedrao piazza un primo tempo (24-23) e Falasca chiama time-out. Al rientro in campo il centrale argentino spara a rete, regalando al GI Group Team la gara 3-1.

 

Gi Group Team Monza – UPCN San Juan 3-1 (25-17, 25-21, 17-25, 25-23)
Gi Group Team Monza
: Dzavoronok 17, Barone 4, Finger 21, Langlois 16, Beretta 5, Blasi 1; Rizzo (L). Brunetti (L). N.E. Karakula, Terpin, Hirsch, Mazza. All. Falasca
UPCN San Juan: Bartman 12, Ramos 11, Uchikov 12, Filardi 4, Pedrao 13, Cavanna 2; Garrocq (L). Gomez, Bozikovich, Lazo 4, Leskiw, Salvo (L). N.E. Armesto, Zerba. All. Armoa

NOTE

Durata set: 24’, 25’, 24’, 26’. Totale 1h39’

Gi Group Team Monza: battute vincenti 4, sbagliate 16, muri 7, errori 26, attacco 58%
UPCN San Juan: battute vincenti 4, sbagliate 20, muri 7, errori 28, attacco 47%

MVP: Donovan Dzavoronok (Gi Group Team Monza)

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)