Mondiali 2018: Italia e Bulgaria si preparano a vivere l’estate del volley

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Di Redazione 

Un’altra estate all’insegna del grande volley: Italia e Bulgaria sono pronte ad ospitare il Mondiale 2018. La gara inaugurale si svolgerà a Roma, la finale a Torino: sono i due appuntamenti, iniziale e conclusivo, della 19esima edizione del Campionato del Mondo di pallavolo maschile che si disputerà dal 10 al 30 settembre 2018. Le città coinvolte sono nove, sei in Italia (Bari, Bologna, Firenze, Milano, Roma e Torino) e tre in Bulgaria (Ruse, Sofia e Varna) per una capienza impiantistica complessiva di oltre 85mila spettatori.

È la terza volta che il Mondiale maschile viene organizzato in Italia, dopo le edizioni del 1978 e del 2010, la quarta se si considera anche l’edizione al femminile del 2014 che aveva toccato sei città: Bari, Milano, Modena, Roma, Trieste e Verona.

Non è inedita nemmeno l’accoppiata organizzativa Italia-Bulgaria visto che nei due paesi si sono disputati i Campionati Europei maschili del 2015. Diversi gli obiettivi delle due nazioni ospitanti l’appuntamento del prossimo anno, come conferma anche l’attuale ranking Fivb che vede l’Italia al quarto posto e la Bulgaria al 14esimo. «Dopo gli Europei, in Bulgaria abbiamo registrato un incremento importante nel numero dei praticanti che continua a crescere ancora oggi: siamo passati dai circa 7.000 negli anni pre-Europeo agli oltre 9.000 attuali», ha dichiarato Krasen Kralev, ministro dello sport bulgaro. «Non siamo una disciplina minore. I risultati della nazionale rappresentano uno strumento di marketing importante che influenza sia i campionati – e quindi i club – sia i numeri della pratica del nostro sport», il commento di Bruno Cattaneo, presidente della Federazione Italiana Pallavolo.

La formula della manifestazione (che conta 94 partite in totale) prevede una prima fase in cui le 24 squadre qualificate saranno divise in quattro pool da sei, che si disputeranno due in Italia e due in Bulgaria. Le prima quattro di ogni pool accederanno alla seconda fase, nella quale conserveranno i punti conquistati. Le sedici squadre rimaste verranno suddivise in quattro pool (due si giocheranno in Italia e due in Bulgaria): le quattro vincitrici delle pool accederanno alla terza fase insieme alle migliori seconde del raggruppamento italiano e di quello bulgaro. Nella terza fase, che si disputerà interamente a Torino, le sei squadre rimaste verranno suddivise, tramite sorteggio, in due pool da tre che si contenderanno con il round robin l’accesso alle semifinali a cui accederanno le prime due di ogni pool.

«L’evento sportivo dovrà tutelare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni al pubblico. Seguiremo tre direttrici: quella storica per valorizzare la storia e le piazze delle città ospitanti; quella culturale con un programma di appuntamenti tradizionali; quella sociale per coinvolgere il maggior numero di persone possibili, soprattutto tra i giovani», ha spiegato Carlo Salvatori, presidente del Comitato organizzatore.

Due anni fa, dopo aver ottenuto l’organizzazione della competizione, l’ex presidente della Fipav Carlo Magri, oggi membro del Comitato organizzatore, aveva stimato i costi del Mondiale in circa 20 milioni di euro. «I grandi eventi sportivi non sono solo le Olimpiadi o i Campionati del Mondo di calcio ma lo sono anche manifestazioni come questa», ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Prossimo appuntamento a Palazzo Vecchio, a Firenze, il 30 novembre per il sorteggio delle pool della prima fase.

La capienza degli impianti coinvolti:
Palaflorio (Bari) 5.080 posti
Unipol Arena (Bologna) 11.000 posti
Mandela Forum (Firenze) 7.500 posti
Forum Assago (Milano) 12.657 posti
Foro Italico (Roma) 11.000 posti
Bulstrad Arena (Ruse) 5.100 posti
Arena Armeec (Sofia) 12.500 posti
Palace Culture&Sport (Varna) 5.000 posti
PalaAlpitour (Torino) 15.657 posti

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