La Nazionale italiana Under 21 femminile ha firmato un nuovo successo per la pallavolo giovanile azzurra, conquistando il Campionato Mondiale U21 nella finale disputata in Indonesia contro il Giappone e vinta al tie-break. Nelle parole del capitano Linda Manfredini e di Merit Adigwe, top scorer del match decisivo con 35 punti, c’è tutta la gioia delle Azzurrine.
Linda Manfredini: “Il Giappone è una grandissima squadra, che gioca veloce e davvero bene. In due set hanno imposto il loro gioco. Noi, però, abbiamo saputo soffrire e rimanere attaccati alla partita. Poi, nei momenti decisivi del quarto e quinto set, abbiamo imposto il nostro ritmo e siamo riuscite a portare a casa la partita e la vittoria del Mondiale. Questo gruppo, in due anni, ha conquistato una medaglia d’argento agli Europei e ora una d’oro ai Mondiali. Con il tempo abbiamo imparato a conoscerci giocando insieme e abbiamo trovato le giuste intese. È stato tutto un crescendo in questo Mondiale, con una preparazione iniziata molto presto che ci ha poi portato a questo bellissimo risultato. Nel corso di questo Campionato del Mondo, all’inizio, abbiamo incontrato squadre un po’ meno forti: partite che, però, sono state importanti per sviluppare ancora meglio il nostro gioco. Abbiamo perso solo con la Turchia, nell’ultima partita della pool, e quella sconfitta ci ha fatto capire che non tutte le partite si possono vincere e che dobbiamo essere più aggressive in certi momenti. È quindi servita per affrontare ancora meglio le partite successive, che poi ci hanno portato alla vittoria. Questo è un gruppo che sa soffrire e riprendersi quando necessario.”
Merit Adigwe: “Le sensazioni adesso da Campionessa del Mondo sono bellissime. Sono molto emozionata. La finale contro il Giappone è stata molto tosta, perché loro sono una squadra davvero forte e noi abbiamo avuto alti e bassi; però siamo state brave a recuperare e ad avere pazienza per vincere la partita. Tra gli ingredienti fondamentali di questa vittoria mondiale c’è sicuramente la pazienza. Tornando alla finale, ad esempio, sapevamo che il Giappone è una squadra che difendeva tantissimo, quindi noi siamo state brave ad avere pazienza e ad attaccarle nei momenti giusti. In questo Mondiale, ad esclusione della finale, le partite contro Polonia e Turchia sono state sicuramente quelle più complesse. Conservo un bel ricordo del match contro la Polonia, non solo per la vittoria ma anche perché, nelle difficoltà, siamo state in grado di rimanere unite e poi attaccarle. La sconfitta contro la Turchia, invece, ci è servita per svegliarci e dare il là alla vittoria finale. Dedico questa splendida vittoria alla mia famiglia.”