Mondiale Femminile U23, si entra nel vivo con gli scontri diretti

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Di Redazione

L’Italia è assente ma non si può certo ignorare la qualità del Campionato Mondiale Under 23 che in questi giorni si tiene in Slovenia e che vede tutte le squadre giovanili più forti del mondo a confronto, con diverse conferme (come le padroni di casa slovene ma anche Santo Domingo) e alcune sorprese come Bulgaria ed Egitto. La formula, sicuramente difficile, prevede due gironi da sei squadre con una prima fase a round robin di cinque incontri e una classifica finale che venerdì definirà l’accesso alle semifinali delle prime due classificate di ogni girone.

A punteggio pieno per ora la Slovenia, che è passata alla grande battendo anche la Cina, una delle favorite del torneo concedendo un solo set in tre partite. Ma dall’altra parte anche il Brasile ha fatto il vuoto con lo stesso identico percorso, un solo set concesso al Giappone.

Il torneo è interessante anche perché è il primo che sperimentalmente prevede il meccanismo di un rally point system a soli 15 punti ma al meglio dei quattro set su sette. Un format che secondo la FIVB potrebbe risultare ancora più incerto e televisivo. Di certo, per quello che si è visto sul campo, è un meccanismo che mette in difficoltà psicologica ancora maggiore le squadre. Dopo il turno di riposo di mercoledì si torna in campo con le gare decisive tra le quali spiccano Brasile-Bulgaria di giovedì e Slovenia-Egitto di venerdì.

Tutto il torneo, fase a gironi e fase finale, è ospitato nella splendida Lubliana che ha messo a disposizione per l’evento il recente e avveniristico Sports Park Kozice, ultimato nel 2010 sotto la cui volta a guscio di chiocciola trovano spazio 12mila comodi posti a sedere.

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