La Turchia di Daniele Santarelli è la prima finalista del Mondiale femminile 2025 di pallavolo. Per il coach italiano si tratta della seconda finale consecutiva dopo il titolo iridato vinto nel 2022 con la Serbia, per Gunes e compagne invece si tratta di una storica prima volta. Un traguardo raggiunto superando in rimonta in semifinale il Giappone per 1-3 (25-16, 17-25, 18-25, 25-27).
Cronaca – Primo set shock per le ‘Sultane’, travolte e lasciate a 16 dal Giappone. Incassato lo schiaffone, le turche però si riaccendono e rispondono rifilandone un altro con la stessa forza di quello ricevuto (17-25). Intervistato da VolleyballWorld nell’intervallo lungo per il cambio di campo, Daniele Santarelli analizza il tutto con la sua solita lucida analisi: “Nel primo set la differenza l’hanno fatta cinque pallonetti e tre attacchi che non abbiamo difeso finendo con l’innervosirci. Gli alti e bassi sono purtroppo una costante per noi, nel secondo set ci siamo svegliate e nel terzo mi auguro che faremo ancora meglio. La chiave contro di loro è la difesa”. Stesso concetto, quest’ultimo, espresso anche da Akbas: “Difesa importantissima, loro nel secondo set hanno forzato molto in battuta. Ora dobbiamo farlo anche noi”.
Nel terzo si gioca ad elastico, con le turche che provano ad allungare di due o tre punti e le asiatiche che puntualmente si rifanno sotto (9-10), affidandosi soprattutto a Wada. Dai e dai, però, sfruttando alla perfezione un ottimo giro in battuta di Vargas, la Turchia trova il +5 (10-15) che decide di fatto questo parziale. Qui infatti il Giappone esce mentalmente dal set (11-19) e la squadra di Santarelli chiude ancora con ampio margine (18-25).
0-2 Turchia a inizio del quarto, contro break del Giappone per l’immediata parità. Da qui in avanti si prosegue punto a punto, poi le asiatiche mettono anche il naso avanti con un ace di Ishikawa (13-12) e trovano il break di vantaggio con Wada (16-14) costringendo Santarelli al timeout. Sempre Wada, questa volta dai nove metri, trova anche il +3 e il +4 (21-17). Qui la Turchia muore e risorge due volte. Prima si rimette in scia (22-21), poi vede di nuovo le streghe con due errori di Karakurt (24-21), e infine trova con Vargas la parità ai 24, spostando anche l’inerzia a suo favore. Il secondo match-point è quello giusto: Yoshino tira lungo, Turchia in finale.
GIAPPONE-TURCHIA 1-3
(25-16, 17-25, 18-25, 25-27)
Di Giuliano Bindoni
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