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Mondiale femminile: Italia da infarto, ma siamo in finale! Brasile battuto 15-13 al tiebreak

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L’Italia giocherà per l’oro anche al Mondiale femminile, in corso di svolgimento in Thailandia. In semifinale le Azzurre hanno superato l’ostacolo Brasile solo all’ultimo respiro del tiebreak, rischiando però di far esalare l’ultimo, di respiro, a tanti italiani che da casa, davanti alla Tv, oggi hanno rischiato seriamente l’infarto. 22-25, 25-22, 28-30, 25-22, 15-13 i parziali di un match che ha visto le ragazze di Velasco mai così in difficoltà negli ultimi due anni, sempre costrette ad inseguire ma giocando sempre con il coltello tra i denti anche nei momenti più complicati di questa partita. Momenti che oggi davvero non sono mancati.

A fine gara azzurre in lacrime, con Orro che ai microfoni Rai racconta di una partita molto simile alle semifinale persa sempre al Mondiale contro il Brasile nel 2022: “Lì a un certo punto avevamo mollato, oggi invece non abbiamo mai smesso di crederci”. È stato proprio così, al netto anche della sfortuna che ha rischiato di fare un brutto scherzo prima a Sarah Fahr, scavigliatasi al termine del riscaldamento per uno scontro accidentale con Sylla, e poi ad Alessia Orro, che ha messo male un piede anche lei sul finale del primo set. Fortunatamente recuperate entrambe.

Non è stata la migliore giornata poi per tante azzurre, mentre dall’altra parte il Brasile ha trovato una Gabi di un altro pianeta (29 punti), Rosamaria in stato di grazia (19), il libero Marcelle che ha tirato su di tutto, le due centrali Diana e Julia che hanno toccato tutte e di tutto a muro (rispettivamente 6 e 8 vincenti a testa). Noi, però l’abbiamo vinta di squadra, superando di squadra tutte le difficoltà: “È stato bello, davvero, ma non lo rifarei, sono sincera” sono le parole usate da Sylla sempre ai microfoni Rai per stemperare la tensione ancora palpabile.

Il muro-difesa doveva essere la chiave di questo match e infatti alla fine così è stato. Appena 17% in attacco per l’Italia, solo il 25% per il Brasile. I block vincenti sono stati 22 a 15 in favore delle sudamericane, 4 a 2 per le azzurre invece gli ace. Antropova best scorer per l’Italia con 25 punti seguita da Sylla con 22, 11 a testa anche per Egonu e Fahr.

Il Mondiale di questa fortissima Italia doveva iniziare in semifinale e così è stato. Il primo vero scoglio che ci siamo trovati di fronte si è rivelato una montagna, ma l’abbiamo scalata a mani nude e siamo ancora qui per raccontarlo. Domani la Turchia di Daniele Santarelli. Un’altra squadra che questo oro lo vuole tanto quanto le azzurre. Con loro sarà anche battaglia di nervi, servirà non cadere nelle provocazioni, soprattutto di Karakurt. Abbiamo gli anticorpi anche per questo. Anche per loro.

STARTING PLAYERS – Tranquillizzato dallo staff medico sulle condizioni della centrale dell’Imoco, Velasco si gioca la formazione tipo con Orro-Egonu, Sylla-Nervini, Fahr-Danesi al centro, De Gennaro libero. Ze Roberto risponde con Roberta-Rosamaria, Gabi-Bergmann, coppia centrale formata da Diana Duarte e Julia Kudiess, Marcelle libero.

1° SET – Pronti via, le azzurre appaiono più tese rispetto al match contro la Polonia, mentre il Brasile trova subito un filotto importante che gli consente addirittura di doppiarci nel punteggio sul 6-12. Gabi ci fa malissimo sfondando sempre il muro azzurro e subito appare evidente quanto il muro-difesa farà il buono e il cattivo tempo in questo match. Sotto 10-17, Velasco si rende conto che serve mescolare un po’ le carte per movimentare questo set, che sembra ormai compromesso, e cambia una Egonu non in palla con Antropova. Mossa che vale subito un parziale di 3-0 tanto da costringere Ze Roberto a fermare il gioco. Kate di polpastrelli ci porta anche sul -3 (14-17), poi si scaviglia anche Orro alzando per Fahr e Velasco è costretto a sostituirla con Cambi. Con questo nuvolone nero sulla testa perdiamo così questo primo parziale 22-25, seppur lottando con le unghie e con i denti, ma sbagliando pure palle di importanza capitale come l’ultima alzata fuori giri da Cambi per Fahr.

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2° SET – Nel secondo set torniamo in campo con Orro in regia, fasciata alla caviglia anche lei e fortunatamente in condizione di poter giocare. Resta in campo invece Antropova che stampa due muroni e ci lancia subito sul 3-1. Gioca ora benissimo con le mani del muro anche Sylla, costringendo Ze Roberto al timeout sul 9-5. Quando Orro poi finta la sette con le sue centrali, le nostre schiacciatrici fanno anche il buco a terra colpendo indisturbate, ma c’è comunque da soffrire. Le brasiliane difendono di tutto e contrattaccano spesso in pipe. Quando lo fanno con Gabi è quasi sempre una sentenza (11-9). Dentro anche Giovannini per Nervini, ma il Brasile pareggia ai 12 (muro su Antropova), poi sotto di nuovo 14-12 Ze Roberto prova la furbata con una perdita di tempo lunghissima su un punto chiaramente a favore dell’Italia. Pure Velasco va su tutte le furie visto che dopo tre minuti di chiacchiere il primo arbitro, la polacca Michlic Agnieszka, concede alle sudamericane anche un inutile Videocheck. Le azzurre non si scompongono, Danesi prende il tempo a Gabi, che poi sbaglia anche l’attacco successivo, e allunghiamo sul +4 (20-16). Doppio muro Brasile e contro break verdeoro, spara fuori in primo tempo anche Danesi e la forbice si stringe a un solo punto di distacco (21-20). Fahr nell’insaccato ci porta al set-point (24-21) e alla fine l’errore dai nove metri di Rosamaria riporta il match in parità (25-22).

Massimo Barbolini durante l’intervallo ai microfoni di Volleyballworld: “In questi match sono i dettagli a fare la differenza. Le cose semplici bisogna farle nel migliore dei modi. Il Brasile sta difendendo benissimo, dobbiamo farlo meglio anche noi. Se quanto accaduto a Fahr e Orro può destabilizzare? No, restiamo sempre focalizzati sul match”.

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3° SET – Egonu resta in panchina, il Brasile va avanti 1-3 a inizio del terzo set. Dopo un muro subito, Antropova si rifà con gli interessi con la specialità della casa: doppio ace e contro sorpasso Italia (5-4). Senza paura anche Nervini in roll-shot, poi brekkiamo anche con un muro di Orro su Gabi (7-5). Tra sorpassi e contro sorpassi (7-8, 9-8), difese impossibili e rally infiniti, il set scivola via col fiato in gola e la tensione a mille (13-11, 13-14, 14-14, 15-17, 17-17). L’ace di Orro su Bergmann riporta l’Italia avanti nel finale (19-18) e Ze Roberto ferma ancora il gioco per spezzarci il ritmo. Break azzurro con Antropova in diagonale (21-19), nuova parità ai 22 con muro su Fahr e a chiamare timeout questa volta è Velasco, che nel finale si gioca anche il jolly: Paola Egonu. Giovannini al servizio sul 24-23, ma Gabi trova prima il mani-out dell’ennesima parità e poi la diagonale del contro sorpasso (24-25). Egonu in parallela ci tiene in vita e poi lascia di nuovo il posto ad Antropova. Rocambolescamente riportiamo l’inerzia a nostro favore 27-26, ma Diana mura Antropova e ribalta ancora tutto (27-28). L’opposta azzurra ci ricasca poco più avanti e il set alla fine lo vince il Brasile 28-30. Sin qui siamo a quota 10 muri vincenti per le sudamericane contro gli appena due delle italiane e 23 punti per Antropova contro i 17 di Gabi, entrambe con il 42% in attacco.

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4° SET – Questa volta Velasco parte con Egonu e Giovannini in campo, l’Italia va ancora una volta avanti 3-1 e ancora una volta non riesce a scappare via (3-3). Anzi, con tre errori di fila permettiamo anche al Brasile di tornare a condurre (7-8). Gabi è una spina nel fianco che ci toglie il sorriso quando pensiamo di avere la situazione sotto controllo e ci toglie anche ossigeno quando abbiamo bisogno di respirare. Doppio cambio di Velasco sul 13-13, muro di Antropova, doppio errore in fotocopia di Bergmann, altro attacco vincente di Kate e troviamo un importante +4 che però rischiamo di dilapidare con le nostre stesse mani (19-15, 19-17, 20-19). Tornano in campo Egonu e Orro, ma Paola sbatte ancora contro il muro di Diana e Bergmann e la rimonta brasiliana è completata (21-21). Miracolo di Giavannini, che mura Rosamaria, e le azzurre si ritrovano a giocarsi due palle set. Passa tu che passo io, passo io che passi tu, al termine dell’ennesimo rally Fahr prende la targa a Bergmann e siamo salvi: si va al tiebreak.

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5° SET – L’inizio del quinto set ripete fedelmente la trama scritta nei precedenti: Sylla mette a terra il primo punto della resa dei conti, Egonu fa 3-1 e 4-2, Rosamaria ci riprende ai 4, Gabi in pipe ci punisce ancora (4-5). Doppio cambio di Velasco e immediato contro break Italia (6-5). Torna in campo anche Nervini che però taglia troppo e schiaccia out. Fortunatamente Antropova mura Gabi e ci tiene in partita (7-7). Segna Sylla, sbaglia Gabi e torniamo avanti anche di due. Gabi non ci sta, rimette il mantello e fa 9-10. Altri due errori delle verdeoro, altro ribaltamento (11-10 Italia). Per quanto ora il Brasile giochi solo su Gabi, noi le contromisure su di lei ancora non riusciamo completamente a trovarle. Parità ai 10 e ai 12, poi sanguinoso muro su Sylla e Velasco ferma tutto. Egonu trova l’ennesima parità in mani-out, poi Danesi capitalizza al meglio una free-ball regalata dal Brasile e ci porta al match-point. Batte Sylla, tocchiamo tre volte le brasiliane a muro e poi Paola Egonu trova il mani-out che vale la finale del Mondiale. Per i superstiti appuntamento domenica alle ore 14.30. Fortunatamente siamo ancora vivi per raccontarla anche noi, ma ce la siamo vista davvero brutta…

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ITALIA-BRASILE 3-2
(22-25, 25-22, 28-30, 25-22, 15-13)
ITALIA: Orro 2, Fahr 11, Nervini 8, Sylla 22, Danesi 5, Egonu 11, De Gennaro (L). Giovannini 4, Antropova 25. Cambi, Ne: Fersino, Akrari, Omoruyi, Sartori. All. Velasco 
BRASILE: Diana 15, Rosamaria 19, Gabi 29, Bergmann 9, Roberta 2, Julia 13, Marcelle (L). Kisy 6, Macris, Ne: Lorena, Luzia, Tainara, Helena, Lais (L). All. Ze Roberto
Arbitri: Michlic Agnieszka (POL), Akulova Yuliya (KAZ)
Durata: 24’, 27’, 31’, 30’, 21’
Italia: a 4, bs 3 , m 15 , et 22
Brasile: a 2, bs 12 , m 22 , et 29.

Di Giuliano Bindoni
(© Riproduzione riservata)

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