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Mondiale femminile, 3-0 anche alla Polonia: Italia in semifinale per manifesta superiorità

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Questa Italia fa un altro sport, e tra una partita e l’altra si annoia anche. Trovate alle azzurre qualcosa da fare nei prossimi giorni da qui a sabato, quando forse inizieranno a trovare questo Mondiale anche interessante (si spera di no…). Le azzurre sono in semifinale dopo aver rullato con un altro perentorio 3-0 (25-17, 25-21, 25-18) anche la Polonia nei quarti.

L’approccio al match è sinonimo di mostruosa perfezione, con un primo set giocato a tutto fuoco dal primo all’ultimo punto e vantaggio che cresce costantemente sino al +8 finale, frutto di un devastante 58% di squadra in attacco, contro il 19% delle polacche, oltre a 4 block vincenti a 1 e un eloquente 80% in ricezione con il 60% di perfetta. Nel secondo la Polonia se la gioca di più e meglio, soprattutto a muro, va anche avanti di un punto (13-14), ma viene subito ricacciata indietro di cinque lunghezze e poi lasciata a 21. La percentuale in ricezione delle azzurre scivola giù al 38% nel secondo parziale, ma quella in attacco non scende sotto il 50%. Nel terzo il copione non cambia, la distanza aumenta e il sipario cala ancora con imbarazzante velocità.

Top scorer del match, neanche a dirlo, Paola Egonu con 20 punti e il 53% in attacco, in doppia cifra anche Sarah Fahr con 12 (con 4 muri), senza se e senza ma la miglior centrale sul pianeta in questo momento. Ottimo anche il contributo delle bande Nervini e Sylla, 9 e 7 a testa e 59% e 50% in ricezione. Unica in doppia cifra per la Polonia è invece Stysiak con 16.

Danesi a fine gara, ai microfoni di VolleyballWorld, si dice ancora incredula, affermando di aspettarsi un’altra partita. Forse questa squadra non ha ancora capito che avversarie non ne ha. Questo Mondiale possiamo perderlo solo noi, e per farlo bisognerebbe studiare anche un piano diabolico come pochi.

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STARTING PLAYERS – Velasco non cambia di una virgola lo starting seven titolare dell’italia e parte ancora con Orro-Egonu, Sylla-Nervini, Danesi-Fahr e De Gennaro libero. Lavarini risponde con Wenerska-Stysiak, Lukasik-Damaske, coppia centrale formata da Korneluk e Jurczyk, Szczyglowska libero.

1° SET – Partenza sprint delle azzurre (5-2). Il primo timbro nel match di Paola Egonu vale il 6-3, poi Sylla mette a terra anche la palla del +4 (9-5) e il mani out cercato e trovato da Nervini costringe Lavarini a fermare tutto sul punteggio di 12-7. Le polacche toccano molto e bene a muro, come era facile prevedere. Egonu è l’unica delle azzurre a volare in cielo e passare quasi sempre sopra le mani avversarie (13-9, 15-10), mentre Nervini e Sylla se la devono giocare d’astuzia, comunque con buoni risultati. L’Italia allunga così anche sul +6 (17-11) e a questo punto la sfida è solo quella di mantenere alta la concentrazione senza alzare il piede dall’acceleratore (19-13). Murone di Danesi su Korneluk e secondo timeout Polonia sul 21-14. Il primo traguardo è ormai lì a pochi metri, lo tagliamo al galoppo lasciando le avversarie a quota 17.

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2° SET – Alla ripresa del gioco è sempre l’Italia a mettere luce tra sé e le avversarie (7-5), ma questa volta la Polonia sembra aver capito come prendere di più, e meglio, le misure alle azzurre. Nervini elude il muro eretto da Stysiak e Korneluk stringendo in diagonale (10-7), ma poi va a sbatterci contro due volte a stretto giro di posta (10-9) e alla fine l’attacco profondo di Stysiak vale la parità ai 12. La squadra di Lavarini mette anche il naso avanti sul 13-14, ma la reazione dell’Italia è immediata e prepotente: contro parziale di 3-0 e timeout Polonia. La seconda vincente di Orro vale il +3, il buco a terra di Egonu il +4, il rigore a porta vuota di Danesi il +5. Altro timeout di Lavarini con la sua squadra sotto 20-15 nel punteggio. Contro parziale di 1-4 della Polonia, chiuso con un muro di Lukasik su Egonu, e questa volta, sul 21-19, a fermare il gioco è Velasco. Il ct azzurro si gioca il doppio cambio sul 23-20, Fahr prende la targa a Stysiak e alla fine è l’errore al servizio di Smarzek a mandarci sul 2-0.

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3° SET – Ripronti via, Egonu continua la sua gara da fuoriclasse assoluta piazzando una parallela in extra rotazione da poster in cameretta. Azzurre avanti subito 3-1 e poi riprese ai 5, errore di Nervini, e superate da Stysiak (5-6), il tutto però senza fare un piega o alzare un sopracciglio. Il primo tempo di Fahr vale in un amen il nuovo break di vantaggio (8-6), poi Stysiak svirgola out, Egonu mura in campo e Lavarini è costretto ancora una volta a chiamare timeout nel tentativo di fermare l’emorragia (12-8). De Gennaro in bagher per Sylla che affonda il colpo a tutto braccio, lob vincente di Egonu e la forbice si allarga ancora (15-9). A queste punto serve solo un pizzico di killer instinct. Ne abbiamo a vagonate. Loro le provano tutte, noi non ne sbagliamo una. E se capita, non se ne accorge nessuno. La chiudiamo con Fahr, in mani-out, la chiudiamo 25-18 nel terzo. La chiudiamo ancora con un’altra prestazione di manifesta superiorità.

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ITALIA-POLONIA 3-0
(25-17, 25-21, 25-18)
ITALIA: Egonu 20, Nervini 9, Fahr 12, Orro 1, Sylla 7, Danesi 5, De Gennaro (L), Cambi, Antropova 2, Giovannini. N.E.: Omoruyi, Fersino, Akrari, Sartori (L). All. Velasco
POLONIA: Jurczyk 1, Wenerska 1, Damaske 9, Korneluk 8, Stysiak 16, Lukasik 8, Szczyglowska (L), Gryka, Kowasleska, Czyrnianska, Smarzek 3. N.E.: Piasecka, Stefanik, Lysiak. All. Lavarini  
Arbitri: Akuluva Yuliya (KAZ) e Ivanov Ivaylo (BUL) 
Durata: 21’, 23’, 23’
Italia: a 0, bs 5, m 8, et 11 
Polonia: a 1, bs 10, m 7, et 18 

Di Giuliano Bindoni
(© Riproduzione riservata)

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