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Modena, Petric e la sfida da ex: “Perugia non è soltanto Leon”

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Di Redazione

Iniziato il countdown per il “big match” di stasera tra la Sir Safety Conad Perugia e la Leo Shoes Modena, gara di ritorno dei Quarti di Finale di Champions League. Il derby italiano in Europa è tutt’altro che scontato come alla vigilia di Gara 1 si poteva ipotizzare. Infatti, la formazione di Andrea Giani, arriverà al PalaBarton forte della vittoria per 3-0 nel primo match conquistata sette giorni fa nel Tempio del Volley. Quella di stasera (ore 20.30 in diretta RAI Sport e Sky Sport Uno) sarà tutt’altra partita perchè la posta in palio è davvero alta. A presentare il match, a poche ore dal fischio d’inizio è l’ex Nemanja Petric (che ha indossato la maglia della Sir per tre stagioni dal 2011 al 2014) nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport.

 «I ricordi del mio passato a Perugia sono bellissimi. Ho vissuto tre stagioni intense di costante crescita personale e di squadra, e della stessa società. È stato un bel percorso, con tanti successi, tante emozioni: aver partecipato al processo di costruzione di Perugia mi è rimasto dentro, sono stato felice di avere percorso quel pezzo di strada con loro».

Ma oggi non ci possono essere tanti sentimentalismi. In palio c’è una posta altissima, il passaggio del turno in Champions League, che per Modena, qualora arrivasse, sarebbe una grande impresa. «Ritornare a Perugia per una partita decisiva è sempre tostissimo e bellissimo, così come sono state tutte le altre partite che abbiamo giocano contro la Sir. Affrontare una squadra così forte richiede un’attenzione particolare, una preparazione profonda della partita, tutto è ad altissimo livello, ma è per partite come queste che ci alleniamo e giochiamo un’intera stagione. Sono quelle che ti fanno sentire forte, che ti fanno fare il salto di qualità se le porti a casa».

Se Perugia detta il verbo, il suo profeta è un certo Leon. Giocatore, a volte, irreale. «Non è possibile fermare Leon, perché nessuno fa le cose che sa fare lui su un flex, al massimo lo si può limitare, impedirgli di esprimersi al massimo. È un giocatore straordinario, capace di fare cose che ti restano negli occhi. Gli puoi dire solo “bravo”, a volte ti lascia a bocca aperta.. Il problema semmai è che Perugia non è soltanto Leon, ma è una squadra stellare e dovremo stare attenti a tutti al di là della rete».

E Modena? Come risponderà? «All’andata siamo stati bravi, li abbiamo sorpresi, siamo stati continui per tre set esprimendoci ad alto livello. Dovremo fare tesoro di quello, ma ricominciare da zero, senza pressioni. Siamo una buona squadra, che è cresciuta rispetto a inizio stagione, possiamo giocarci le nostre carte. Insomma, Modena a Perugia non parte battuta». 

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