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Milano ingabbia ancora le Pantere: sabato all’Arena giocherà per lo scudetto

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L’impossibile sta diventando possibile. Contro ogni pronostico, e pure la stanchezza, Milano vince un’altra battaglia al tie-break, sbanca il Palaverde e torna a casa con un clamoroso match-point scudetto da giocare tra due giorni nella sua Arena e spinta dal suo pubblico. 28 punti a testa per Thompson (42%, 1 ace e 1 muro) e Plummer (52% e 3 muri). Haak ne mette 24 ma con 9 errori (7 in attacco, 2 in battuta) pesanti come macigni. Alla fine saranno 29 quelli di squadra per le campionesse d’Italia in carica.

Altra falsa partenza di Conegliano, come già accaduto nei primi due episodi della serie, con le Pantere che perdono il primo set soffrendo sì il muro-difesa di Milano, ma mettendoci comunque molto del loro: 6 errori al servizio, 30% di efficenza in attacco e zero muri-punto. Dall’altra parte una Thompson ancora ferale ne mette subito 10 con il 61% e il resto lo fa la ricezione (66%). Sostenute da un Palaverde assordante, però, le Pantere tornano a ruggire nel secondo set, vinto addirittura a 14 e con numeri ben diversi: la percentuale in attacco sale al 44%, gli errori in battuta si abbassano a 2 e si vedono anche i primi ace (2 in totale).

Col passare del tempo appare sempre più evidente che Milano deve lottare anche con la stanchezza, cosa che diventa un fattore in negativo anche nel terzo set (appena 17% di efficenza in attacco). Nel quarto a Milano serve trovare delle alternative a Thompson, e nonostante una Plummer da 10 punti nel set dall’altra parte, alle chiamate di Orro rispondono presente anche Larson, Folie e Stevanovic trascinando il match al quinto e decisivo set come in Gara 1. Qui è battaglia punto a punto, poi nel finale Milano allunga, si conquista tre match point, ne spreca due ma poi la chiude con la sua stella più luminosa, Jordan Thompson, eletta ancora MVP.

Sestetti.
Diagonale principale Wolosz-Haak per Santarelli, poi Plummer e Robinson Cook le bande, Fahr e Lubian al centro, De Gennaro libero. Dall’altra parte della rete Gaspari schiera le diagonali Orro-Thompson e Sylla-Larson, Stevanovic e Folie centrali, Parrocchiale libero.

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1° Set. Di Larson il primo servizio che apre le danze di questa Gara 3 e primo punto del match firmato da Haak, che si ripete anche nell’azione successiva. Le risponde subito Thompson (2-1). Plummer fa 3-1, ma le prime azioni sono già prolungate, con entrambe le difese attente ed efficaci in copertura come visto in Gara 2. L’Imoco allunga (4-1) spinta da un Palaverde che è già un girone infernale. Contro parziale di Milano che pareggia il conto ai 4 e poi trova il suo primo vantaggio nel match con il secondo errore di Haak, che spara fuori. Il break della Vero Volley arriva sul 6-8. Orro a questo punto arma a ripetizione Thompson che in diagonale stretta continua ad essere una sentenza. Ma l’opposto statunitense sa come usare le mani anche a muro, come nel caso della lunga azione che vale il 9 a 11.

Conegliano continua a faticare in attacco, stranamente sull’asse Wolosz-Haak (26% in attacco per la svedese nel 1° set), ma pure dai nove metri, dove le Pantere gonfiano troppo spesso la rete. Sul 12-14 lungo applauso quando si vede passare a bordo campo Paola Egonu, che si accomoda in prima fila per assistere a questa finale tra la sua ex squadra e, chissà, quella che la riporterà in Italia. Le Pantere recuperano il break di svantaggio ai 14, poi passano di nuovo a condurre (16-15), ma ancora per poco. Il +1 dura infatti il tempo di pochi scambi, quelli che bastano alle ragazzi di Gaspari per trovare un altro contro parziale che le porta sul 17-20.

Il servizio continua a non entrare all’Imoco (alla fine del set si conteranno 6 errori contro 1), Milano ne approfitta (con Parrocchiale e Sylla che prendono la qualunque), vede il traguardo (20-23) e costringe Santarelli al time-out. Plummer spara un missile aria-aria che si infrange sulla terza fila della tribuna laterale e regala il set point alle avversarie. La numero 2 in maglia rosanero si rifà nell’azione successiva, ma si gira campo sul 21-25 per la Vero Volley con una parallela chirurgica di Thompson, unica a raggiungere la doppia cifra (10 punti) già nel primo parziale.

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2° Set. Il secondo parziale si apre con un ace di Robinson-Cook, che però poi spara (ancora) in rete. Il primo punto al centro della serata per Milano (fast di Stevanovic) vale il 3 pari. L’errore di Larson, diagonale out, regala un break a Conegliano (5-3) che poi va sul +3 (6-3) con Haak e qualche azione più tardi allarga ancora la forbice (11-6) con un mani-out di Robinson-Cook. Larson cerca di scuotere le sue compagne con un potente lungo linea, poi Orro tenta una magia delle sue commettendo però fallo e i punti tra le due squadre salgono a 6 (13-7).

Il Palaverde torna a infiammarsi. Thompson ne infila un’altra sotto gli occhi di Egonu, ma il set appare ormai indirizzato a favore delle venete. Gaspari tenta la carta Rettke, il problema resta il gioco da posto 4. Sul 18-10 Imoco si accomodano in panchina per rifiatare anche Sylla, Larson, Folie e Thompson per Davyskiba, Begic, Candi e Stysiak. Straordinari invece per Orro che resta in cabina di regia. Conegliano ormai è in fuga e l’1-1 nel computo dei set arriva con il punteggio finale di 25-14.

3° set. La musica sembra non cambiare a inizio del terzo set. Milano, più che aver accusato il colpo a livello mentale, sembra patire sul piano fisico. Orro riesce comunque a tenere le sue in linea di galleggiamento (9-7, 9-9, 12-13, 15-14) con la collaborazione di Thompson, che resta l’unica vera bocca da fuoco a non sparare mai (o quasi) a salve. Superata la boa di metà set, Conegliano torna di nuovo avanti (18-16, 21-18). Sale in cattedra Haak (che in questo set ne metterà a terra 10) e Milano non riesce più a rimettersi in scia per sperare di riaprire il set (23-20). Due muri di Lubian, su Larson prima e Thompson poi, completano l’opera (25-20). Per Milano solo 34% in attacco con appena il 17% di efficenza. 50% e 34% invece per l’Imoco, più solida anche a muro (4 contro 2).

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foto Roberto Del Bo

4° set. Gettando il cuore oltre l’ostacolo, la Vero Volley resta aggrappata al match con le unghie e con i denti, tentando a questo punto di portare la sfida al tie-break (sarebbe il quinto in questi play-off scudetto). Per metà del quarto set sembra riuscirci (10-13, 11-14, 12-15), grazie anche ai punti di Orro e ora anche di Sylla, Larson e Stevanovic. Dall’altra parte rispondono a tono la solita Haak, ma soprattutto Plummer (16-17, 17-18, 18-18, 19-18). Muro a due Haak-Fahr su Sylla e sul +2 Imoco il Palaverde si alza tutto in piedi. Il boato fa letteralmente tremare il pavimento. Sul 21-19 Plummer spara lungo dai nove metri permettendo alla Vero Volley di crederci ancora.

Wolosz alza una sette al centro per Fahr che fa il buco per terra (22-20). Haak tocca l’asticella (22-21) ma poi infila il muro avversario (23-21). Piazzata di Thompson, altro errore sanguinoso di Haak, e si arriva in volata (23-23). Match point Imoco con Sylla che non trattiene in difesa, annulla tutto Folie dal centro e si va ai vantaggi, poi l’ace di Larson vale il ribaltone e il set-point per le ragazze di Gaspari (24-25). Ma non chiude nessuno e si continua. Sul 25-26 batte Candi, la specialista, e arriva l’ace che manda tutti al 5° set.

5° set. Robinson-Cook firma il primo punto del tie-break, ma la Vero Volley mette subito la freccia (1-3). L’ace di Lubian ristabilisce la parità ai 4. Le squadre lottano punto a punto fino alle battute finali (8-8 e 8-9 al termine di due azione infinite e spettacolari). Gli errori grossolani di Lubian prima e Haak poi, due palle sparate dritto per dritto, regalano un altro break alle lombarde (8-10). Sylla quando conta non sbaglia (9-11). Ancora Candi al servizio, altro punto di Sylla (9-12) che costringe il suo ex allenatore a fermare ancora il gioco.

Muro di Plummer su Thompson (10-12). Lubian pizzica il nastro al servizio, Plummer mette a terra la palla del -1 (11-12). “Andiamo a prenderle” incita lo speaker del Palaverde. Thompson risponde di no e firma il 13° punto per Milano, poi dai nove metri mette in crisi De Gennaro e arriva anche il match point (11-14). Fahr accorcia (12-14), De Gennaro salva in tuffo su Sylla e Plummer la insacca tra muro e rete per il punto del 13-14. Time-out Gaspari. Wolosz batte float, Orro alza per Thompson che la chiude (13-15). Milano sbanca Villorba e si porta 2-1 sulla serie con la possibilità di chiuderla sabato in casa sua. Per ora la vittoria le vale il suo primo storico match-ball scudetto.

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Prosecco Doc Imoco Conegliano-Vero Volley Milano 2-3 (21-25 25-14 25-20 25-27 13-15)
Prosecco Doc Imoco Conegliano
: Plummer 28, Fahr 13, Haak 24, Robinson-cook 12, Lubian 13, Wolosz 3, De Gennaro (L), De Kruijf 1, Pericati, Gennari. Non entrate: Squarcini, Gray, Carraro, Bardaro (L). All. Santarelli.
Vero Volley Milano: Larson 9, Folie 8, Thompson 28, Sylla 10, Stevanovic 7, Orro 3, Parrocchiale (L), Begic 3, Candi 1, Stysiak 1, Davyskiba, Negretti (L), Rettke. Non entrate: Allard. All. Gaspari.
Arbitri: Zavater, Cerra.
Note – Spettatori: 5344, Durata set: 29′, 26′, 27′, 33′, 21′; Tot: 136′. MVP: Thompson.

Top scorers: Plummer K. (28) Thompson J. (28) Haak I. (24) 
Top servers: Larson J. (2) Candi S. (1) Thompson J. (1) 
Top blockers: Thompson J. (3) Fahr S. (3) Haak I. (3)

Di Giuliano Bindoni

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