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Michieletto: “Io come Bernardi? Stiamo con i piedi per terra. Ma quel tie break…”

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Di Redazione

E’ la rivelazione della “nuova” Nazionale maschile targata Fefè De Giorgi. Ha solo 19 anni ed è già stato paragonato ai più grandi della pallavolo italiana, come Lorenzo Bernardi. Ma lui, con la modestia che solo i leader hanno, sa di far parte di un gruppo e di essere arrivato a conquistare l’oro grazie al gruppo. E’ Alessandro Michieletto, giovane stella azzurra e dell’Itas Trentino.

Il figlio d’arte, ma anche fratello d’arte visto che entrambe le sue sorelle giocano a pallavolo, è stato determinante lungo tutti i Campionati Europei, prendendo in eredità il talento di Osmany Juantorena, suo idolo. Al Corriere della Sera, in un’intervista di Eleonora Cozzari, Michieletto racconta il cammino che la giovane Nazionale ha affrontato da dopo la delusione olimpica.

In finale mi battevano addosso – racconta lo schiacciatore azzurro – ma io nasco come libero, quindi facessero pure. È stata una partita difficile in attacco, ma quando siamo andati al tie break mi sono detto: sono quindici punti. Devono essere i quindici punti della vita. Ho dato tutto me stesso, due ace compresi“.

Come è stato possibile – chiede la giornalista – che una squadra assemblata venti giorni fa abbia ottenuto subito un risultato così importante? “È stato inaspettato anche per noi, se vi consola. Ma ogni volta che ci davano per spacciati, noi crescevamo un po’ di più. La finale è stata la sfida più sofferta e quindi la più bella di tutto l’Europeo. Merito di Fefè De Giorgi e del suo nuovo staff“.

Si sprecano i paragoni con la Generazione di Fenomeni e in particolare con Lorenzo Bernardi, ma Michieletto frena: “Non esageriamo e rimaniamo con i piedi per terra. Perché adesso dobbiamo confermarci e non è mica facile. Detto questo sono pieno d’orgoglio per la mia squadra“.

Lo schiacciatore parla poi della sua carriera all’Itas: “A Trento c’è un ambiente di professionisti unici. Mi hanno fatto crescere sia come atleta che come uomo e ho preso consapevolezza delle mie possibilità. Giocare una finale di Champions aiuta, come disputare la Volleyball Nations League quest’estate“.

Infine una domanda provocatoria: “non avere in squadra Zaytsev e Juantorena vi ha aiutato ad esprimervi al meglio?” Michieletto non fa una piega: “Risponderei che giocare con loro è stato un onore, sono due fuoriclasse e provo a trattenere più cose possibili che mi hanno insegnato“.

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