Maurizia Cacciatori a Brescia, dopo l’intervento a Radio BresciaSette si prepara per il grande evento di stasera

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Di Redazione

La superstar della nazionale italiana (228 presenze) e mito di generazioni di pallavoliste, Maurizia Cacciatori, sarà ospite questa di un incontro-evento, organizzato dalla dirigenza Millenium. Un incontro reso possibile grazie al generoso intervento degli sponsor Roberto Catania, Savallese Trasporti, BM Carrozzerie e Cava Moreni. La giornata bresciana della campionessa toscana ha preso il via in mattinata, infatti l’ex azzurra è stata ospite del magazine radiofonico di Maddalena Damini, conduttrice e direttrice artistica Radio Bresciasette.

La cosa divertente è che ti accorgi di molte cose nel dopo carriera, quello che gli sport ti lasciano lo maturi quando smetti. La vera eredità non era la coppa in sé, ma lo spirito di squadra che si è creato” racconta ai microfoni.

Un percorso a ritroso nel tempo dove ha raccontato l’inizio e l’amore per la pallavolo, successi e delusioni di una carriera luminosa, le sue storie d’amore e la vita famigliare con i figli Carlos Maria e Inés, “E’ troppo facile essere grandi quando le cose vanno bene. Ho sempre pensato che il momento più brutto (il taglio della Nazionale prima del Mondiale) mi ha fatto crescere, ho visto la pallavolo e la vita in maniera diversa” puntualizza.

Sull’evento serale, organizzato dalla Millenium: “Sono gli incontri più belli, il linguaggio cambia coi giovani, e sono i confronti più divertenti con la trasmissione della concezione della squadra e il vivere con entusiasmo e passione, per entrare piano piano nel percorso della vita“. Il dialogo, il rapporto genitori-figli-sport e racconti dello spogliatoio hanno chiuso l’intervista. La puntata sarà replicata su Teletutto 1 alle 23.30, e il giorno dopo alle 14.

Nel pomeriggio gli impegni di Maurizia proseguiranno alla scuola CFP Lonati Francesco a Brescia per un incontro con gli studenti, quindi si chiuderà con l’evento al PalaGeorge di Montichiari, dove la campionessa incontrerà il mondo Millenium. La serata sarà condotta da Maddalena Damini. Un evento speciale, un regalo perfetto per festeggiare vent’anni ricchi di successi, targati Millenium Brescia.

Vent’anni ricordati anche dalla Lega Volley Femminile. In mattinata il presidente Mauro Fabris si è complimentato con la società del presidente Roberto Catania:Sin da quando la Millenium Brescia ha raggiunto con merito la Serie A, conquistando sul campo tutte le sue promozioni, si è distinta per la serietà e la competenza della sua struttura societaria, nonché per una passione e un entusiasmo difficilmente pareggiabili. In qualità di presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, condivido con te l’orgoglio e la gioia del percorso intrapreso negli ultimi anni e i risultati raggiunti dal nostro movimento, che soprattutto grazie a investitori e dirigenti come te costituisce oggi innegabilmente una realtà sportiva e istituzionale di assoluto valore, in Italia e all’estero“, le parole estratte dalla lettera inviata alla Millenium.

(Fonte: comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.