Lo scoutman Matteo Morando: "Che si decida presto come si vuole impostare il prossimo anno"

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Di Redazione

In questo momento di poche certezze e tanti interrogativi, a parlare è Matteo Morando, scoutman della Kemas Lamipel.

Questo si spinge sugli argomenti riguardanti la situazione problematica nazionale, sulle decisioni prese dalla Federazione e su ciò che sarebbe potuto accadere, se non si fosse presentata questa Emergenza globale.

Morando sulle decisioni prese nelle ultime settimane e su ciò che potrebbe accadere in futuro:“Proviamo a parlare di pallavolo in un momento molto particolare della nostra esistenza. Una situazione mai vissuta prima e con la quale stiamo convivendo con molta tristezza. In tutto questo si inserisce anche il quotidiano di ognuno e nel nostro caso è il nostro sport. Ci siamo fermati come era giusto e doveroso fare per cercare di limitare e salvaguardare la vita di tutti. Abbiamo sperato di ripartire. Ma poi è stato deciso di fermare tutto e annullare tutto. Forse troppo frettolosamente? Forse sì.

Ci sono mesi davanti che potevano ridare ossigeno a tutti e anche alla pallavolo riprendendo a giocare, rimettendo gli attori principali in scena. A settembre dovremo ricominciare ma ora è un tunnel buio fatto solo di incertezze. Troppi mesi di stop in un mondo che durante la stagione vive di ritmi frenetici e spesso eccessivi. La Federazione ha deciso così. Ora spero che le decisioni siano verso la ripartenza del prossimo anno cercando di restituire al più presto credibilità e novità sostanziali. Da tutta questa negatività vorrei ci fosse un salto in avanti per cogliere nuove opportunità per tutti e soprattutto per gli attori principali del nostro sport. Siamo tutti in quarantena”.

Lo Scoutman su ciò che sarebbe potuto accadere se non si fosse presentata l’Emergenza e il conseguente lungo stop:“Per giorni ho provato a studiare i miei file con la speranza di ricominciare. Ora studio qualcosa in prospettiva futura ma senza progetti e programmi sembra tempo sprecato: che si decida presto come si vuole impostare il prossimo anno. Ho letto e ascoltato giocatori e tecnici dei Lupi in questi giorni e mi associo a loro nel dire che sarebbe stato bello completare l’anno perchè sarebbero arrivate soddisfazioni insperate forse perchè questa squadra cresceva e sarebbe cresciuta ancora.

I momenti negativi che c’erano stati erano prevedibili. Alla fine questo è uno sport dove non conta come parti e come vai ma come finisci e i Lupi avrebbero finito come lo scorso anno. Ci vuole tempo per costruire una squadra, ma c’eravamo e ci saremo divertiti. Raggiungere il top quando conta è una qualità, non una mancanza”.

I ringraziamenti di Morando:“Vorrei ringraziare tutti i giocatori, lo Staff Tecnico e Medico con cui ho collaborato costruttivamente e la Società sempre presente e solida. Ringrazio chi c’è sempre ogni giorno al Palazzetto per i Lupi senza se e senza ma e, in ultimo ma non ultimi, i nostri Tifosi: la Curva Patenti, che fa sempre sentire la propria presenza. Il meglio doveva venire, ripartiremo da qui!”.

 

(Fonte: comunicato stampa)

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