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Matey Kaziyski: “La pressione era altissima, appena ci siamo liberati si è visto”

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L’Itas Trentino cancella un tabù e torna in Finale Scudetto dopo 6 anni di assenza: al termine di Gara 5 della semifinale contro Piacenza la BLM Group Arena festeggia come per un trofeo vinto, e per Matey Kaziyski la reazione è pienamente giustificata: “Credo sia giusto, è una conquista importante – commenta il capitano ai microfoni di RaiSported è un grandissimo risultato ottenerla in questo modo. All’inizio sembravamo noi i favoriti, ma dopo le ultime due partite sono diventati loro: oggi abbiamo dato tutto per rigirarla e siamo molto contenti“.

Non nascondo che la pressione era altissima – ammette Kaziyski – sicuramente all’inizio della serie non ci aspettavamo un 3-0, ma neanche di essere recuperati dopo aver vinto le prime due. Credo che questa sia la chiave del primo set, in cui non eravamo proprio al 100%: appena ci siamo liberati dalla pressione, il gioco si è visto. L’appoggio del pubblico ci ha dato la forza di spingere nonostante le difficoltà, era veramente dura“. A 39 anni lo schiacciatore bulgaro si prepara dunque a lottare per l’ennesimo traguardo: “Ringrazio i ragazzi per avermi portato a un’altra finale, e sono contento di aver visto la felicità nei loro occhi, perché tanti sono alla prima volta” sorride “KK”.

Gabriele Laurenzano Alessandro Michieletto Daniele Lavia Itas Trentino
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Tra i giocatori a cui allude Kaziyski c’è sicuramente Gabriele Laurenzano, che di anni ne compirà 20 a giugno: “Per una squadra così giovane è bellissimo arrivare in Finale Scudetto battendo una squadra di campioni – commenta il libero – abbiamo sofferto, siamo rimasti uniti e ce l’abbiamo fatta. Oggi sentivo ansia non per la partita, ma perché non vedevo l’ora di scendere in campo. Sapevamo che Piacenza era forte, si era visto anche nei quarti e ci aspettavamo una partita non facile: così è stato, ma l’abbiamo vinta noi“.

Per Laurenzano c’è da celebrare anche l’orgoglio calabrese condiviso con Daniele Lavia: “All’inizio del quarto set ci siamo guardati e ci siamo detti: ‘Portiamo Rossano in alto’. Lì abbiamo capito che l’avremmo vinta. Non eravamo partiti bene, Angelo ci ha parlato dopo il primo set e ci siamo messi sotto in attacco e in ricezione. Leal non riuscivamo a contenerlo in Gara 3 e Gara 4, oggi abbiamo lavorato molto bene su di lui in difesa e l’abbiamo vinta anche lì“.

Sono davvero contento per i ragazzi – aggiunge Angelo Lorenzetti perché oggi assieme alla qualificazione alla Finale hanno conquistato anche l’accesso alla prossima Champions League. In questi anni ho sempre tenuto sotto pressione la squadra rispetto a questo traguardo, perché il massimo torneo continentale è una manifestazione bella da giocare e che ti fa crescere. Sarà un orgoglio vederli giocare ancora nell’Europa che conta e aver realizzato la vision che aveva dato loro il Presidente ad inizio stagione. Lui stesso l’aveva definita molto difficile, spero che questo lo renda orgoglioso di noi“.

(fonte: RaiSport, Comunicato stampa)

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