Martin Lebl, tra passato e futuro. La SuperLega e il suo torneo, i "Prague Volleyball Game"

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Di Paolo Cozzi

È stato in assoluto uno dei centrali più forti contro cui ho giocato, forte a muro e formidabile in attacco, dotato di una mano chirurgica ed “educata” che farebbe la fortuna di tanti giocatori. Insomma uno di quei centrali capaci di spostare gli equilibri di un match. Lui è Martin Lebl.

Dopo aver staccato la spina un paio di anni dal volley e aver seguito la passione per la finanza, si è rituffato nella pallavolo con due progetti davvero interessanti.

Allora Martin, ti ho lasciato giocatore e ti ritrovo procuratore sportivo. Sensazioni?
Sono partito con questo progetto insieme a Jakub (Novotny, ex nazionale ceco, ndr) con l’idea di fornire un aiuto ai ragazzi della nostra nazione a trovare le giuste possibilità nel mondo del volley. Con la Sportfin negli ultimi due anni siamo cresciuti molto: ora abbiamo oltre 80 atleti di tutta Europa, che accompagniamo forti della nostra esperienza“.

C’è qualcuno dei tuoi atleti che vedresti bene nel campionato italiano?
Ha fatto bene Finger, che ha già giocato a Monza e ora è allo Ziraat di Ankara e poi abbiamo 4 polacchi giovani che si stanno comportando egregiamente in PlusLiga e secondo me potrebbero fare bene in Italia. Uno di loro è Karol Butryn, opposto di Katowice mentre l’altro è Piotr Lukasik, schiacciatore dell’Onico Varsavia. È molto difficile entrare nel mercato italiano, lo sai meglio di me. Il livello è alto ed è quasi tutto in mano ad una cerchia molto ristretta di procuratori. E gli altri per tenere o trovare un elemento fanno davvero tanta fatica“.

Parliamo invece dell’altro progetto che stai portando avanti e che so starti molto a cuore.
La PRAGUE VOLLEYBALL GAME, una grande soddisfazione, perché organizzare un torneo con oltre 60 squadre provenienti da tutta Europa, è davvero complicato e impegnativo, ma vedere tanti bambini che si divertono, che stanno in palestra mi fa molto piacere. Ho preso ispirazione da altri tornei giovanili che si svolgono qui a Praga nella pallamano e nel calcetto, tornei con 600 squadre che si svolgono da oltre 25 anni. Ci pensavo da quando ho smesso di giocare. Creare un evento unico anche per la pallavolo e finalmente l’anno scorso siamo riusciti a fare la prima edizione con 60 squadre e 7 categorie fra maschile e femminile dall’U12 alla U19. Il progetto è sviluppato con mio fratello che è vicepresidente della Federazione pallavolo di Praga ed è molto abile ed esperto ad organizzare tornei locali, io invece ho sfruttato i miei contatti all’estero per coinvolgere più società e paesi possibili.

Quando si svolge?
Il torneo si gioca dopo Natale, dal 27 al 29 dicembre con l’obiettivo di farlo diventare in futuro un appuntamento Europeo fisso per tanti giovani, così da farli crescere e far confrontare le varie scuole pallavolistiche. Ci tengo anche a sottolineare, oltre al torneo in sè, che i ragazzi avrebbero la possibilità di visitare Praga, città ricca di storia e tutta da scoprire”.

Guardando alla Superlega, tu hai giocato sia a Perugia che a Civitanova. La Lube può superare l’incubo delle sette finali perse e Perugia invece aprire un ciclo di vittorie in Italia e in Europa?
È una domanda difficile, perché ho amici in tutte e due le squadre! La Lube è una piazza sicuramente molto più storica e quindi so molto bene quanta pressione ci sia. Poi hanno preso Fefè De Giorgi, ma non so se riuscirà a invertire la rotta a questo punto. Penso che ci sia più grinta a Perugia con Sirci che riesce a trasmettere questa fame di vittoria alla squadra, anche se allo stesso tempo è molto difficile da gestire un presidente così presente. Io vedo però favorita Perugia a questo punto”.

Negli anni 2000 l’Italia era piena di centrali stranieri forti, provenienti da tutto il mondo. Un bel modo per far crescere anche noi italiani. Ora invece…
Hai ragione, quando sono arrivato in Italia nei primi anni duemila c’erano Gustavo, Rodrigao, Kazakov. Era veramente il campionato migliore del mondo con un livello altissimo. Poi è chiaro che il ruolo del centrale è diminuito nell’importanza del gioco e credo che questo sia il fattore chiave del perché oggi si vada a risparmiare economicamente sui centrali. Però è anche vero che senza dei forti posti tre, oggi non fai molta strada. Credo comunque che i migliori centrali in Europa debbano confrontarsi con il campionato italiano perché lo ritengo sempre il migliore del mondo. Ha fatto bene il polacco Bieniek a scegliere Civitanova dove crescerà sicuramente tanto”.

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Gara4 di Finale Scudetto Civitanova-Trento, il Pagellone di Paolo Cozzi: Michieletto 10, Lagumdzija 4.5

Palla al centro

Sembrava un’altra sfida della serie di Finale destinata a chiudersi con un facile tre a zero per i padroni di casa, invece sul finire del secondo set con Trento ormai alle corde Alessandro Michieletto ha deciso di vestire i panni di un moderno supereroe e con tanta grinta e senza paura dalla linea dei 9 metri ha letteralmente sbriciolato le sicurezze marchigiane, trascinando i suoi fuori dalle pericolosissime sabbie mobili nelle quali stavano lentamente sprofondando. E così, una Civitanova fino a quel momento macchina bellica perfetta si è inceppata, incominciando ad attorcigliarsi in un groviglio di errori gratuiti che alla fine hanno pesato come un macigno sulle sorti del match.

Ma veniamo alle pagelle del match, plaudendo comunque a tutte e due le compagini, perché se è vero che una sola squadra sale sul gradino alto del podio, è altrettanto vero che Civitanova esce a testa altissima da questa serie di Finale e merita l’apprezzamento per quanto fatto di tutti gli appassionati di volley.

Foto Lega Volley Maschile

Michieletto: Voto 10
Deus ex machina di questa Trento, più di una volta in questi Play-Off è stato la miccia che ha dato il la alla riscossa. Che fosse top player lo sapevamo da anni, che fosse determinante pure. Ma al servizio è diventato ancora più letale e maturo.

Sbertoli: Voto 9
Nonostante la ricezione ballerina, trova la velocità giusta di palla per tenere in ritmo i suoi campioni.  Carattere, tenacia e talento sono solo alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che mai come ora merita una chance vera in nazionale. E’ vero, ripetiamo spesso che a muro regala qualcosa… Ma anche Hercules dopo tutto era un semplice mortale!

Lavia: voto 7
Vedere Daniele prendere 5 ace fa sempre effetto, ma questo ci indica anche il valore della battuta marchigiana. Per il resto, pochi errori e tanta concretezza per un ragazzo che quando gioca i mani out ci riporta alla mente un certo Bernardi…

Rychlicki: voto 5,5
Non gioca la sua miglior gara, ma nel match fra opposti partenti vince certamente il duello. Certo che 6 murate subite sono davvero tante per un giocatore che predilige la palla veloce proprio per anticipare il muro avversario

Flavio: voto 7
In sordina nei match precedenti, decide di far tuonare i suoi attacchi all’Eurosuole Forum e lo fa con grande precisione. Attento anche a muro dove quando arriva a raddoppiare fa sempre buio.

Kozamernik: voto 7
Attento in attacco, svelto a muro e pericolosissimo ogni volta che si presenta dai nove metri: un bel modo per salutare la sua ormai ex squadra.

Laurenzano: voto 8
Ventuno anni e due scudetti in saccoccia… Un bottino da autentico predestinato della seconda linea che tra le mura nemiche chiude con un solo ace subito e una ottima prova da uomo ovunque.

Soli: voto 9
Vincere il primo scudetto quando si è già stati ”silurati” a febbraio è impresa non da poco, che dimostra come il coach modenese fosse ben voluto all’interno dello spogliatoio. Qualche passo falso in questi due anni c’è stato indubbiamente, ma ha sempre saputo far rialzare la testa ai suoi ragazzi.

Foto Lube Volley

Nikolov: voto 9
La promessa che ormai è una solida realtà gioca con una intensità e una cattiveria agonistica di rara bellezza. Potente e reattivo in attacco, fiammante dai 9 metri, regala ancora qualcosa in ricezione, ma vederlo giocare è gioia per gli occhi.

Bottolo: voto 8
Cresciuto tanto alla corte di Medei, ormai non stupisce più per il rendimento ottimo anche in ricezione. Gli step di crescita arrivano sempre quando meno ce li si aspetta e ora Mattia è già fuori dalla porta di De Giorgi a chiedere una maglia da titolare…

Lagumdzija: voto 4,5
Finale scudetto in lento declino per il turco che alla lunga dimostra poca incisività in attacco e una grande fatica a restare “on fire” in match di questa caratura.

Boninfante: voto 6
Alla prima stagione da titolare guida i suoi alla Finale Scudetto… Solo questo ci dà l’idea del cammino fatto da questo ragazzo nel corso della stagione. Poi certo, qualche palla arriva ancora imprecisa e qualche scelta lascia a desiderare, ma il futuro è tutto dalla sua parte e nelle gerarchie dovrebbe aver superato Porro di slancio.

Chinenyeze: voto 6
Meno volitivo che in altri match, con un attacco finalmente degno del suo talento, ma a muro fa davvero tanta fatica a leggere il gioco di Sbertoli, e probabilmente si commiata da Civitanova senza aver messo in mostra tutto il suo potenziale.

Gargiulo: voto 7
Ha voglia di essere protagonista in campo il neo convocato azzurro e ancora una volta trova guizzi importanti sia a muro che in attacco.

Balaso: voto 6,5
Trento spinge tanto dai nove metri e lui deve coprire quasi metà campo… Non male chiudere con zero ace subiti di fronte a degli avversari indiavolati!

Medei: voto 8
Alzi la mano chi immaginava una Civitanova così performante dopo un solo anno di ricostruzione….  Una Coppa Italia, una finale scudetto e Bottolo e Nikolov ritrovati…. Non male come inizio! 

Di Paolo Cozzi