Marco Gaspari: “Orgoglioso delle mie ragazze, hanno dato il 110%” (VIDEO)

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Foto LVF/Rubin
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Di Redazione

Qualche lacrima sul podio c’è, inevitabile dopo una Gara 4 così intensa e drammatica. Ma la Vero Volley Monza può uscire dalla sua prima Finale Scudetto a testa altissima, ed è la serenità di Marco Gaspari a fine gara a testimoniarlo: “Complimenti a Conegliano – dice l’allenatore delle lombarde – non solo per lo scudetto, ma per come è rimasta sul pezzo in Gara 3 e Gara 4 dopo che Monza aveva iniziato ad infonderle qualche dubbio. Io sono orgoglioso delle mie ragazze, che escono dal campo avendo dato il 110% e con poco rammarico. Per due set ai 15 punti si potevano invertire le cose, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Faccio i complimenti allo staff, alle ragazze, alla società che ha messo in piedi tutto questo. Ci abbiamo provato fino all’ultimo ma sono state più brave loro“. 

Più difficile digerire la sconfitta per Lise Van Hecke: “Non credo che perdere così faccia meno male. È stata tosta, abbiamo lottato e mi spiace per il quinto set. Meritavamo di andare a Gara 5 e regalare a questo pubblico altre emozioni. Abbiamo avuto alti e bassi durante la stagione, ma abbiamo sempre dimostrato di essere una squadra coesa, forte, generosa e che è arrivata in finale con merito. Faccio però i complimenti a Conegliano per la vittoria finale“.

L’amarezza c’è, eccome – ammette anche Beatrice Parrocchiale anzi forse è maggiore, perché avevamo recuperato fino al tie break con un sacrificio assurdo. Però è stata una stagione bellissima, senza rimpianti. E complimenti a Conegliano, perché si sono di nuovo dimostrate veramente forti. Paola? Stasera era in forma… e la sua palleggiatrice l’ha messa in condizione di attaccare il meglio possibile. Sono orgogliosissima della mia squadra, perché tutte dalla prima all’ultima siamo state chiamate in causa in questo campionato e in questi play off e ci siamo fatte onore“.

(fonte: YouTube Vero Volley Monza)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.