Marco Bonitta: "II nostro presidente è molto prudente, la nostra posizione è quella di chiudere qui la stagione"

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Di Redazione

Marco Bonitta, intervistato da Il Resto del Carlino Ravenna parla a livello assoluto facendo il punto della situazione a 17 giorni dall’ultimo match giocato della sua Ravenna.

«Com’è giusto che sia, ci stanno rimandando di settimana in settimana la ripresa degli allenamenti. Prima di prendere una decisione definitiva sembra ci voglia tempo. Ad oggi poi, la Lega Volley non mi pare molto unita e si sta muovendo in attesa della prossima scadenza di lunedì 30, anche se la vedo molto dura ed improbabile. Le posizioni sono diverse: c’è chi vuole aspettare per continuare; c’è chi vuole finire immediatamente; e c’è chi vuole congelare tutto, senza l’assegnazione dello scudetto e senza retrocessioni.

D’altronde, in questo momento, solo Monza si sta allenando in maniera tradizionale, ovvero in palestra, sostenendo di poterlo fare in completa sicurezza. Qualche altra squadra, che dispone in via esclusiva della sala pesi nel proprio impianto, si è organizzata per sedute ‘fisiche’ con massimo 2 atleti per volta».

La posizione del club giallorosso è chiara da tempo: «La nostra posizione – ha proseguito Bonitta – è determinata dalle competenze del presidente Luca Casadio, che è un medico. Sarà molto difficile riprendere. Bisogna capire tante cose, ma intanto hanno annullato la Vnl per squadre nazionali. Fra le ipotesi c’è dunque quella di poter andare avanti fino a giugno inoltrato, conservando il format completo della Superlega. Ma siamo comunque nel campo di ipotesi molto remote».

Resta il rammarico ‘sportivo’ per una stagione che stava regalando soddisfazioni: «Sportivamente c’è un po’ di rammarico. Avremmo potuto giocare un turno di playoff, cercando di dare un senso ad un campionato che si era messo anche abbastanza bene, con una appendice finale che avrebbe potuto divertire e divertirci. L’aspetto preponderante tuttavia credo sia un altro. II nostro presidente è molto scrupoloso e molto prudente, quindi credo che la nostra posizione sia quella di chiudere qui la stagione».

In questa direzione va anche una sorta di ‘rompete le righe’ non ufficiale. Ter Horst, con un viaggio di 8 ore in macchina, ha già raggiunto da una settimana l’Olanda (dove non ci sono ancora misure restrittive come in Italia). Lavia, Cavuto, Cortesia e Stefani hanno lasciato Ravenna nelle ultime ore.

Gli altri stranieri (il canadese Vernon Evans, il serbo Batak, lo sloveno Kovacic, il cubano Alonso e il bulgaro Grodanov) hanno deciso per ora di restare in città, qualcuno anche per non doversi sottoporre a 4 settimane di quarantena, provenendo dall’Italia.

«Ciascun atleta continua comunque a svolgere un programma individuale di sedute domestiche. Chi è andato via, ha sottoscritto una clausola che, nel caso dovessero riprendere gli allenamenti, farà rientro in città».

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