Gabbiano Mantova WiMORE Salsomaggiore

Mantova parte male ma rimonta e vince: Salsomaggiore cede in quattro set

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Dura solo un set l’illusione della WiMORE Salsomaggiore Terme che nel più classico dei “testacoda” tra le mura amiche del Palazzetto dello Sport di Salsomaggiore Terme perde per 1-3 (25-18, 22-25, 19-25, 17-25) in rimonta di fronte alla capolista Gabbiano Mantova, sempre più in fuga al comando nel Girone Bianco del campionato nazionale di Serie A3 Credem Banca anche alla luce delle sconfitte rimediate dalle più immediate inseguitrici San Donà e Savigliano.

Grande approccio dei gialloblù, intenzionati a dimostrare fin dai primi palloni di non meritare l’ultimo posto in classifica a quota 7, ma non bastano le ottime prove di Van Solkema, top scorer assoluto con 19 punti e il 55% in attacco, e Bulfon, autore di ben nove muri sui sedici complessivi di squadra, per contenere il prepotente ritorno dei virgiliani che, seppur in formazione rimaneggiata, riescono a rialzare la testa, soprattutto, grazie ai cambi e conquistare tre punti d’oro nella corsa al primato. Il tecnico Marcello Mattioli schiera capitan Leoni al palleggio, l’opposto Bulfon, gli schiacciatori Cantagalli e Van Solkema, i centrali Bussolari, ex di turno, e Alberghini e il libero Zecca, il collega Serafini, privo dell’infortunato Novello ma anche di Yordanov e Ferrari, rimasti in panchina fino alla fine, si affida a Martinelli in regia, Massafeli opposto, al duo ParolariScaltriti in banda, Tauletta e Miselli al centro e Catellani nel ruolo di libero che incassano la “ricezione slash” di Alberghini (2-0) e, complici anche diversi errori in attacco e in difesa, si ritrovano sotto di cinque lunghezze (7-2) tanto da chiamare subito il primo time out. Sul 9 a 3 Zanini prende il posto di Tauletta ma è ancora il muro di Cantagalli ad aumentare il divario (11-4) allargato ulteriormente da Alberghini a muro (13-5).

Il muro del neoentrato Zanini tiene in corsa i suoi (14-9) fino al nuovo strappo determinato, nonostante gli ingressi di Gola e Sommavilla, dalla diagonale di Cantagalli (21-14) e dal primo tempo di Alberghini (22-14) che a muro firma il 23-16 aprendo la strada al muro conclusivo di Van Solkema (25-18). Due muri di Bulfon e uno di Cantagalli inaugurano il secondo set (3-1) in cui Bulfon si conferma implacabile a muro (6-2) e il successivo pallonetto di Van Solkema (7-2) testimonia il momento positivo dei padroni di casa. Riavvicinati dagli aces di Parolari (8-5) e di Scaltriti (9-7) al quale si accodano il muro di Martinelli (9-8) e il “mani out” di Gola (la novità insieme a Zanini rispetto al primo parziale) che vale l’aggancio (10-10) poi sull’11 a 12 Scita sostituisce Cantagalli in banda senza impedire il ribaltone consolidato dall’altro ex dell’incontro Miselli sotto rete (15-17). Entrano Boschi e Beltrami ma a chiudere i conti ci pensa la “fast” di Miselli (22-25). Nel terzo la diagonale e l’ace di Scaltriti conducono al primo mini break (4-7) ribadito dall’attacco di Gola (5-9) e dal “mani fuori” di Parolari (6-11).

I ducali si aggrappano al muro di Bulfon (8-11) vanificato da due diagonali di Parolari a stretto giro di posta (13-19). Un muro del solito Bulfon riaccende qualche flebile speranza (17-21) prima di un finale nettamente a favore degli ospiti che, al secondo tentativo, si portano avanti nel punteggio sull’errore in battuta di Scita (19-25). Il muro e la parallela di Cantagalli (2-0) nel quarto vengono cancellati dal muro e dal primo tempo di Zanini (2-3) che precedono la diagonale di Parolari (2-4) e l’ennesimo muro di Bulfon (4-4) in un inizio altalenante contraddistinto anche dagli aces di Gola (4-6), Zanini (5-8) e Parolari (7-10). La diagonale di Bulfon, corretta dal videocheck, rimette in discussione la contesa (9-10) riequilibrata dal muro di Cantagalli (11-11) e indirizzata ancora dall’ace di Miselli (11-13) e da una serie di imprecisioni al di qua della rete (15-20). Il muro di Miselli ipoteca l’intera posta in palio (15-21) blindata dal muro e dall’attacco di Gola (17-25).

A fine partita il centrale Manuel Bussolari, ex della sfida, commenta l’esito di un “testacoda” meno scontato di quanto potesse apparire alla vigilia. “Il primo set è andato molto bene però negli altri non abbiamo messo la grinta giusta per poterci portare a casa la partita. Loro sicuramente hanno giocato molto bene facendo valere la posizione in classifica, a noi manca sempre qualcosa da tirare fuori e in questo momento facciamo fatica a capire di cosa si tratta. Adesso stiamo comunque lavorando in allenamento, ce la mettiamo tutta e ci prepareremo bene per la prossima partita”. Prossimo impegno in programma sabato 27 gennaio 2024 alle 18 al Palazzetto dello Sport “Grassato” di Motta di Livenza in casa della Pallavolo Motta, reduce da tre vittorie consecutive e in piena zona Play Off.

Qui, di seguito, il risultato e il tabellino della partita tra WiMORE Salsomaggiore Terme e Gabbiano Mantova valida per la diciassettesima giornata del Girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca:

WiMORE Salsomaggiore Terme-Gabbiano Mantova 1-3 (25-18, 22-25, 19-25, 17-25)

WiMORE Salsomaggiore Terme: Leoni 1, Bulfon 18, Cantagalli 8, Van Solkema 19, Bussolari 2, Alberghini 8, Zecca (L), Scita 1, Boschi, Beltrami. N.e. Bucciarelli, Riccò, Monica (L), Conforti. All.: Mattioli-Civillini
Gabbiano Mantova: Martinelli 3, Massafeli 1, Parolari 15, Scaltriti 14, Tauletta 1, Miselli 13, Catellani (L), Zanini 10, Gola 13, Sommavilla, Depalma. N.e. Yordanov, Ferrari (L). All.: Serafini-Dalpane
ARBITRI: Fabrizio Giulietti (Perugia)-Dalila Viterbo (Livorno)
NOTE: WiMORE Salsomaggiore Terme: servizi vincenti, servizi sbagliati 9, errori in ricezione 7, attacchi vincenti 38%, errori in attacco 10, muri 16. Gabbiano Mantova: s.v. 7, s.s. 17, errori in ricezione, a.v. 47%, errori in attacco 7, muri 5. Durata set: 24’, 26’, 26’, 26’: tot. 102’. Spettatori 179

(fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.