Maja Ognjenovic: “Abbiamo fatto un gran lavoro di gruppo” (VIDEO)

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Il derby è sempre targato Savino Del Bene Scandicci: a Palazzo Wanny la squadra di Barbolini si conferma padrona della sfida fiorentina battendo con un secco 3-0 Il Bisonte Firenze. Non può che essere soddisfatta Maja Ognjenovic a fine partita: “Per fortuna abbiamo attaccanti molto forti e il mio lavoro diventa più facile, anche con ricezione staccata. Stasera abbiamo fatto un gran lavoro, non solo in attacco: tutte erano molto ben piazzate anche a muro e in difesa. Contro Il Bisonte non è mai facile, perché è un’ottima squadra, e secondo me abbiamo fatto un gran lavoro di gruppo. Siamo contente perché abbiamo chiuso la prima parte al terzo posto e siamo ripartite stasera con una bella vittoria: è sempre bello chiudere l’anno così“.

Sorride anche Martina Armini: “Siamo state molto brave, non era facile oggi perché il derby è sempre il derby. Ci siamo allenate in questi giorni perché sapevamo che loro sono una squadra forte che difende molto e noi dovevamo fare il nostro. Il mio ingresso in seconda linea? Noi lavoriamo per fare tutto bene in tutti i fondamentali, sono contenta che si noti che lavoriamo molto anche sul secondo tocco“.

Umore opposto in casa Firenze, come emerge dalle parole del tecnico Carlo Parisi: “È venuta fuori la differenza tra noi e loro, accentuata da un atteggiamento nostro troppo preoccupato, con eccessiva tensione. Man mano che la partita andava avanti abbiamo perso sempre più il filo, mentre loro hanno fatto una buona gara e hanno difeso tutti i palloni, cosa che invece avremmo dovuto fare noi. Ci siamo un po’ persi per strada e questo mi dispiace. Non c’è molto di positivo stasera, la partita di oggi è meglio dimenticarla perché l’atteggiamento della squadra ci ha penalizzato più dell’effettiva differenza tra le due squadre; piuttosto ripensiamo a quello che abbiamo fatto a Cuneo, che è molto più importante perché ci dà la possibilità di giocare in Coppa Italia“.

Infine il commento della palleggiatrice fiorentina Ilaria Battistoni: “Sapevamo della loro forza, ma noi potevamo fare sicuramente qualcosa di meglio in tutti i fondamentali. Non sono queste le partite dove fare punti, ma si poteva fare di più. Con ricezione positiva a tratti siamo riuscite a fare il nostro gioco, ma loro con palla in mano hanno un gioco molto veloce; le abbiamo studiate bene, però sono risultate più forti di noi“.

interviste di Stefano Sassi

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Perugia, Sirressi fiduciosa: “L’obiettivo primario resta la salvezza, ma sognare non costa nulla”

A1 Femminile

Nel cuore dell’estate pugliese, tra il caldo di Sant’Eramo in Colle, tranquillo borgo in provincia di Bari, e le giornate divise tra allenamenti in palestra, relax e un po’ di mare, Imma Sirressi si prepara alla sua quarta stagione con la maglia della Bartoccini MC Restauri Perugia, la terza consecutiva con alle spalle sempre i gradi di capitano. Libero di esperienza, carismatica guida in campo e fuori, Sirressi rappresenta un punto fermo per la formazione perugina.

Nelle ultime due stagioni ha collezionato un altissimo numero di presenze, ben 61 in gare ufficiali, confermandosi una colonna difensiva imprescindibile per le Black Angels. Nel suo palmarès figurano, oltre la Coppa Italia di A2 conquistata a Perugia, anche una Supercoppa Italiana, uno Scudetto e una Champions League. Sono dunque diverse le stagioni da protagonista nella massima serie, a testimonianza di una carriera solida e vincente. Nel frattempo, il libero e capitano della squadra del Presidente Antonio Bartoccini si divide tra attività quotidiane in palestra e tempo libero da spendere in famiglia:

"Mi sto godendo un po’ di riposo, ma non trascuro l’allenamento – afferma Imma –. Vado tutti i giorni in palestra e do una mano a mia madre (Chiara Marsico, ex pallavolista, ndr) che allena una squadra di ragazze under 15. Spesso alleniamo insieme. Lei è stata la mia prima allenatrice e ancora oggi è un punto di riferimento".

Ma il pensiero di Imma è già rivolto alla prossima stagione e all’ambiente di Perugia: "Non è una questione solo di campo. Il mio lavoro è anche quello di tenere unito il gruppo, trasmettere la cultura del lavoro, dell’impegno quotidiano, dell’identità delle Black Angels. È una filosofia, un modo di essere, non solo una maglia".

Il suo compito sarà anche quello di fare da collante tra le veterane e le nuove arrivate: "Cercherò di fare quello che lo scorso anno è stato fatto con successo: accogliere e accompagnare le nuove, spiegare cosa significa giocare a Perugia. Una città 'frizzicarina', come mi piace dire, che chiede tanto, ma sa anche dare tanto".

Sul nuovo gruppo che sta nascendo, Sirressi mostra fiducia e lucidità: "Mi sembra che sia stata costruita una squadra molto consapevole. Un bel mix tra esperienza e gioventù. Conosco bene Perinelli, l’ho affrontata spesso, so delle qualità di Fiesoli e ho visto spezzoni video delle straniere: ci sono capacità e consapevolezza. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma sognare non costa nulla. Un sogno vero sarebbe vincere lo scudetto a Perugia, ma il sogno praticabile è quello di entrare nei playoff. Sarebbe bellissimo poter vivere un’appendice stagionale del genere".

Tra i momenti più emozionanti dello scorso anno, Imma ricorda il calore del PalaBarton: "È stato incredibile giocare lì. L’atmosfera che si è creata è stata qualcosa di unico. Non mi aspettavo un pubblico così numeroso. Rispetto all’anno in A2 ho visto una crescita enorme. Tifo organizzato, affezionato e coinvolgente".

E anche il suo paese ha sentito questo legame: "I miei compaesani hanno organizzato un pullman per venire a vedere una partita. Si sono emozionati. Da allora mi fermano per chiedere notizie su di noi: chi arriva, chi parte, come sarà la squadra… È nato un legame forte anche lì, tra Sant’Eramo in Colle e Perugia". Una stagione calda, dentro e fuori dal campo, è ormai alle porte. E con un capitano come Imma Sirressi, che unisce tecnica, leadership e cuore, le Black Angels possono guardare con fiducia al futuro.

(fonte: Bartoccini MC Restauri Perugia)