Ludovica Guidi: “Vi spiego perché Roma in A2 e cosa ho imparato dalle campionesse”

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Ci sono momenti in cui un’opportunità si presenta in modo chiaro e deciso, senza lasciare spazio a dubbi. Per Ludovica Guidi, la chiamata della Roma Volley è stata proprio questo: un invito a far parte di qualcosa di più grande. Non solo per la storia e l’ambizione di un club che punta a tornare in Serie A1, ma per un progetto che travalica il campo e si intreccia con l’anima di una città che pretende, sogna e non si accontenta.

Dopo tre stagioni tra le fila dei club di vertice del volley italiano, Guidi scende di categoria e porta nella Capitale un bagaglio fatto di tecnica, solidità e, soprattutto, mentalità. Sarà una delle voci esperte all’interno di uno spogliatoio chiamato a unire prospetti emergenti ed esperienza, sotto la guida di un maestro come Giuseppe Cuccarini.

In questa intervista esclusiva, la centrale toscana racconta il suo approdo a Roma, il significato di indossare la maglia giallorossa, le sfide dell’A2 e l’importanza – mai banale – di un gruppo coeso. Parla di ambizioni senza proclami, della pausa estiva e di parole scelte con cura: come “tenacia”, che non è solo un aggettivo da manifesto, ma una qualità da coltivare giorno dopo giorno. Perché ogni promozione si costruisce così.

Partiamo dalla tua nuova avventura a Roma. Cosa ti ha spinto a scegliere il club giallorosso e ad abbracciare questo progetto?

Quando è arrivata la chiamata di Roma, sono stata subito molto felice. Mi ha convinta il progetto, solido e ambizioso, e anche la voglia di riscatto dopo una stagione in cui, a mio parere, la squadra non meritava la retrocessione. In questi anni l’ho seguita, so che tipo di società è e quali sono le sue ambizioni. Parliamo di una realtà importante in una città come Roma: non ho avuto dubbi nel dire sì“.

Roma è una piazza dal grande fascino e con tante aspettative. Cosa significa per te indossare questa maglia e quale responsabilità senti sulle spalle?

È un grande onore. Roma è la Capitale e rappresenta una delle piazze più rilevanti del panorama nazionale, oltre a essere l’unica squadra del Lazio in Serie A. Per noi giocatrici che abbiamo scelto questo progetto è una responsabilità importante. È una sfida stimolante, anche perché il campionato di A2 è molto competitivo. Niente sarà scontato, ma ci faremo trovare pronte“.

Come immagini il tuo ruolo all’interno della squadra guidata da coach Cuccarini? Quali qualità pensi di mettere a disposizione del gruppo, sia in campo che nello spogliatoio?

Fin da subito mi è stato spiegato il tipo di gruppo che si voleva costruire: un mix tra atlete esperte e giovani di talento. Io farò parte del nucleo più esperto, e credo che questa combinazione possa fare davvero la differenza, soprattutto nei momenti cruciali della stagione. Il mio ruolo sarà dare equilibrio e coesione, contribuire a creare un’identità forte. Quando il gruppo ha chiaro l’obiettivo e lavora con unità, tutto diventa più raggiungibile. E con Cuccarini alla guida, abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci“.

Quali sono le ambizioni della Roma Volley per la stagione 2025-2026?

L’obiettivo è chiaro: tornare in Serie A1. È quello che la società si è posta fin da subito, e lo condividiamo pienamente. Roma è una città che merita di stare al vertice, e la retrocessione non rispecchiava il valore reale del gruppo. Sappiamo che sarà un cammino impegnativo, ma c’è grande determinazione. Personalmente sono un po’ scaramantica, preferisco che a parlare sia il campo. Ma sì, l’ambizione è lì, e vogliamo giocarci ogni possibilità“.

Il campionato di A2 è sempre molto combattuto e impegnativo. Quali sfide pensi saranno le più importanti da affrontare?

La Serie A2 negli ultimi anni è diventata una categoria molto equilibrata. Ho seguito il campionato e ho visto tante partite tirate, risultati mai scontati. Dopo quattro anni, torno a giocarci e dovrò capire bene il livello delle altre squadre, ma so già che ci sarà grande concorrenza. Penso a squadre come Messina, che ha sfiorato la promozione, a Trento che ogni anno costruisce roster competitivi, o a Talmassons, appena retrocessa dall’A1. Saremo almeno in sei o sette a puntare in alto: ci sarà da battagliare“.

Nel comunicato di presentazione hai scelto “tenacia” come parola chiave per questa stagione. In che modo questo atteggiamento potrà fare la differenza nel percorso di Roma?

Ho scelto ‘tenacia’ perché credo sia la qualità che più di tutte servirà per affrontare l’A2. È un campionato lungo, faticoso, in cui ci saranno inevitabilmente momenti difficili. Restare lucide, unite, capaci di reagire alle difficoltà sarà fondamentale. Serve costanza, serve carattere, e la tenacia ci aiuterà a superare gli eventuali ostacoli sul nostro cammino“.

Negli ultimi anni hai militato in squadre di altissimo livello. Quali insegnamenti ti porti dietro dalle tue esperienze a Scandicci, Novara e Milano?

Sono state esperienze che mi hanno arricchita molto, sia dal punto di vista tecnico che personale. Allenarsi ogni giorno con alcune delle migliori giocatrici al mondo è un privilegio, e ti costringe a crescere continuamente. Ma ho imparato tanto anche fuori dal campo: vedere come le atlete più forti attraversano momenti di difficoltà ti fa capire che siamo tutte umane. L’importante è come si reagisce, come ci si rialza. Porterò a Roma questa consapevolezza, e il valore della comunicazione e dell’equilibrio all’interno di un gruppo“.

Com’è stata per te l’annata alla Numia Vero Volley Milano? Ti va di fare un bilancio della stagione 2024-2025?

Una stagione intensa, senza dubbio. L’obiettivo era arrivare in fondo a tutte le competizioni e, anche quando non abbiamo centrato la finale, siamo comunque riuscite ad arrivare sul podio (in Champions League e al Mondiale per Club, ndr): risultati importanti, che raccontano un percorso fatto con grande impegno. Abbiamo dovuto far fronte a tante difficoltà, come gli infortuni di giocatrici chiave, tra cui Paola Egonu e Alessia Orro. Non avere sempre il gruppo al completo ha inciso sulla continuità. Ma resta una stagione positiva, che mi ha lasciato molto“.

Come stai vivendo quest’estate? Hai programmi particolari? Come ti stai mantenendo in forma in vista della nuova stagione?

Sto approfittando del tempo libero per godermi il mare in Toscana, dove vivo, e stare un po’ con la mia famiglia, che durante l’anno vedo poco. Ho già fatto qualche viaggio – sono stata a Roma e alle isole Pontine – e ne ho altri in programma: Portogallo e, a fine luglio, America. Intanto continuo ad allenarmi regolarmente per farmi trovare pronta dopo Ferragosto, quando inizierà la preparazione con coach Cuccarini“.

Recentemente hai partecipato al concerto di Ed Sheeran a Roma. Com’è stata come esperienza? È il tuo cantante preferito? C’è un brano potrebbe fare da colonna sonora alla tua carriera pallavolistica?

“Il concerto è stato bellissimo. Ed Sheeran è uno dei miei artisti preferiti, insieme ai Coldplay e agli Imagine Dragons. Proprio in questi giorni sono andata a vedere anche loro a Padova. Se dovessi scegliere una canzone che rappresenta la mia carriera, direi ‘Whatever It Takes’ degli Imagine Dragons. Ha un ritmo potente e contiene frasi che sento molto mie, come ‘Cause I love the adrenaline in my veins’“.

Intervista di Alessandro Garotta
(©Riproduzione riservata)

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