Lube, Balaso 24 ore dopo l’operazione: “Rientro? Spero di sorprendere tutti…”

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A meno di 24 ore dall’intervento di riduzione e osteosintesi della frattura alla mano destra, Fabio Balaso si è presentato all’Eurosuole Forum per incitare e supportare i compagni dalla panchina biancorossa durante l’allenamento delle 15. La presenza del capitano ha portato tanta positività in casa Cucine Lube Civitanova. I giganti cucinieri si sono allenati senza lesinare la grinta seguendo le indicazioni di coachGiampaolo Medei e il secondo Romano Giannini, in un clima di massima concentrazione in vista della trasferta umbra in programma sabato 5 aprile (ore 20.30) per il primo round delle Semifinali Scudetto. Balaso, che potrebbe recuperare nel giro di un mese, nelle ultime ore è anche tornato a rilasciare dichiarazioni pubblicamente, tramite i suoi canali social e l’ufficio stampa della Lube. 

Sui tuoi profili social hai voluto ringraziare tutti per le testimonianze di affetto.

“Credo sia doveroso essere riconoscente, in primis con i tifosi della Lube e con le tante persone che mi hanno scritto parole di conforto e auguri di pronta guarigione. Spero di sorprendere tutti e rientrare il prima possibile in campo, ovviamente in base a come mi senterò e alla riabilitazione post intervento. Darò il massimo per accelerare senza rischi!”.

A livello caratteriale come hai reagito a questo stop doloroso?

“Subito dopo la frattura alla mano destra avevo il morale a terra. Ero arrabbiato per la consapevolezza di non poter aiutare i miei compagni in una fase così delicata ed emozionante della stagione. Poi sono riuscito a metabolizzare, questi inconvenienti possono capitare a noi sportivi e a volte non sono prevedibili. Ciò che conta davvero è rialzarsi senza perdersi d’animo e riuscire a sostenere la squadra anche fuori dal campo. Spero di aiutare i compagni nella serie delle Semifinali con la mia vicinanza e la mia energia!”. 

Coach Medei parla di una Lube che farà valere la forza del gruppo. Ti sentirai con Bisotto prima di Gara 1 delle Semifinali a Perugia?

“Anche se mancherò io, non credo proprio che la Lube cambierà la sua attitudine. Anzi, ritengo che la squadra andrà in campo ancora più determinata e volitiva per lottare nella fase più importante dei Play Off. Naturalmente mi confronterò con Francesco Bisotto prima del match con i Block Devils, voglio dargli una mano ad affrontare la serie con serenità e tanta carica!”.

(fonte: LUBE Volley)

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Grottazzolina, Di Pinto elogia Marco Falaschi: “Ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi”

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La distribuzione del gioco della rinnovata Yuasa Battery passerà dalle mani di Marco Falaschi, nuovo regista scelto da Grottazzolina per la stagione 2025-26 di Superlega. Molto sappiamo della sua lunghissima carriera in Serie A ma anche all’estero, passando per l’azzurro della nazionale. E nel corso di questa corposa esperienza c’è un allenatore con il quale proprio Falaschi non solo è cresciuto, ma si è consolidato anche come leader, vincendo campionati e prendendosi spesso i galloni di capitano. Parliamo di un’icona del volley nostrano come Vincenzo di Pinto, per tutti “Il Mago di Turi”, tecnico che vanta un’esperienza pluridecennale in Serie A, che ha forgiato talenti e che rappresenta un riferimento assoluto del volley italiano.

Dialogare di volley con lui è un’esperienza fuori dagli schemi, con aneddoti, esperienze e il ricordo di annate strepitose, di gare indimenticabili e di tanto tanto lavoro tecnico. È proprio a lui a raccontare, ai microfoni della società di Grottazzolina, Marco Falaschi nel dettaglio: “Marco è un giocatore generoso” racconta Di Pinto “dà sempre tutto per la società e per la squadra, da questo punto di vista per me è un ragazzo d’oro. Studia moltissimo le varie situazioni e ha delle solide certezze che ha saputo costruirsi. La strategia è una conseguenza della tecnica e lui è un vero ricercatore della strategia, alla quale dedica molto tempo e preparazione. Ha grande capacità di adattamento alla squadra e al gruppo di atleti che ha intorno, e trova sempre il modo di elevare al massimo il livello di gioco della sua squadra: è capace di costruire sistemi di distribuzione che gli permettono di fare rendere al meglio tutti gli interpreti intorno al lui”

Grande stima tecnica da sempre ma anche grande conoscenza delle qualità umane e caratteriali di Marco Falaschi, che ha avuto a Castellana Grotte e Taranto in momenti differenti. “Fin da Castellana Grotte si è creato un bel rapporto e proprio lì abbiamo incominciato a lavorare sulle sue certezze tecniche, fisiche, strategiche e mentali. Ci fu un grande lavoro di base e vincemmo un po' tutto. Volutamente lo trasformai in capitano per dargli forza ed è stato bravo. L’anno successivo andò in Montenegro dove ha potenziato tutto ciò che si era costruito nell’anno precedente. Ha avuto un’escalation andando in Polonia e ha fatto molto bene anche lì, ma il nostro rapporto è rimasto costante.

L’infortunio lo ha un po' fermato, quelli sono dei brutti clienti da superare. Se tu sei un giocatore formato nel tempo hai bisogno di riprendere le certezze che ti eri costruito e serve del tempo. Ci siamo rivisti a Castellana Grotte con un finale di stagione in crescendo. Poi abbiamo fatto un grandissimo lavoro a Taranto. Lui ha rinunciato ai grandi giri per partecipare attivamente a questo progetto Taranto. Al primo anno di A1 da capitano, ha fatto due grandissime annate. Teniamo presente che a livello di cambio palla in quelle annate noi siamo stati nei primi due posti e vuol dire aver fatto qualcosa di eccezionale. Poi il secondo anno due infortuni molto gravi avuti ci portarono a scendere da quel punto di vista ma la squadra reagì molto bene”

Pochi dubbi da parte del coach su quelle che sono le doti tecniche principali di Falaschi: “La velocità di andare sotto la palla e il posizionamento: credo che in questo sia nettamente tra i migliori in assoluto. Poi confermo che il suo modo di studiare e approfondire le situazioni di gioco è molto importante in quella che è la gestione tattica della squadra e della gara”

Per chiudere anche una coincidenza tra la sua Taranto e la Yuasa, che quest’anno si è salvata da neopromossa. Non accadeva in Superlega da tanti anni, l’ultima fu proprio la sua Taranto. “Tra Grotta e Taranto ci sono state diverse analogie partendo dalla salvezza ottenuta da neopromosse ma non solo. Come me a Taranto, anche Massimiliano Ortenzi a Grottazzolina non è stato solo head coach ma ha avuto responsabilità ben più ampie, quasi da manager, immerso completamente nella struttura societaria.

Con Massimiliano ci siamo sentiti anche prima della stagione e devo dire che lui è stato bravissimo nel tenere la barra dritta, non toccando la struttura della squadra anche dopo un girone di andata complicato. La cosa più semplice da fare in quei casi per le società è cambiare giocatori o anche tecnico e invece hanno scelto la via giusta, consapevoli che i numeri erano anche positivi, recuperando qualche infortunato e facendo un capolavoro a tutti gli effetti. Perché quello realizzato da Grotta è stato un vero capolavoro”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)