Louisa Lippmann e la sua prima volta in Italia: "Amo i tifosi, il sole e il caffè!"

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Di A.G.

Ruolo opposto, professione bomber. Louisa Lippmann è stata una delle grandi protagoniste della Samsung Volley Cup 2018/2019: punto di riferimento costante in fase offensiva per la palleggiatrice Laura Dijkema, l’opposto tedesco, classe ’94, ha disputato un campionato di altissimo livello guidando l’attacco de Il Bisonte Firenze con prestazioni brillanti e dimostrando di essere una vera macchina da guerra, un martello che batte il ferro quando serve, quando i palloni scottano, quando il punto è ad ogni costo.

Parallele, diagonali, mani fuori. Un repertorio da stropicciarsi gli occhi per la giocatrice di Herford, che si è messa in vetrina nella “sua” Germania, dove dal 2015 al 2018 ha conquistato quattro scudetti e due titoli di MVP della Bundesliga, maturando anche importanti esperienze nelle coppe europee con i club e nei grandi tornei con la nazionale.

Insomma, stiamo parlando di una giovane campionessa, che si è raccontata ai microfoni di Volley NEWS e ha tracciato un bilancio della sua prima stagione in Italia. Alla fine, non restano soltanto la malinconia e l’amarezza per come si è concluso il percorso nei play off di Firenze: le bisontine hanno fatto sognare una città intera con il loro cuore, l’orgoglio, la determinazione e le qualità tecniche. E il carattere di acciaio e lo straripante talento di Lippmann hanno contribuito a regalare ai tifosi momenti emotivamente indimenticabili.

Partiamo dai playoff della Samsung Volley Cup A1: Il Bisonte Firenze è andato molto vicino all’impresa contro Novara nei quarti di finale. Ha qualche rimpianto per l’esito della serie?

No, non ho rimpianti. Le sfide dei playoff contro Novara sono state emozionanti e molto equilibrate. Siamo riuscite ad esprimere un’ottima pallavolo rimanendo sempre in partita e concentrate sul nostro obiettivo. Abbiamo dato tutto fino all’ultimo scambio, ma non è bastato”.

Come valuta le performance della sua squadra in questa stagione?

L’inizio è stato difficile, visto che ci è servito un po’ di tempo per conoscerci. Poi abbiamo trovato il giusto ritmo e soprattutto abbiamo mostrato un gioco di alto livello, indipendentemente dalle squadre che affrontavamo: nei playoff si sono visti tutti i progressi che ci hanno permesso di diventare una squadra forte. È normale che ci sia dispiacere per come si è concluso il nostro percorso, ma se dobbiamo fare un bilancio complessivo è stata una stagione positiva”.

Quali sono stati i punti di forza di Firenze?

Sicuramente giocare con il cuore e la giusta energia è stata la nostra arma in più. Per poter esprimere la nostra migliore pallavolo abbiamo dovuto curare ogni piccolo dettaglio e perciò è stato necessario tanto lavoro. La coesione all’interno del gruppo ci ha aiutato a non arrenderci mai e puntare sempre più in alto”.

Cosa le piace maggiormente dell’Italia?

Il caffè, il cibo, il sole… Penso che la lista potrebbe essere infinita e per questo mi sono trovata davvero bene quest’anno. Ho apprezzato molto il clima particolare ed unico che c’è nei palazzetti durante le partite. La vicinanza e la passione dei tifosi sono state un motivo di orgoglio che ci ha aiutato a dare quel qualcosa in più per andare oltre ai nostri limiti”.

Sarà un’estate ricca di impegni per la sua nazionale: dalla Volleyball Nations League al Campionato Europeo, passando per il Torneo di Qualificazione alle Olimpiadi.

La prossima estate sarà molto importante per la nazionale tedesca e non vedo l’ora di affrontare tutte le sfide: ci saranno diverse possibilità per mettersi in mostra e dare il proprio contributo. Il Campionato Europeo e il Torneo di Qualificazione Olimpico saranno gli eventi più importanti: dovremo lavorare duramente per riuscire ad affrontarli al meglio e raggiungere buoni risultati”.

La Germania dovrà vedersela con Cina, Turchia e Repubblica Ceca nel Torneo di Qualificazione alle prossime Olimpiadi. Cosa dovrete dimostrare per staccare il pass per Tokyo 2020?

Lo spirito di squadra, l’attenzione e la fame di vittorie faranno la differenza. Ogni elemento della squadra dovrà dare il massimo, anche se sappiamo di essere state inserite in un gruppo con avversarie molto forti. Perciò, il nostro obiettivo è quello di volare a Tokyo passando per il torneo di qualificazione europeo”.

C’è una giocatrice alla quale si è ispirata per il suo ruolo o a cui si ispira tuttora?

Per il mio ruolo mi ispiro ad Angelina Grün, anche se ho tanta ammirazione per tutte le componenti della nazionale tedesca del Campionato Europeo 2013. Quella squadra ha fatto sognare un’intera nazione grazie alla forza, all’energia ed alla mentalità vincente di un gruppo molto coeso e spumeggiante, in cui ragazze dal talento infinito hanno giocato per il bene della squadra. È questo lo spirito che ha fatto entrare nel mio cuore una giocatrice come Grün, presenza fondamentale nello spogliatoio, sempre a disposizione delle compagne, tanto silenziosa quanto carismatica in campo”.

Tecnicamente dove crede di poter migliorare e dove invece pensa di essere al top?

Una delle mie più grandi qualità è quella di giocare con tanta energia. Quando sono in campo, cerco sempre di dare il 100% e mantenere alti i livelli di concentrazione ed attenzione. Penso che il tempo per migliorare in ogni aspetto tecnico o mentale non finisca mai: è questo lo spirito vincente”.

Dove vuole arrivare nel prosieguo della sua carriera?

La mia vita gira intorno alla pallavolo, che rappresenta davvero tutto per me. Come la maggior parte dei pallavolisti, mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi e giocare il più a lungo possibile, o quantomeno fino a quando il mio fisico me lo consentirà”.

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