Di Redazione
Poco più di ventiquattro e si alzerà il sipario sull’evento che tutti gli amanti della pallavolo stanno aspettando: la due giorni di Coppa Italia a Bologna.
Lorenzo Bernardi, 51 anni, intervistato oggi da Il Resto del Carlino, se ne intende di vittorie e anche di Coppa Italia, visto che ha vinto le ultime due edizioni, come primo allenatore di Perugia.
Bernardi, quanto vale vincere la Coppa Italia?
«Tanto perchè precede la fase più importante della stagione. E’ il momento in cui le grandi si rendono conto del loro potenziale. E’ molto diversa dalla Supercoppa dove tutte le squadre devono ancora rodarsi»
Lei ha vinto le ultime due edizioni. La più bella?
«Quella del 2018 con Perugia è stata molto gratificante perchè la prima da allenatore. Strepitosa quella di un anno fa, in rimonta dopo aver perso i primi due set, che ha consacrato il lavoro iniziato dopo il mio arrivo»
Torniamo alle finali di Casalecchio. La sua favorita?
«Direi Perugia, ha una panchina importante. La vedo leggermente davanti a Modena e Lube che partono alla pari. Leggermente attardata Trento che però in gara secca può fare grandi cose»
In campo quattro squadre che hanno segnato momenti importanti della sua carriera.
«A Modena sono arrivato da ragazzo, ho cambiato ruolo, ho conosciuto mia moglie, e sono andato via da giocatore vero»
Poi Trento e Civitanova
«Momento straordinari a Trento. La società stava iniziando a pensare in grande con un progetto che è poi stato portato a termine. Purtroppo sono rimasto solo due anni. Una stagione invece a Macerata,sfiorammo la finale perdendo con Treviso» infine Perugia. «Una società che mi ha dato la possibilità di raggiungere uno dei miei sogni, quello di vincere lo scudetto anche da allenatore»
