L’odissea di Kaiyi Ren, la pallavolista cinese bloccata da settimane in Serbia

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Di Redazione

Il Budowlani Lodz l’aveva annunciata in grande stile lo scorso 31 gennaio, ma già allora si sapeva che ci sarebbero stati problemi per il suo arrivo in Polonia, vista l’emergenza coronavirus e la sospensione dei voli da e per la Cina da parte della compagnia di bandiera LOT. Neppure nel peggiore degli scenari, però, la schiacciatrice Kaiyi Ren avrebbe potuto prevedere un’odissea come quella che ha raccontato all’agenzia Sina Sports.

A distanza di tre settimane dalla firma del contratto, infatti, l’ex nazionale cinese è ancora bloccata a Belgrado, dove è arrivata nel tentativo di entrare in Polonia per vie traverse. Dopo aver atteso a lungo il via libera per il trasferimento, infatti, il 7 febbraio scorso il Budowlani ha rotto gli indugi e comprato un biglietto aereo dalla Cina a Dubai e da lì alla capitale serba. Ma a quel punto il viaggio di Ren ha subito un brusco stop.

Quando sono arrivata in Serbia – racconta la giocatrice – sono andata direttamente all’ambasciata, e inizialmente pensavo di poter ottenere il visto senza intoppi per andare in Polonia l’8 o il 9″. Invece non è andata così: tanto per cominciare si è dovuto attendere il lunedì successivo (10 febbraio) per la riapertura degli uffici- Poi è iniziata l’odissea burocratica che ha visto Kaiyi accumulare una serie impressionante di moduli, autocertificazioni e impronte digitali, il tutto complicato dalle difficoltà di traduzione.

Dal 13 febbraio Ren ha cominciato ad allenarsi con una squadra locale per mantenersi in forma, ma nel frattempo il tira e molla con l’ambasciata è continuato, tra equivoci e chiusure impreviste. Il responso è sempre lo stesso: documentazione insufficiente. Si è pensato a un “piano B” con il trasferimento in Turchia: le restrizioni introdotte da Ankara, che ha imposto la quarantena per i cittadini cinesi, hanno reso impossibile anche questa strada. E l’idea di rientrare  a Pechino per fare un tentativo con l’ambasciata polacca, che dovrebbe riaprire sabato 22 febbraio, è stata definita dalla stessa atleta “troppo frustrante“.

Così Kaiyi Ren è rimasta in “terra di nessuno“, raggiunta per un giorno dalle compagne di nazionale Yu Yunwei (Tianjin) e Sun Ruhan (Shandong) che, quantomeno, l’hanno accompagnata a fare un po’ di shopping. In attesa che questo incredibile caso internazionale giunga a una soluzione…

(fonte: Sina Sports)

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