L’Italia parte agguerrita ma cede il passo al Brasile in quattro set

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Di Redazione

Scende di nuovo in campo la Nazionale italiana di coach Bregoli in questa Vnl complicata in termini di risultati. Contro un Brasile che sembra concedere campo, terminando il primo set 19-25, l’Italia riabbassa i toni già nel secondo parziale, lasciando le oroverdi chiudere con 10 break point di vantaggio. Non riesce la rimonta per le azzurre, nonostante i 19 punti di Melli, che chiudono il terzo ed il quarto set a 19 punti.

Al termine delle prime due settimane di gare la giovane squadra azzurra ha raccolto 2 punti e in classifica generale occupa la penultima posizione. L’Italia tornerà in campo domenica 6 giugno alle ore 19 per affrontare la Corea del Sud: diretta televisiva su La7d.

Questa sera diverse le novità presentate da Giulio Bregoli nella formazione iniziale: Bosio in palleggio, opposto Mingardi, schiacciatrici D’Odorico e Melli, centrali Lubian e Bonifacio, libero De Bortoli.
Fin dai primi scambi l’Italia ha mostrato un ottimo atteggiamento (8-7), Bosio in regia ha chiamato spesso in causa la coppia centrale Bonifacio-Lubian, molto precisa ed efficace in attacco (16-14). Le ragazze di Bregoli hanno trovato una buona continuità in battuta e questo ha messo in difficoltà le sudamericane (18-15). Bosio ha gestito alla perfezione il vantaggio, mentre le avversarie sono incappate in una serie di errori e l’Italia non ha perso occasione per chiudere (25-19).

Molto diverso l’andamento della seconda frazione, il Brasile è partito forte e l’Italia ha faticato (5-10). La ricezione azzurra è calata e così Bosio non è riuscita a innescare le sue attaccanti come nel primo set (9-16). Lubian e compagne hanno perso brillantezza anche in battuta e lo svantaggio è cresciuto ulteriormente (12-20). Bregoli ha operato diversi cambi, dentro Battistoni, Furlan e Guerra, ma il Brasile si è imposto di forza (15-25).     

Nel terzo parziale il Brasile ha cercato nuovamente di scappare, mentre le azzurre che in un primo momento hanno tentato di replicare (6-9). Le fasi successive, invece, hanno visto le ragazze di Bregoli andare in difficoltà e perdere terreno (9-14). L’Italia non è più riuscita ad accorciare, dovendo cedere alle avversarie (19-25).

La nazionale tricolore è cresciuta nel quarto set e, grazie a una Giulia Melli ispirata, ha tenuto testa alle brasiliane (13-13). Il Brasile più volte ha provato ad allungare e le azzurre ce l’hanno messa tutta per restare a contatto (17-17). A lanciare la fuga decisiva delle sudamericane è stata Rosamaria e il match si è chiuso sul (19-25).  

CAMILLA MINGARDI: “È stata una partita difficile, ma sapevamo che il Brasile squadra molto forte. Siamo partite forte, poi nei due set successivi abbiamo faticato, mentre nel quarto abbiamo lottato. Adesso avremo tre giorni per recuperare e allenarci, siamo una squadra giovane ed è importante crescere partita dopo partita. Abbiamo bisogno di tanto lavoro per migliorare, ce la metteremo tutta nelle prossime partite per ottenere dei buoni risultati”.

Tabellino: BRASILE – ITALIA 3-1 (19-25, 25-15, 25-19, 25) 

BRASILE: Gabi 8, Carol 14, Tandara 17, Ana Cristina, Ana Beatriz 11, Macris, C. Brait (L). Rosamaria 17, Roberta, Lorenne 1. N.e: Adenizia, Fè Garay, Caroline, Victoria (L). All. Zè Roberto
ITALIA: Bosio 3, Luban 10, Melli 19, Mingardi 13, Bonifacio 8, D’Odorico 7, De Bortoli (L). Fersino, Battistoni, Guerra, Furlan, Omoruyi. N.e: Mazzaro, Nwakalor. All. Bregoli
Arbitri: Casamiquela (ARG), Dziewirz (CAN).

CLASSIFICA GENERALE: Stati Uniti (6V 18p.), Turchia (6V 16p.), Brasile (5V 15p.), Giappone (5V 14p.), Olanda (4V 13p.), Serbia e Repubblica Dominicana (3V 10 p.), Cina (3V, 9p.), Russia (3V 8p.), Belgio (3V 7p.), Polonia, Canada e Germania (2V 6p.), Corea del Sud (1V 4p.), Italia (0V 2p.), Thailandia (0V 0p.).

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.