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L’Italia è ancora Campione del Mondo! De Giorgi da record e storica doppietta donne-uomini

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Bulgaria battuta 3-1 (25-21, 25-17, 17-25, 25-10), l’Italia si conferma campione del mondo. Per la Nazionale maschile di pallavolo si tratta di un back-to-back che porta a cinque i titoli mondiali vinti nel maschile. In tutti e cinque c’era Ferdinando De Giorgi, tre volte da giocatore (1990, 1994, 1998) e due da allenatore (2022 e 2025). Nessun altro al mondo ora detiene questo record, solo lui.

Altro grande motivo d’orgoglio è la storica doppietta donne uomini centrata quest’anno. Prima volta in assoluto per il nostro movimento, terza volta nella storia del gioco dopo i doppi successi iridati centrati dalle squadre dell’ex Unione Sovietica nel 1952 e 1960.

Dopo un rodaggio con qualche complicazione nel girone, chiuso al secondo posto, la fuoriserie azzurra ha asfaltato tutti nella fase a eliminazione diretta. Eliminate Argentina, Belgio e Polonia senza lasciare un solo set per strada, poi la corsa finale contro la Bulgaria di Chicco Blengini, squadra giovanissima (la più giovane del Mondiale) che aveva tutte le carte in regole per prendersi l’oro come era riuscito proprio alla giovane Italia di De Giorgi del 2022.

Tre anni dopo quei ragazzi terribili sono cresciuti, maturati, ma sempre determinati a dire ancora la loro. Yuri Romanò, quello sempre in discussione (da certa stampa e certi tifosi) è risultato decisivo anche oggi con 22 punti e 5 ace. Mattia Bottolo, il sostituto dello sfortunato Lavia, oggi è l’altro uomo copertina di questa finale con 19 punti e 7 ace! Avanti due set a zero, gli azzurri sono stati messi alle corde dai fratelli Nikolov e compagnia cantante solo nel terzo parziale, poi nel quarto Bottolo li ha lasciati a 10 senza dar loro la possibilità di giocare. Favola nella favola il punto finale di Simone Anzani. Questo perché Giannelli regista potrebbe esserlo anche in senso cinematografico oltre che pallavolistico.

Starting Players – De Giorgi parte con le diagonali Giannelli-Romanò e Michieletto-Bottolo, al centro torna titolare Anzani in coppia con Russo, Balaso libero. Blengini risponde con Simeon Nikolov opposto ad Asparuhov, il fratello Alex Nikolov in posto 4 con Atanasov, Grozdanov e Petkov al centro, Kolev libero.

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1° set – Tesissimi i due coach inquadrati dalle telecamere prima del via del match. Il primo punto della finale porta la firma di Romanò in diagonale, il secondo di Russo a muro. Il break di vantaggio dura per diversi scambi, poi Alex Nikolov ristabilisce la parità ai 7 e poco dopo la Bulgaria ribalta anche la situazione (10-12) con una battuta in salto-float di Grozdanov che sorprende Michieletto. Sul 12-14 De Giorgi chiama timeout e predica calma e maggiore lucidità in attacco ai suoi, che lo prendono subito in parola. Gran botta di Bottolo al servizio e li riprendiamo ai 14, Romanò mette anche la freccia, Bottolo tira una mina anche in pipe e Blengini ferma tutto (16-14). Murone di Anzani e l’Italia va avanti di tre con un parziale di cinque a zero (17-14). Sul 18-15 ecco il jolly Sani in battuta, ma questa volta il nastro rimanda il pallone indietro. Petkov forza anche lui dai nove metri, ricezione quasi slash dell’Italia risolta da una magia di seconda di Giannelli. Blengini chiama il suo secondo timeout sul 20-17 chiedendo ai suoi battitori spin di forzare e a quelli che lo fanno in float di non sbagliare. A battere però tocca a Michieletto che stampa l’ace del +4. Qui gli azzurri si incartano in attacco e permettono ai bulgari di rifarsi sotto in un amen (21-20), poi Romanò ne segna due in fila, loro commettono un errore di formazione sul servizio di Russo e alla fine un attacco smart, che più smart non si può, di Bottolo decide questo primo set (25-21).

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2° set – Il secondo parziale inizia con un altro break azzurro costruito con un Kong terrificante di Anzani su Petkov (4-2), poi altra mazzata di Bottolo dai nove metri e Blengini ferma il gioco alzando anche la voce. Balaso tira su un asteroide in rotta di collisione (e giustamente esulta da solo), poi Michieletto e Giannelli ci spediscono di nuovo in orbita (10-6). L’Italia sta dando letteralmente spettacolo, ma la Bulgaria ha tutta la sfrontatezza della sua giovane età, oltre a un terminale offensivo come Alex Nikolov che è una forza della natura. Proprio il numero 23 bulgaro ricuce da solo lo strappo e ci riprende agli 11. Gli Azzurri non fanno una piega, rialzano le barricate e tornano sul +3 (14-11) con l’ennesimo monster block di Russo. Blengini catechizza Simeon Nikolov: “Non avere paura di essere troppo prevedibile, il non prevedibile è la ripetizione”. Gli Azzurri commettono qualche sbavatura, poi in battuta si presenta Yuri Romanò che piazza, udite udite, 5 ace consecutivi. CINQUE!!! Sul 24-17 lo imita anche Bottolo e giriamo campo avanti due set a zero.

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3° set – L’errore da non commettere adesso è quello di rilassarsi, perché di partite dove era andata sotto 2 a 0 la Bulgaria ne ha poi vinte diverse in questo Mondiale. Gli azzurri, invece, abbassano le loro percentuali al servizio e sono costretti a inseguire (9-11, 10-14). “Ragazzi lucidi per cortesia, abbiamo tutto per recuperare. Usciamo da questo tunnel e rimettiamoci lì” chiede De Giorgi ai suoi giocatori. Atanasov, però, colpisce ancora in battuta, dentro allora Porro per Bottolo. Muriamo con Anzani, battiamo ancora forte con Romanò, ma ora ai bulgari riesce tutto alla perfezione e per l’Italia sono dolori (12-18). De Giorgi tenta ancora la carta Sani, ma oggi il giocatore di Verona non riesce a incidere come contro la Polonia. La Bulgaria scavalla i 20 sul +5, dentro per l’Italia anche Sbertoli per Giannelli. Una mossa intelligente che da una parte vuole consentire a Giannelli di rifiatare un attimo e dall’altra magari mettere in ritmo un Michieletto che sin qui è ancora fermo a 6 punti personali. Decisamente pochi per una bocca di fuoco del suo calibro. Il set, ad ogni modo, scivola via veloce e non lo riprendiamo più (17-25).

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4° set – Nel quarto set Giannelli chiama in causa ancora Romanò, che usa il braccione sempre con successo, poi Bottolo porta a casa un’altra serie lunga al servizio, i bulgari vanno in affanno e Blengini ferma il gioco sull’8-3: “Ve l’ho detto eh, per batterci devono tirare e se non tirano non ci battono. Ok? Prima cosa, se non tirano in battuta, mettiamo palla perfetta. Seconda cosa, il loro muro è un muro sempre importante, con palla staccata cercate le mani, non cercate di sbattere”. Parole che non fanno una piega, ma succede esattamente il contrario. Li prendiamo ancora a muro con Michieletto, poi sul 18-10 sulla linea dei nove metri si presenta Mattia Bottolo con la maschera e il mantello. Se per batterli dovevamo tirare forte, lo schiacciatore della Lube non se lo fa ripetere due volte: sette servizi di una potenza inaudita, quattro ace e loro non la vedono più. La palla del secondo oro consecutivo la schianta a terra Simone Anzani. Favola nella favola. L’Italia è ancora Campione del mondo. Lo stemma al centro del petto resta lì dov’è.

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ITALIA-BULGARIA 3-1
(25-21, 25-17, 17-25, 25-10)
ITALIA: Anzani 9, Giannelli 4, Michieletto 11, Russo 4, Romanò 22, Bottolo 19, Balaso (L). Sani, Porro, Sbertoli. N.e: Rychlicki, Gargiulo, Galassi, Pace (L). All. De Giorgi.
BULGARIA: Petkov 4, Asparuhov 5, A. Nikolov 23, Grozdanov 4, S. Nikolov, Atanasov 11, Kolev (L). Tatarov, Antov 4, Dobrev (L), Petkov P. N.e: Nachev, Zhelev, Palev. All. Blengini
Arbitri: Simonovic (SUI) e Mokry (SVK).
Durata set: 29′, 25′, 22′, 20′.
Spettatori: 16429.
Italia: 13 a, bs, 10 mv, 22 et.
Bulgaria: 4 a, bs, 4 mv, 23 et.

Di Giuliano Bindoni
(© Riproduzione riservata)

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