Le reti da pesca diventano reti da Beach Volley: con il progetto Good Net la FIVB protegge gli oceani

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Di Redazione

Primi risultati di rilievo per il progetto Good Net, lanciato dalla FIVB in collaborazione con Ghost Fishing con l’obiettivo di proteggere gli oceani dalla pesca selvaggia. L’idea è semplice quanto accattivante: recuperare le reti da pesca abbandonate in mare per trasformarle in reti da pallavolo e Beach Volley.

Ogni anno, infatti, quasi 640.000 tonnellate di reti vengono perse o scaricate negli oceani, dove continuano a intrappolare e uccidere pesci di tutti i tipi, ma anche tartarughe, balene, delfini e anche mammiferi marini. Il progetto Good Net mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema e, al tempo stesso, contribuire alla soluzione.

Una prima rete realizzata grazie al progetto è stata installata nel corso dei Campionati Mondiali di Beach Volley ad Amburgo, dove atleti e semplici appassionati si sono sfidati su un campo dedicato all’iniziativa. Tra i giocatori che hanno partecipato, le brasiliane Rebecca Cavalcanti e Ana Patricia, le connazionali Maria Antonelli e Carol e la schiacciatrice tedesca Louisa Lippmann.

E’ un progetto meraviglioso – ha detto Ana Patricia – e sono davvero orgogliosa che il Beach Volley ne faccia parte. L’oceano ha bisogno di noi!“. All’iniziativa è stato donato il 10% dei ricavi di tutti i prodotti Asics venduti nel corso della manifestazione. La prossima tappa del progetto sarà a Roma per le World Tour Finals.

La FIVB ha diffuso anche un video di presentazione del progetto Good Net.

(fonte: FIVB.com)

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