L’analisi di Paolo Cozzi: "Vettori ancora ai margini del gioco di Giannelli. Perugia, così no"

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Di Paolo Cozzi

Nona giornata caratterizzata da tanti tre a zero, ma soprattutto dalla vittoria facile di Civitanova nel big match con Perugia. Una Perugia troppo brutta per essere quella vera, molto fallosa sia in attacco che in battuta e anche decisamente nervosa. Non penso sia una bocciatura perché una rondine non fa primavera, ma in una stagione lunga, dove le strade dei due club si incroceranno spesso sia in Champions che in Superlega, è sicuramente un campanello di allarme che Bernardi non dovrà sottovalutare.
Ma veniamo alla partita. In un Eurosuole pieno, Medei schiera laterale Sander dando via libera all’accoppiata centrale italiana, per la Sir Safety Conad sestetto classico con Ivan Zaytsev e Russell di banda.
A fare la differenza è la ricezione, dove spicca il 72% di positività dei marchigiani i contro il 38% degli umbri: molto bravi i primi a far ricevere solo 8 palloni al libero Colaci e a mettere sotto pressione continua i due schiacciatori avversari. Di conseguenza tutto l’attacco dei padroni di casa ne trova beneficio, permettendo a un lucido Christenson di alternare con successo le sue bocche da fuoco, mentre De Cecco è costretto a macinare kilometri e ad un gioco molto più scontato e lento. Impressiona vedere Russell e Zaytsev chiudere con rispettivamente 5 e 4 punti, ma questo permette di comprendere quanto la giornata sia stata decisamente NO.

Ancora una bella vittoria per la Calzedonia Verona con Monza, un segnale di crescita importante per la squadra di Nik Grbic dopo un inizio stagione complicato. Nel giorno in cui la coppia Maar/Stern non gira al massimo è l’iraniano Manavinezhad a salire agli onori della cronaca con 15 punti ben coadiuvato dal sempre più sorprendente Marretta autore di un’altra ottima prova soprattutto in ricezione. Per Monza notte fonda in ricezione con Dzavoronok nel centro del mirino scaligero e il problema dell’opposto che comincia a essere molto problematico. Ma finché il palleggiatore americano è costretto a giocare con palla staccata, è tutto il gioco di squadra che ne risente.

Importante segnale di crescita per la Diatec Trentino, che dopo la risicata vittoria infrasettimanale con Latina prosegue nel suo lento processo di crescita a scapito di una Piacenza davvero in giornata NO. Sono Hoag e Lanza a trascinare la squadra, mentre Vettori dà ancora la sensazione di essere un po’ ai margini del gioco di Giannelli, ieri top scorer a muro con ben 4 punti nel fondamentale.
Per Piacenza non bastano gli ace di Yosifov e i 12 punti di Fei (stranamente molto falloso in attacco) per allungare una partita che mai ha dato la sensazione di poter essere riaperta: decisamente una brutta battuta d’arresto per la squadra di Giuliani soprattutto per il come è maturata.

In una cornice di pubblico non all’altezza della squadra allestita dalla società pontina, una incerottata Latina ha la meglio in tre veloci set sulla squadra rivelazione di questa prima parte di campionato, cioè Ravenna.
Per la squadra di coach Di Pinto,che da inizio stagione deve districarsi tra acciacchi dei giocatori e una panchina decisamente corta, è l’esperienza dei veterani Starovic & Maruotti a condurre in porto la partita, ben coadiuvati da Le Goff, finalmente recuperato appieno. Per la squadra di Ravenna, priva di Marechal ben sostituito comunque dal giovane Raffaelli, è venuto a mancare il sostegno dei due centrali soprattutto a muro e il solito Buechegger non è riuscito a far allungare la partita.

Vittoria tonda anche in quel di Busto Arsizio dove i padroni di casa regolano Sora in poco più di un’ora. A fare la parte del mattatore è ancora una volta Aziz, autentica spina nel fianco per gli avversari sia a muro che in battuta. Con lui bene in attacco anche l’americano Averill, positivo in attacco e anche a muro. Però contro l’ultima in classifica il 47% in attacco e il 16 % di ricezioni ++ sono un po’ pochino se si vuol puntare in alto.
Per Sora è il solo Petkovic a provarci con una ottima prestazione personale, per il resto nessun giocatore supera i 5 punti fatti, e questo dimostra la fatica che fa questa squadra a creare gioco e ad essere all’altezza di questa Superlega.

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