L’abbraccio di oltre settecento persone per la nuova Itas Trentino

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Di Redazione

Oltre settecento persone hanno abbracciato, nemmeno troppo figuratamente, al Teatro Sociale la nuova Itas Trentino nella sua prima uscita ufficiale al gran completo. Il prestigioso e storico salotto della Città di Trento, stipato di spettatori sia in platea sia in tutte le sue singole logge, ha tenuto infatti a battesimo nel migliore dei modi il vernissage della rosa 2018/19.

I gialloblù si sono presentati a tifosi, sponsor, autorità e media, nel corso di un appuntamento in cui non sono mancati anche i momenti di spettacolo e comicità, come sempre cadenzati con ritmo e verve artistica da Lucio Gardin. Lo spazio più atteso i presentatori Francesca Bertoletti, Sara Ravanelli e Gabriele Biancardi lo hanno però giustamente riservato proprio ai giocatori; con tanti elementi nuovi, la scelta (vincente) è stata infatti quella di offrire una fetta consistente della serata ai protagonisti, che da sabato scenderanno in campo a Perugia vestendo la rinnovata divisa (presentata proprio stasera). Prima dei buoni propositi degli atleti gialloblù (tutti già molto carichi) c’è però stato posto per i saluti istituzionali.

“Questa è la mia seconda famiglia, anzi la mia famiglia allargata – ha spiegato il Presidente Diego Mosna riferendosi alla sua squadra e a tutto lo staff che la coordina – ; insieme passiamo tantissimo tempo e condividiamo gioie, dolori ed emozioni. Voglio quindi ringraziare tutti: sponsor, abbonati e tifosi che ogni anno ci offrono un supporto fondamentale; il palazzetto è per ognuno di noi un rifugio, un ritrovo carico di speranze e passione”. 

“Sono contento che Trentino Volley sia tornata a chiamarsi Itas, perché a questo binomio leghiamo vittorie ed anni indimenticabili, che hanno fatto conoscere Trento in tutto il mondo – ha dichiarato il Sindaco di Trento Alessandro Andreatta – . Questa squadra è l’orgoglio della città, non solo per quello che fa in campo ma anche per quanto riesce a realizzare al di fuori; mi riferisco al grande impegno che mette ogni giorno per supportare numerose organizzazioni solidali. Questo è lo sport che piace alla nostra città”.

“La Provincia di Trento considera Trentino Volley un vanto – ha aggiunto l’Assessore allo Sport della Provincia Autonoma di Trento Luca Zeni – . Questa Società ci ha abituato a rimanere a lungo al vertice, un’impresa difficilissima. Per il nostro territorio è un veicolo promozionale importante; trasmette i valori sani ed un’immagine positiva del Trentino”.

Molto sentite ed applaudite anche le parole dell’allenatore Angelo Lorenzetti“Abbiamo costruito la squadra sulla base della condivisione delle idee – ha detto – . Questo gruppo ci piace, su di esso ci sono delle aspettative importanti come è giusto che sia. Noi però non dobbiamo farci travolgere da tutto ciò come era accaduto inizialmente un anno fa. Non siamo i più forti ma vogliamo diventarlo”.

Il sipario sulla nuova stagione di Trentino Volley si è alzato; ora il palcoscenico diventa il campo da gioco.

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.