La vera storia di Mila e Shiro

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Di Elisa Sorrentino

ā€œGuarda guarda in campo c’è una nuova giocatrice..ā€Ā Chi ha riconosciuto l’inizio di questa sigla alzi la mano! Chi negli anni 80/90 era giĆ  un bambino se la ricorderĆ  bene.. l’abbiamo cantata tutti a squarciagola e alle 16 eravamo tutti incollati alla tv a guardare ā€œMila e Shiro, due cuori nella pallavoloā€. In molti si sono innamorati del volley ammirando le imprese di Mila Hazuki, iniziando a giocatore proprio grazie a questo cartone.

L’anime ĆØ ispirato al manga creato da Jun Makimura e Shizou Koizumi ed ĆØ andato in onda per la prima volta in Italia il 25 febbraio 1986, facendo segnare un boom d’iscrizioni di giovani aspiranti pallavoliste. La trama la conosciamo tutti, questa ragazzina di nome Mila dai capelli color carota, che dalla campagna si trasferisce a Tokyo per vivere con il padre e frequentare le scuole medie, entrando cosƬ in contatto per la prima volta con il gioco della pallavolo, presto sua più grande passione e con il sogno di giocare nella nazionale giapponese. Il cartone animato ĆØ stato creato in occasione delle Olimpiadi che si sarebbero giocate da li a qualche anno a Seul (nel 1988) e nel 2008, in occasione delleĀ Olimpiadi di Pechino, ĆØ stato realizzato unĀ sequelĀ della serie animata dal titolo ā€œMila e Shiro, il sogno continuaā€, attualmente trasmesso su Italia 1 alle 8.00.

Ma siamo sicuri di conoscere proprio tutto su questo cartone? Se vi dicessimo che mister Daimond ĆØ davvero esistito? Molti di voi magari non lo sanno ma ĆØ proprio cosi! Il burbero e severo coach che utilizzava metodi poco ortodossi contro le proprie atlete ĆØ un personaggio realmente esistito e ha ispirato la storia di Mila e Shiro e prima ancora di MimƬ e la nazionale di pallavolo. Il suo nome era Hirofumi Daimatsu, ex-militare di carriera con un passato da pallavolista all’UniversitĆ , soprannominato oni (ovvero il demonio!), animato da una passione folle che lo spingeva a studiare e a sperimentare nuovi modi di fare pallavolo. Daimatsu rese grande il volley in Giappone, portando la nazionale nipponica a vincere l’oro olimpico il 23 ottobre del 1964 battendo nell’ultima partita l’allora URSS che a quei tempi era la formazione più forte e vincente al mondo. La leggenda dell’allenatore Hirofumi e delle sue ragazze, soprannominate ā€œle Streghe d’Oriente (Toyo no majo)ā€ ĆØ sopravvissuta ai suoi protagonisti grazie proprio ai manga e le anime che tanto noi abbiamo amato in tutti questi anni.

Poi se vogliamo dirla tutta, chi si aspettava un lieto fine anche per Mila e Shiro? Tutti! Eppure tra Mila e il suo ā€œinnamoratoā€ non c’è stata trippa per gatti.. e allora ci chiediamo.. PerchĆ© intitolarlo ā€œMila e Shiro, due cuori nella pallavoloā€? Beh in realtĆ  il vero titolo della serie ĆØ ā€œAttacker Youā€ che di romantico ha ben poco! Non solo, in realtĆ  nel manga i due che si chiamanoĀ Yu e So, sono solo amici, nessun sentimento d’amore.

Altra curiositĆ , oltre ad aver ā€œromanzatoā€ la storia tra Mila e Shiro, ĆØ che per tutti questi anni ci hanno fatto credere che Mila fosse la cugina di MimƬ Ayuara. La veritĆ ? Le due non hanno nessun legame di parentela, neanche lontanamente! Solo in Italia le due protagoniste sono cugine, tanto che ĆØ stato modificato il doppiaggio per farci credere che fosse cosi!

Il cartone ĆØ stato tradotto in svariate lingue, e in quasi tutte, i due protagonisti si chiamavano, in realtĆ , Giovanna e Sergio (“Jeanne et Serge” in francese, Juana y Sergio in spagnolo, Joana e Sergio in portoghese).Ā Infine Mila e Shiro, che in Giappone fu quasi un flop, sfondò invece in molti paesi europei, tra cui – appunto – l’Italia, tanto che ogni anno viene trasmesso sulle reti Mediaset, per la gioia di tutti i nostalgici come noi…

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