La Sieco Impavida Ortona chiude il precampionato con un "pareggio"

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Di Redazione

La Sieco chiude il tour de force di questa pre-season con un allenamento congiunto contro la Globo Sora di SuperLega. La gara finisce con il
punteggio di due set ciascuno mentre la gara “dell’andata”, datata 7 settembre aveva visto i laziali trionfare per 3-1.

Questa sera Coach Nunzio Lanci dovrà fare a meno di entrambi i suoi opposti. Si è preferito tenere Marks a riposo in vista dell’importantissima prima di campionato, mentre il suo sostituto naturale, Zanettin, è da qualche giorno alle prese con un fastidio ai
muscoli addominali. Il giocatore di posto due, per questa volta, sarà quindi Sorrenti.

Primo set giocato punto su punto con la Sieco che nella parte centrale del set tenta una mini fuga staccando gli avversari di tre punti. Tre
punti che però non sono stati sufficienti agli adriatici che nel finale mollano la presa e complice qualche disattenzione permettono agli
avversari di farsi sotto e di chiudere a proprio favore il set 21/25.

Gioca sul liscio la Sieco nel secondo set. Ortona si dimostra più grintosa e riesce a staccare sin da subito l’avversario. A metà parziale
il tabellone elettronico segna 14/10 per i padroni di casa. Un po’ di apprensione nella seconda parte, quando gli avversari tornano
pericolosamente vicini ma la SIECO accelera ancora e si aggiudica il set con il punteggio di 25/22.

Ed è sulla falsariga del set precedente che si svolge anche questo nuovo game. La Sieco sembra avere il set in mano quando ad un passo dalla
vittoria, sul 24/22, la luce si spegne. Sora tira su un muro invalicabile e pareggia subito i conti. Sulle ali dell’entusiasmo, poi
si aggiudicherà il parziale con il punteggio di 24/26.

Si riparte con quello che, come appena deciso dai due allenatori, comunque vada sarà l’ultimo set. Set che vedrà comunque un grande
impegno da parte delle due squadre che lottano punto su punto fino ad arrivare ai vantaggi che però questa volta sono a favore dei padroni di casa. Come nel precedente, ma a parti invertite il punteggio è di 26/24.

L’ultima gara del pre-campionato, si chiude quindi con l’insolito punteggio di 2-2.

Tirando le somme di questa fase preparatoria, la SIECO può vantare un bilancio positivo. Sono state infatti 4 le vittorie (2 al tie-break), 3
le sconfitte (2 con Civitanova e Sora di SuperLega, 1 al tie-break) e 2 i pareggi (1 con Sora di SuperLega).

«Un buon test» è il primo pensiero del tecnico Nunzio Lanci nel dopo partita. «Confrontarsi con una squadra di SuperLega è stata 
un’esperienza probante per noi e devo dire che i ragazzi si sono comportati benissimo. Ce la siamo giocata punto su punto e non posso che 
riconoscere i meriti ai miei ragazzi. Adesso la testa va alla prima di campionato contro Bergamo. Spero che la squadra scenda in campo con lo stesso piglio e la stessa determinazione messa in campo questa sera»

Sieco Service Impavida Ortona – Globo Sora 2-2 (21/25 – 25/22 – 24/26 – 26/24)

(Fonte: comunicato stampa)

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Campobasso conferma il suo bomber Morelli: “Potrete vedere all’opera il vero Michele”

Volley Mercato

Il suo apporto – soprattutto nei playout – è stato determinante e decisivo. Ma anche, dal suo arrivo in corsa, è cresciuto sempre più, ritrovando intesa e sintonia sul campo. Di fatto, così, la conferma era già in rampa di lancio da prima della conclusione del torneo. Michele Morelli, il bomber degli EnergyTime Spike Devils Campobasso, sarà uno dei riferimenti assoluti del gruppo rossoblù anche per la prossima stagione.

Quello che, per molti tifosi ed addetti ai lavori, era un ‘atto dovuto’ è accolto con grande soddisfazione dal diretto interessato.

"Era un aspetto pronosticato – ci scherza su il laterale – ed una decisione arrivata già da un po’, di fatto era una notizia ormai nell’aria. Che dire, sono orgoglioso e particolarmente felice di far parte di una realtà che per me, a tutti gli effetti, è una famiglia, un posto dove mi trovo bene ed in cui volevo rimanere con tutte le mie forze".

Poi, il giocatore entra su quella che è stata l’ultima stagione. "L’avvio è stato segnato dalla ripresa perché era da un anno e mezzo che avevo smesso e ripartire non è mai semplice, a maggior ragione quando ci sono delle situazioni intricate a livello di risultato. Ma Peppe (il tecnico Bua, ndr) con me è stato fantastico. Mi ha voluto e mi diceva in ogni momento di stare tranquillo e che sarei venuto fuori, rivelandomi decisivo ai playout".

"Me l’avrà ripetuto un milione di volte e dentro di me questo discorso ha fatto breccia e mi ha reso particolarmente fiducioso, anche perché salivo man mano di rendimento e le prestazioni erano costanti, tanto che l’ho sentito io per primo ed il momento in cui è venuto fuori con ancora più forza è stato in occasione del primo set perso con Brugherio. Lì mi sono detto che non potevamo cedere anche in quella gara in esterna e che dovevamo cominciare a vincere lontano da Campobasso e mi sono messo la squadra sulle spalle e questo ci ha consentito di arrivare alla salvezza prima possibile in un’annata con tante situazioni sospese per via di dinamiche e vicende ben conosciute alla piazza".

A Campobasso, tra l’altro, si è visto un giocatore che – per considerare quello che è stato il periodo trentino di Morelli – aveva le qualità di bomber del calibro di Štokr o Sokolov, ossia elementi in grado di realizzare tanti punti, ma pronti a calamitare ancora più palloni su di sé.

"Quando ricevi tanti palloni – la teoria di Morelli – è anche più facile giocare bene e, personalmente, ringrazio chi mi ha dato tanta fiducia. Per mia indole e caratteristica poter attaccare tanto mi carica, e non poco. E direi che, alla fine, ci siamo presi il doppio delle soddisfazioni perché il risultato ottenuto vale il doppio, a fronte anche di tanti che ci davano spacciati nel girone di ritorno in cui venivamo guardati con sufficienza, tante volte, da altri competitor. Abbiamo dimostrato di avere qualità, di saper uscire fuori dalle difficoltà perché magari perdi e soffri, ma quando esulti lo fai doppiamente. E, in prospettiva, si sta lavorando per allestire qualcosa di buon livello per non avere sofferenze come in parte della scorsa stagione".

Del resto, Campobasso è nel cuore del giocatore pugliese, che ha creato un legame solido ed indissolubile con la tifoseria di fede rossoblù. "La gente del capoluogo è speciale e si è creata una sintonia unica con loro e questo mi fa molto piacere. Caratterialmente, so bene di non essere una persona semplice, però aver ricevuto così tanto affetto ed una benevolenza unica e sentire il pubblico così legato a me mi ha trasmesso emozioni uniche e a loro faccio una promessa. Quello della scorsa stagione era un Michele in ripresa, nel 2025/26 potrete vedere all’opera il vero Michele".

Un giocatore in grado di ‘stare in Paradiso a dispetto dei santi’, ossia – fuor di metafora – di essere un opposto in grado di passare con continuità al di là di un’altezza da ‘normotipo’ (195 centimetri) nel regno dei ‘picchiatori’ alti oltre i due metri.

"Il mantra di quella che è stata una davvero felice carriera per me è stato quello, ossia saltare più in alto e lavorare con continuità, anche sfruttando le mani del muro avversario senza perdermi d’animo mai. Personalmente, poi, mi sento ancora di dover dare tanto a questo universo. Personalmente, non invidio nulla ai bomber di duecento e passa centimetri perché, con la gestione mentale e con la manualità dei colpi impari tanto ed i 34 anni mi hanno insegnato questo ed altro".

"In tal senso – prosegue con un’efficace ‘freddura’ – voglio ringraziare coach Bua che ha parlato di squadra giovane come caratteristica base per il torneo che verrà".

Poi, in merito agli obiettivi da raggiungere, chiosa: "Non mi va di fare grandi proclami, però posso dire che faremo di tutto per recitare un ruolo da outsider. Abbiamo una buona squadra ed un club che ha investito con oculatezza sul mercato per riuscire a fare il salto di qualità. Da parte mia, come sempre, posso promettere il massimo impegno e poi questa sarà una stagione diversa anche perché, senza nulla togliere al 77, torno al mio numero di maglia abituale (ossia l’1, ndr). Poi, come sempre, sarà il campo a parlare. In estate si sentono tanti proclami di grandi squadre e di team con tanta organizzazione, ma solo i risultati e le partite poi ti restituiscono la misura di quanto fatto in fase di programmazione".

(fonte: EnergyTime Spike Devils Campobasso)