La rinascita di Marco Falaschi a Siena: "Abbiamo tutto per fare bene, ma la stagione è lunga"

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Di Roberto Zucca

La determinazione è qualcosa che gli appartiene da sempre. Da quando, poco più che sedicenne, calcava il palcoscenico di Santa Croce dietro al grande Bendandi. Sono passati 17 anni lunghissimi e Marco Falaschi è sempre un inguaribile ottimista e un motivato protagonista della serie A. Da primo in classifica in A2, con la maglia della Emma Villas Aubay Siena, guarda dritto al traguardo e prosegue la sua marcia:

Solo un grande gruppo può essere protagonista di certe prestazioni. E il gruppo di Siena lo è. Il primato non deve rappresentare un motivo per sedersi sugli allori ma è solo una gioia momentanea. Sono contento, soddisfatto, e voglio continuare ad esserlo”.

La A2 è un campionato che non concede tregua.

Domenica abbiamo portato a casa una vittoria importante contro la nostra diretta concorrente, Calci, ma ogni sfida ha quello stesso sapore dell’ultima. Sono tutte compagini corazzate e contro ognuna di loro bisogna lavorare al meglio”.

Perché ha scelto di scendere di categoria?

Un mix di due fattori. Il primo era stare accanto a mia madre e ritornare in Toscana dopo tanti anni trascorsi lontano da casa mia, estero compreso. Poi, non mi nascondo, dopo un’annata come quella di Castellana, era più difficile trovare spazio in Superlega”.

Come si riparte dopo una stagione così?

Con fermezza. Non dimenticando quello che è stato e sforzandosi per ripartire facendo affidamento solo sui propri mezzi. Non amo parlare del passato e preferisco valorizzare ciò che ho in questo momento, ma non è stato facile vivere lo scorso anno”.

Cosa le dà più rabbia?

Vedere che spesso si pensa che, una volta salvata la baracca, si debba dimenticare e archiviare tutto. Invece, per come è stata condotta l’annata, si deve un grazie più alla maturità degli atleti che hanno fatto delle rinunce, piuttosto che a una gestione della squadra che spesso faceva acqua da tutte le parti. Ci siamo presi le nostre responsabilità, qualcuno di noi ha scelto di restare a Castellana, ma di certo nessuno dimentica alcuni mesi di quella stagione”.

Voltiamo pagina. Siena punta al ritorno in Superlega?

Nessuno lo ha posto come obiettivo dichiarato. La dirigenza ha allestito un bell’organico con cui si lavora davvero molto bene in palestra. Con coach Graziosi si lavora altrettanto bene e la società è professionale al 100%. I presupposti per fare bene ci sono tutti. Però l’annata è decisamente troppo lunga per azzardare ipotesi”.

Sa bene che alla Superlega fa un pensiero anche Federico Tosi a Calci. Che sensazione le dà la sfida diretta con un’altra compagine toscana?

Interessante. In primis sono felice per Federico, perché il suo ritorno in campo era una cosa a cui tenevo particolarmente. Le sfide vanno e vengono. È la nostra amicizia il valore più importante del resto”.

E la sua privata? Merlo ha inciso sulla decisione di tornare vicino a casa?

È una persona che mi è stata molto vicina in un momento particolare della mia vita. Ovviamente, poter condividere con lei la quotidianità è importante più di quanto non lo fosse quando entrambi vivevamo una relazione da pendolari. Di certo, ora che mi è vicino può simpaticamente ‘rompermi’ più di quanto non facesse prima! Scherzo, Enrica è il mio presente. Ed è tutto bello così”.

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Alessandro Giosa torna nella sua Taranto, sarà il secondo di coach Graziosi

A2 Maschile

La Prisma Taranto Volley, che non si chiamerà più Gioiella, annuncia l’ingresso di coach Alessandro Giosa nello staff tecnico per la stagione 2025/2026 con il ruolo di secondo allenatore al fianco di coach Gianluca Graziosi. Tarantino, classe 1977, Giosa torna a Taranto per una nuova ed entusiasmante avventura professionale, dopo aver guidato il Volley Club Grottaglie alla storica promozione in Serie A3. Un percorso che ha visto Giosa protagonista sia come giocatore negli ultimi quattro anni, che come allenatore poi, costruendo un ciclo vincente: una promozione in Serie B, una salvezza, due partecipazioni ai playoff per la Serie A e infine il grande salto di categoria conquistato nella stagione appena conclusa.

Dopo aver annunciato il ritiro dalla pallavolo giocata attraverso una toccante lettera, nella scorsa stagione ha ricoperto esclusivamente il ruolo di capo allenatore. Ora si unisce alla principale realtà pallavolistica della sua città per dare continuità al suo percorso da tecnico, portando in dote carisma, esperienza e una profonda conoscenza del gioco.

Il suo ritorno alla Prisma rappresenta anche un ritorno simbolico: proprio con i colori rossoblù Giosa ha vissuto da giocatore momenti importanti, militando sia in Serie A1 che in Serie A2.

“Sono molto emozionato e onorato di aver accettato l’incarico di secondo allenatore della Prisma Taranto Volley, una società che rappresenta per me luogo di crescita e di formazione non solo pallavolistica, ma anche personale".

"Sono cresciuto tra queste mura, ho imparato i valori dello sport e ho sviluppato la mia passione per la pallavolo. Ora, avere l’opportunità di lavorare per questa squadra verso nuovi traguardi è un sogno che diventa realtà".

"Il progetto ambizioso della società mi entusiasma e mi motiva a dare il massimo ogni giorno. Sono pronto a lavorare sodo per raggiungere gli obiettivi e a contribuire alla crescita della squadra e della società".

"Desidero ringraziare la Prisma Taranto Volley per la fiducia che ha riposto in me e per avermi dato l’opportunità di tornare a casa e di fare parte di questa famiglia. Non vedo l’ora di iniziare questo nuovo capitolo professionale e condividere questa sfida con tutta la Città.”

(fonte: Prisma Taranto Volley)