La Pallavolo Padova ferma anche Catania e mette altro fieno in cascina

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Ancora una vittoria da tre punti, ancora uno scontro diretto portato a casa per la Pallavolo Padova, che davanti al suo pubblico sconfigge per 3-1 la Farmitalia Catania. La squadra siciliana è brava a riaprire la partita nel secondo set dopo un brutto avvio, ma nei due parziali successivi non c’è spazio per i tentativi degli ospiti, stoppati da una formazione solida in ricezione, in difesa e a muro e anche da una grossa componente di sfortuna. All’inizio del secondo set, infatti, subisce un infortunio al polpaccio Jacopo Massari, che aveva debuttato da titolare dando subito un nuovo equilibrio a Catania.

Top scorer dei padroni di casa Gabi Garcia con 19 punti e il 55% in attacco; bene per i veneti anche Gardini (18), Plak (10) e Cardenas (10), votato come MVP. Il miglior realizzatore assoluto è invece il solito Paul Buchegger con 22 punti e il 41% di efficacia.

La cronaca:
L’inizio del primo set è nel segno dell’equilibrio (pipe di Gardini per il 2-1), nessuna delle due formazioni in campo riesce infatti ad allungare. La situazione cambia sull’8-5 quando, su punto di Gardini, Padova si porta in vantaggio e guadagna il primo break. La squadra di coach Cuttini scava un piccolo solco grazie alla pipe di Desmet (9-6), seguita dall’ace di Gardini (10-6), ma verso la metà del set viene raggiunta sul 12-12. Il muro vincente di Crosato (13-12) porta nuovamente i bianconeri in vantaggio, ma in questa fase centrale del set, predomina ancora l’equilibrio.

Sul 16-14, su punto di Gardini, i patavini portano a segno un ulteriore break. Coach Douglas chiama un time out (18-15), ma nel finale la formazione di coach Cuttini torna nuovamente ad allungare su Catania (mani out di Gabi Garcia al 19-13) e l’andamento del set sembra oramai segnato. Il primo parziale si chiude, su servizio out di Buchegger, a favore dei padroni di casa (25-18).

Il secondo set inizia con un ace di Plak (1-0), poi la formazione di coach Douglas si pone, fin da subito, in vantaggio e allunga sui padroni di casa (2-6). Coach Cuttini chiama un time out e i bianconeri riescono ad accorciare e si portano, su ace del capitano Falaschi, a meno due (6-8). Nella fase centrale del set, Catania torna nuovamente ad allungare e si porta in vantaggio (8-14, ace di Massari).

Sull’8-16 il muro di Buchegger blocca ancora i tentativi bianconeri di invertire l’andamento del parziale. Verso la fine del set la squadra di coach Douglas aumenta il distacco dalla formazione patavina (13-20) in un trend che sembra inarrestabile. Dopo lo slash di Crosato (18-24), il secondo parziale si conclude con una palla in rete di Zoppellari, 18-25.

Nella fase iniziale del terzo set nessuna delle due squadre in campo riesce ad allungare. Sul 2-2 punto di Gabi Garcia, seguito dalla murata di Crosato (3-2), poi sul 6-4 la formazione bianconera porta a segno, grazie al punto di Gabi Garcia, il primo break del parziale. I patavini staccano su Catania e si portano avanti: murata di Plak su Randazzo (9-7), monster block di Cardenas (11-7). Nella fase centrale del set Padova riesce a mantenere il vantaggio acquisito (muro vincente del capitano Falaschi sul 18-13), non dando spazio ai tentativi di Catania di invertire il trend.

Nella fase iniziale del quarto parziale le contendenti viaggiano punto a punto (3-4, pipe di Cardenas), con la squadra di coach Douglas che, a tratti, si pone in vantaggio, ma viene ripresa sul 10-10 dall’ace di Gabi Garcia. Nella fase centrale del set l’andamento cambia e i bianconeri incominciano a prendere un certo vantaggio su Catania (17-14, attacco vincente di Gardini). La combinazione tra ricezione ed attacco dei padovani sembra non dare spazio, in questa parte del set, ai tentativi di Catania di accorciare. Verso la fine del set Padova sembra inarrestabile: muro vincente di Crosato (22-17), seguito dall’ace di Plak (23-17). Il quarto e decisivo set si conclude 25-18 a favore dei padroni di casa che portano a casa il match.

Jacopo Cuttini:Siamo davvero contenti. La partita di questa sera è andata esattamente come volevamo. Sapevamo che sarebbe stata una partita nervosa, che, dall’altra parte della rete avremo trovato una squadra che difendeva molto e con giocatori di grande esperienza, che hanno dimostrato il loro valore. Il secondo set è stato veramente complicato per noi. Ad un certo punto rischiavamo veramente la deriva e forse questo è stato il momento più importante della partita. I ragazzi sono comunque riusciti ad arginare e gestire questa deriva. Sono riusciti a frenarli un po’ e sono riusciti poi a ripartire con più tranquillità. L’elemento più importante di questo match credo sia stata la concentrazione, anche nei momenti più difficili i ragazzi sono stati bravi a mantenere il focus attivo“.

Julian Zenger:Eccetto il secondo set abbiamo giocato una buona partita. Sapevamo che sarebbe stata dura, perché Catania è una squadra che difende molto bene, come noi del resto, di conseguenza con azioni sempre molto lunghe. Siamo rimasti concentrati anche dopo la fine del secondo set e alla fine abbiamo portato a casa i tre punti“.

Piero D’Angelo (ds Catania): La sfortuna sembra non abbandonarci, perché abbiamo perso un giocatore che ci aveva dato un equilibrio fondamentale. Per lui un risentimento muscolare al polpaccio sinistro che domani approfondiremo. Senza nulla togliere a chi l’ha sostituito, sicuramente la squadra ha perso fiducia e sicurezza in campo“.

Pallavolo Padova-Farmitalia Catania 3-1 (25-18, 18-25, 25-19, 25-18)
Pallavolo Padova:
Gardini 18, Plak 10, Gabi Garcia 19, Desmet 2, Crosato 7, Falaschi 2, Zenger (L); Zoppellari, Guzzo, Cardenas 10, Porro, Truocchio 1. Non entrati: Taniguchi, Fusaro. All. Cuttini.
Farmitalia Catania: Massari 9, Masulovic 5, Buchegger 22, Randazzo 9, Tondo 3, Orduna 1, Cavaccini (L); Baldi, Frumuselu, Basic 2, Santambrogio, Zappoli 1. Non entrati: Bossi, Pierri (L). All. Douglas.
Arbitri: Cesare – Curto.
Note: Durata: 27’, 26’, 25’, 23’. Totale: 1h41’. Servizio: Padova errori 22, ace 9, Catania errori 14, ace 8. Muro: Padova 10, Catania 6. Errori punto: Padova 28, Catania 24. Ricezione: Padova 58% (27% prf), Catania 59% (31% prf). Attacco: Padova 51%, Catania 38%. Spettatori: 2.331, Incasso: 10.368,49 euro.

(fonte: Comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)