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La nuova vita di Dragan Travica: “Vado all’Olympiacos. E diventerò papà”

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Di Roberto Zucca

Un lungo post. Emozionante come solo lui sa essere. Misurato, come una brezza piacevole che percorre una sera d’estate. Dragan Travica saluta la Sir Safety Conad Perugia dopo due anni che definisce intensi. E in questa chiacchierata, che di lui mostra la passione e l’onestà intellettuale, conferma il suo arrivederci all’Italia:

Ho salutato Perugia con quel post perché sono stati davvero due anni bellissimi. Anni in cui ho trovato uno spogliatoio con cui mi sono unito, e nel quale sono nate delle amicizie che mi porterò per sempre nel cuore. Anni in cui i Sirmaniaci hanno riempito ogni minuto della partita del weekend dei loro cori e dell’affetto che ha saputo toccarmi incontro dopo incontro. Sono anni in cui ho lavorato con una società splendida, a cui sarò grato per avermi saputo accogliere e tenere con sé“.

Avrebbe voluto chiudere in maniera diversa.

Chiudere per il secondo anno senza scudetto mi è spiaciuto, non lo nego. È stata una delusione anche perché lo avrei voluto vincere con quelle persone con cui ho condiviso il campo per due stagioni. Lo sport è anche questo, bisogna sapersi rialzare. E andare avanti“.

Foto Sir Safety Conad Perugia

Lascia l’Italia. Così dicono i rumors.

Lo confermo. Lascio l’Italia per l’Olympiacos. Ho firmato un contratto di una stagione con la squadra di Alberto Giuliani. Tornerò a giocare con Alberto dopo la nostra parentesi alla Lube e sono molto contento. Alberto ha saputo darmi le motivazioni giuste per intraprendere questa nuova avventura all’estero e sono contento di giocare per la prima volta nel campionato greco di cui mio padre mi ha parlato molto bene. E poi ad Atene, che è una città splendida“.

Quali sono gli obiettivi? Si parla di nomi importanti.

La società sta cercando di allestire una squadra importante, che possa lottare per lo scudetto e per giocare, così si spera, una competizione europea. Non le so dire di più ma sarà sicuramente interessante misurarsi sia con il campionato greco, sia tornando magari in Europa per giocare per una Coppa“.

foto Sir Safety Conad Perugia

Facciamo un salto al passato e torniamo ai playoff. Devo chiederle dell’episodio accaduto in semifinale contro Modena.

È stato un momento molto particolare, che non ha coinvolto solo me ma anche la mia famiglia. Abbiamo ricevuto delle minacce pesanti, che non dimentico. Il tutto per un episodio per cui cercherò di andare fino in fondo perché le accuse sono state infamanti, oltre che false“.

L’accusa di razzismo. Una parola molto forte.

Più che forte, è una parola che non mi appartiene. Ho giocato per tante stagioni con i giocatori provenienti da tutto il mondo. Sono arrivato in Italia da piccolo, quindi so cosa significa essere straniero. Gli arbitri a referto non hanno segnalato nulla rispetto alle parole che io avrei detto e Leal ha negato che io possa avere usato quelle parole contro di lui“.

Foto Sir Safety Perugia

Poi c’è stata la squalifica e una versione che è cambiata.

C’è di mezzo un’accusa pubblica di razzismo da parte di un altro atleta che poi la cancella, ci sono dei messaggi Whatsapp che ho ricevuto, ci sono profili che postano questa accusa e che sono seguiti da centinaia di migliaia di persone“.

In gergo la conseguenza si chiama shitstorm.

E arriva come un’onda, è vero. Una cattiveria mai vista. C’è poi l’accusa di Leal che a seguito della squalifica fornisce un’altra versione dei fatti. E questo mi spiace molto, al di là del suo gesto alla fine della partita, ossia il calcio. A me della riduzione della squalifica, onestamente, non interessa particolarmente, perché le gare contro i campioni come Leal sono più belle, per noi avversari, quando questi atleti sono in campo a giocarsela e non in tribuna. La cosa che più mi ha fatto male è l’accusa totalmente infondata. Non potrei mai usare quella parola contro alcun essere umano“.

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Cambiamo argomento. Cosa farà prima di lasciare l’Italia?

Un po’ di vacanza con la mia famiglia tra Croazia e Italia, poi ad agosto inizierò la preparazione ad Atene, nella quale andrò con la mia compagna Giulia“.

Si dice che ad agosto vivrà un lieto evento.

Sì, io e Giulia diventeremo genitori. Chi lo avrebbe mai detto che Dragan Travica sarebbe diventato papà un giorno? Scherzo, nostro figlio nascerà a fine agosto. Ovviamente non sto nemmeno a descrivere l’emozione che si prova in questi momenti e la felicità. È un figlio che io e Giulia desideriamo molto. Chiudo dicendo che non vedo l’ora che accada“.

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