Foto CEV

La magia azzurra continua: Italia di nuovo sul tetto d’Europa!

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

È una meravigliosa estate azzurra che non finisce mai, e allunga le sue propaggini fino alla fredda Polonia: l’Italia vola sul tetto d’Europa, per la prima volta dopo 16 anni. Ci arriva anche al maschile, per una doppietta mai avvenuta nella storia a due settimane dal trionfo dalle ragazze. Ci arriva dopo una finale di pura sofferenza e sacrificio strappata al tie break contro la Slovenia, ci arriva nella più imprevedibile delle situazioni, con un gruppo giovanissimo, riunitosi poco più di un mese fa, e con in campo un ragazzo – Yuri Romanò – che non ha mai giocato neppure un punto in Superlega. Ci arriva, infine, dopo un record assoluto di 9 vittorie su 9, mai registrato finora dalla nostra nazionale.

Il trionfo azzurro nella finale dei Campionati Europei a Katowice è ancora più incredibile per il modo in cui è arrivato: più di una volta l’Italia è sembrata sul punto di crollare, in sofferenza contro le battute pesanti di Stern e Pajenk e i primi tempi dei centrali sloveni, privata delle sue sicurezze in seconda linea e del miglior Alessandro Michieletto (a lungo limitato in attacco, ma decisivo dai nove metri nel finale). La squadra di Fefè De Giorgi ha dimostrato ancora una volta una capacità di incassare il colpo degna di un gruppo di veterani, senza mai piegarsi e risorgendo dalle sue ceneri nel momento più difficile.

Foto CEV

La svolta l’ha data il migliore in campo di stasera, Daniele Lavia, con tre ace consecutivi nel momento chiave nel terzo set. Ma la partita l’ha vinta anche chi non aveva mai giocato, o quasi: Alessandro Piccinelli e Fabio Ricci (gettati nella mischia al posto di Balaso e Galassi) e il già citato Romanò, 11 punti in meno di un set, con uno strepitoso 90% in attacco e due ace. Per non parlare dello stesso De Giorgi, protagonista di uno degli esordi più straordinari nella storia del volley. La menzione la meritano tutti gli azzurri: capitan Simone Giannelli e Simone Anzani, Fabio Balaso e Gianluca Galassi, Giulio Pinali e i meno impiegati come Sbertoli, Recine, Bottolo e Cortesia.

Per la Slovenia continua la maledizione delle finali: è la terza sconfitta su altrettante disputate, per una generazione superlativa che ha giocato costantemente oltre i propri limiti tecnici e tattici. La nazionale di Alberto Giuliani ha davvero poco da rimproverarsi in termini di intensità, grinta e adrenalina messe in campo: è un argento amaro, ma è arrivato contro una squadra che senza alcun dubbio ha davanti a sé un grandissimo futuro.

Foto CEV

I SESTETTI – La formazione degli azzurri è ovviamente la stessa che ci ha portato in finale: Giannelli in regia, Pinali opposto, Anzani e Galassi centrali, Michieletto e Lavia schiacciatori, Balaso libero. La Slovenia, invece, cambia rotta promuovendo Ropret come palleggiatore titolare (era entrato in corsa nelle precedenti partite), opposto a Stern; Kozamernik e Pajenk al centro, Urnaut e Cebulj in posto 4 e Kovacic come libero.

1° SET – Inizio in salita per gli azzurri, che subiscono il muro di Stern e l’ace di Ropret (0-2). Pinali prova a tenere in scia i suoi, ma la Slovenia allunga con Stern e Cebulj (4-7) e un altro ace, stavolta di Pajenk, regala il 6-10 costringendo De Giorgi al time out. Al rientro l’Italia recupera subito due punti e resta in scia fino al 10-12; poi però il muro di Pajenk e la battuta di Kozamernik portano gli sloveni al massimo vantaggio (10-15). Entra Recine per dare un po’ respiro a Michieletto in ricezione. Reagisce Lavia con attacco e muro (12-15), ma Urnaut tiene avanti la Slovenia e lo stesso schiacciatore azzurro sbaglia per il 14-19.

Nuovo time out per l’Italia, al ritorno in campo Pajenk continua a fare danni in battuta e l’arbitro gli dà una mano fischiando il fallo, molto dubbio, del 14-21. Poi ci pensa la Slovenia a ridare fiato agli azzurri con tre errori consecutivi (18-22); è time out, ma il servizio di Giannelli regala a Pinali la palla del meno 3. L’Italia ora ci crede e manda al servizio Michieletto, che firma un servizio vincente (concretizzato da Lavia) e poi l’ace del 22-23. Dopo lo stop chiesto dal CT sloveno, però, lo schiacciatore sbaglia il servizio concedendo due set point; Giuliani si gioca la carta Sket, che lo ripaga con l’ace del 22-25.

2° SET – Reazione immediata per l’Italia: doppietta di Michieletto, che approfitta anche del servizio di Giannelli per il 2-0, e Lavia allunga sul 4-1. Gli sloveni non si scompongono, e con il muro di Pajenk e l’attacco di Urnaut tornano subito in parità sul 6-6. Nuovo tentativo di fuga azzurro (8-6) e nuova parità con un’invasione di Pinali (9-9). Si procede punto a punto e la Slovenia che mette anche il naso avanti con Cebulj (10-11), spingendo De Giorgi al time out; poi però Galassi mura il 13-13, Pinali colpisce in battuta e si ripete in attacco, regalando agli azzurri il 15-13.

Giuliani è costretto a cambiare in regia, inserendo Vincic per Ropret, ma l’Italia vola con Lavia (16-13) e l’attacco di Pinali, dopo un servizio efficace dello stesso Lavia, vale il massimo vantaggio (18-14). Pajenk fa sempre male al servizio e riduce lo svantaggio (18-16), e Urnaut riporta gli sloveni a contatto (19-18). Anzani va a segno a muro per il nuovo più 3, due primi tempi di Kozamernik tengono la Slovenia in scia (21-20); poi Lavia chiude uno scambio infinito ed è la svolta. Dopo il time out di Giuliani, infatti, Michieletto sigla il 23-20, lo stesso Lavia a muro si procura 4 set point e un altro muro vincente, stavolta di Pinali, vale il 25-20 che pareggia i conti.

Foto CEV

3° SET – Il solito Pajenk sugli scudi in attacco e a muro in avvio (1-3), ma la Slovenia regala tre errori di fila per il 5-4. Il tesissimo punto a punto lo sblocca di nuovo Cebulj per il 7-9, e Kozamernik allunga con l’ace dell’8-11. Immediato time out da cui l’Italia riemerge con l’ace di Giannelli (10-11), ma Stern fa prendere di nuovo il volo agli sloveni (10-13), che poi confezionano un break pesantissimo con lo stesso opposto e con Kozamernik: 12-17, De Giorgi richiama di nuovo i suoi e inserisce Piccinelli per Balaso in seconda linea.

Pinali riavvicina gli azzurri con l’ace del 14-17, ma attacco e battuta continuano a faticare (15-19). Uno spiraglio lo regala Cebulj con l’errore del 17-19, favorito dal servizio di Galassi, e nel giro di pochi scambi l’Italia rientra clamorosamente in partita: Anzani per la prima volta ferma Pajenk a muro (19-20) e l’ace di Giannelli vale l’insperato pareggio (20-20). Ma la gioia dura pochissimo: Pajenk torna a colpire al centro e manda in battuta Stern, che mette a ferro e fuoco la ricezione con due ace intervallati dal muro dello stesso centrale. 20-24 e il primo set point è subito trasformato da un attacco out di Michieletto, che riporta avanti gli sloveni.

4° SET – Avvio tutto nel segno di Cebulj: due muri consecutivi e un attacco vincente prima dell’1-4 di Pajenk. De Giorgi è costretto a chiamare time out e inserisce Romanò per Pinali: l’opposto lo ripaga subito con 4 punti, determinanti per il pareggio sul 6-6. Ropret si riprende il vantaggio con un ace (6-8) ma è di nuovo Romanò a riequilibrare il punteggio (9-9). Segue un testa a testa ricco di errori, in cui l’Italia ha il merito di non farsi staccare: al momento buono sbaglia Stern mandando in vantaggio gli azzurri (14-13), e poi ci pensa Lavia a firmare il break con due ace di fila (16-13).

Time out inevitabile per la Slovenia, ma non c’è due senza tre e al rientro Lavia va ancora a segno dai nove metri (17-13). L’Italia ora ha un vantaggio importante, che mantiene con Anzani (19-15) e Lavia (20-16). Bastano però un paio di imprecisioni di Lavia e Galassi per rimettere in gioco la Slovenia (21-20); De Giorgi tira fuori dal cilindro Ricci, che gli regala il muro del 22-20, e un’invasione avversaria vale il nuovo più 3. Giuliani chiama time out, Romanò lo gela con l’ace del 24-20 e un’altra invasione confermata dal Video Challenge manda tutti al tie break.

5° SET – Restano in campo Romanò e Ricci nell’Italia, ma il tie break si apre con un ace di Stern, seguito dagli attacchi di Cebulj e Pajenk per lo 0-3. De Giorgi chiama time out e al rientro si scatena Romanò: due attacchi e un servizio vincente per il 3-3! Si riprende a lottare punto a punto e Michieletto a muro firma il primo vantaggio azzurro (6-5).

Avanti 8-7 al cambio di campo, l’Italia si aggrappa alla battuta di Michieletto: servizio vincente che mette in azione Lavia e, dopo il time out sloveno, doppio ace per uno straordinario 11-7. Lavia mette giù il 12-8, Stern sbaglia la battuta del 13-9, e al termine di uno scambio lunghissimo Ricci si procura 5 match point. C’è ancora una coda di sofferenza: dopo l’errore al servizio di Romanò viene fischiata un’improbabile invasione a Giannelli (14-11), ma è Cebulj a sbagliare la battuta che ci consegna la festa azzurra.

Slovenia-Italia 2-3 (25-22, 20-25, 25-20, 20-25, 11-15)
Slovenia: Stern T. 14, Pajenk 16, Kozamernik 8, Sket 1, Vincic, Stalekar, Stern Z. (L) ne, Klobucar, Kovacic (L), Videcnik ne, Ropret 3, Urnaut 10, Cebulj 14, Mozic. All. Giuliani.
Italia: Giannelli 3, Balaso (L), Galassi 6, Sbertoli ne, Romanò 11, Anzani 9, Michieletto 17, Lavia 21, Piccinelli (L), Ricci 2, Pinali 12, Cortesia ne, Recine, Bottolo ne. All. De Giorgi.
Arbitri: Maroszek (Polonia) e Rodriguez Jativa (Spagna).
Note: Spettatori 7000. Slovenia: battute vincenti 9, battute sbagliate 16, attacco 39%, ricezione 47%-26%, muri 8, errori 26. Italia: battute vincenti 12, battute sbagliate 25, attacco 45%, ricezione 44%-27%, muri 10, errori 35.

SEMIFINALI
Polonia-Slovenia 1-3 (25-17, 30-32, 16-25, 35-37)
Serbia-Italia 1-3 (27-29, 22-25, 25-23, 18-25)

FINALE 3° POSTO
Polonia-Serbia 3-0 (25-22, 25-16, 25-22)

FINALE 1° POSTO
Slovenia-Italia 2-3 (25-22, 20-25, 25-20, 20-25, 11-15)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI