La Lube Civitanova è in finale di Champions League: battuto 3-1 lo Zaksa

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Di Redazione

Concedendo un solo set ai polacchi dello Zaksa Kedzierzyn Kozle, la Lube Civitanova vince la propria semifinale 3-1 e si garantisce un posto in finale in Champions League. Per la Lube è già garantita la terza medaglia nelle ultime tre edizioni di final four.

Nonostante la concessione di un set è stata una partita dominata da parte della Lube che ha mantenuto un livello di gioco estremamente alto rendendosi irreperibile per gli avversari ogniqualvolta i marchigiani riuscivano a portarsi in avanti.

Nel primo set Civitanova ha il grande merito di partire con estrema convinzione e di mettere davanti allo Zaksa tutte le proprie angosce: il saldo dei vice campioni d’Italia raggiunge ben presto addirittura i sette punti (4-11). Allo stesso tempo però la Lube non riesce a chiudere come dovrebbe e un set già vinto dopo quindici scambi diventa invece oggetto di discussione grazie a una rimonta dei polacchi che rimettono tutto in equilibrio. Gli uomini di Gardini mettono la Lube sotto pressione arrivando prima al -1 (15-16) e poi alla parità (21-21) vanificato da un videocheck che poi viene annullato. Solo nel finale la Lube ritrova i punti decisivi con Sander, Sokolov e Kovar creandosi un minibreak decisivo.

Se nel primo set lo Zaksa Kedzierzyn Kozle non è mai riuscito a mettersi avanti, nella seconda frazione conduce dall’inizio alla fine il ritmo del gioco. È un salto di qualità evidente quello della squadra polacca che vede Toniutti decisamente più efficace sotto l’aspetto dell’impostazione del gioco e Torres molto più preciso: la partita è in bilico a lungo fino al 35esimo rally, poi i polacchi mettono due punti importanti con un errore in servizio di Sander e un muro di Wisniewski. Un invasione di Juantorena a muro complica ulteriormente le cose (22-19): difficile rimediare, Torres e Szymura chiudono i conti (25-22).

Il terzo set dimostra tutta la superiorità della Lube Civitanova che conquista immediatamente i primi break (splendido il doppio muro prima su Deroo e poi su Torres che vale il 2-7) senza che i polacchi riescano in alcun modo a rendersi pericolosi. Civitanova concede il minimo indispensabile e appoggiandosi soprattutto su un Sokokov davvero scatenato costruisce un vantaggio imperiale. Juantorena fa tutto, e lo fa bene: mura, schiaccia, improvvisa addirittura un primo tempo con Christenson che si diverte a esporre tutta l’armeria. Set che vola in un lampi e si chiude con dieci punti di vantaggio con il set ball di Juantorena (15-25).

Il quarto set è appena un pochino più equilibrato ma dopo il decimo rally, quando Civitanova decide di prendersi il break già si capisce come andrà a finire. Zaksa che pasticcia soprattutto con Torres,  Lube che ne approfitta con un gioco non estremamente spettacolare ma pratico e conservativo. Funzionano bene tutti i fondamentali, in particolare il muro. Sul 20-17, quando i punti cominciano a fare la differenza, Civitanova saluta la compagnia: Sander, Sokolov, un ace di Juantorena, un muro di Sokolov sul match ball… Civitanova chiude davvero alla grande.

Essere in questa final four è già stata una grande impresa: la Lube ora entra di diritto nel ruolo dei protagonisti e dopo i due terzi posti consecutivi di Cracovia del 2016 e 2017 questo sigillo è già comunque più prezioso.

La Lube Civitanova dovrà adesso cercare di fare del proprio meglio in finale contro lo Zenit Kazan che ha strapazzato 3-0 la Sir Sicoma Colussi Perugia (clicca qui). Per i cucinieri un piatto indigesto ma… mai dire mai.

 

Zaksa Kedzierzyn Kozle-Lube Civitanova 1-3 (21-25, 25-22, 15-25, 18-25)

Zaksa Kedzierzyn Kozle: Zatorski (L), Szymura 8, Falaschi 1, Toniutti 1, Buszek, Jungiewicz 1, Wisniewski 8, Bieniek 9, Torres 21, Semeniuk 2, Deroo 7. Non entrati: Bienkowski, Rejno, Maziarz, Banach. Allenatore Andrea Gardini.

Luce Civitanova: Sokolov 20, Sander 13, Marchisio, Juantorena 17, Stankovic 5, Kovar 1, Grebennikov (L), Christenson 4, Cester 7, Zhukouski. Non entrati Candellaro, Casadei Milan. Allenatore Giampaolo Medei.

Arbitri: Laszlo Adler (Ungheria) – Suzana Maria Jativa Rodriguez (Spagna).

Spettatori: 4400

Timing: 32’, 28’, 27’, 26’. Totale 1.53’

Ace: 4-8

Muri: 7-8

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