Foto Pietro Masini/Consolini Volley

La grande occasione di Ilaria Battistoni: “Era il momento di fare un nuovo step”

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Di Alessandro Garotta

Le giovanili a Pesaro, la lunga gavetta a San Giovanni in Marignano, il sogno di poter esordire in Serie A1 e Champions League con la maglia della Igor Gorgonzola Novara. Tutto questo e molto altro è la palleggiatrice marchigiana – classe 1996 – Ilaria Battistoni, che abbiamo intervistato in esclusiva per poterne delineare un ritratto completo, a 360 gradi.

Partiamo da questo periodo senza pallavolo. Come lo sta vivendo? Ha cambiato qualche sua abitudine con la riapertura delle attività?

Lo stop forzato del campionato è stato veramente inaspettato, difficile da prevedere. Nelle settimane del lockdown mi sono allenata a casa – per quel che si poteva – ma ovviamente non è stato come lavorare in palestra. Adoro il mare, quindi ora che hanno riaperto le spiagge sto cercando di recuperare il tempo perso… ci voleva proprio”.

È davanti a una nuova sfida: cosa l’ha spinta ad accettare l’offerta di Novara?

Ricevere una chiamata da una società importante come Novara non capita tutti i giorni: quando succede, bisogna cogliere l’occasione al volo. Dopo quattro anni da titolare in Serie A2, credo fosse arrivato il momento giusto per fare lo step successivo”.

Per la prossima stagione ha fissato qualche traguardo a livello personale? E per la squadra?

I miei obiettivi principali sono imparare dalle giocatrici con più esperienza di me, crescere dal punto di vista tecnico e farmi trovare pronta quando ce ne sarà bisogno. Siamo una squadra giovane, piena di talento e con grandi potenzialità: credo che lavorando bene in palestra potremmo toglierci parecchie soddisfazioni”.

In A2 si è affermata come una palleggiatrice di ottimo livello. Quanto duramente ha dovuto lavorare per guadagnarsi questa opportunità a Novara?

Ho lavorato giorno dopo giorno cercando di alzare l’asticella e pormi obiettivi sempre più importanti. Senza dubbio queste stagioni in A2 mi hanno permesso di acquisire un buon bagaglio di esperienza, che mi sarà utile anche nella nuova categoria”.

Quali sono le sue principali caratteristiche tecniche? Che tipo di gioco le piace?

Mi piace il gioco veloce e spinto, e la ‘super’ in posto 4 è la mia palla preferita. Di solito, chiamo in causa soprattutto i laterali, mentre la distribuzione al centro è uno degli aspetti su cui sto lavorando”.

C’è una palleggiatrice a cui si ispira o un idolo da cui cerca di rubare qualche segreto?

Da piccola ammiravo Lo Bianco, che è sempre stata il mio punto di riferimento. Adesso mi piace molto Wolosz, soprattutto per il suo gioco spinto: ha qualità fuori dal comune e perciò credo sia la migliore palleggiatrice in circolazione”.

Facciamo un passo indietro. Come giudica l’ultima annata con la Omag San Giovanni in Marignano, almeno fino a quando si è giocato?

Mi dispiace per come si è conclusa la stagione perché fino a quel momento stavamo facendo molto bene. Abbiamo terminato la Regular Season al primo posto, siamo arrivate in finale di Coppa Italia e la Pool Promozione è stata interrotta appena prima dello scontro diretto che valeva la testa della classifica. Davvero un peccato, ma sono comunque contenta per il gruppo che si era formato e ciò che siamo riuscite a dimostrare”.

Cosa si porterà dietro della sua esperienza in Romagna?

Porterò nel mio cuore tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno fatto parte di questa avventura: dalla società, che ha creduto in me fin dal primo giorno, ai tifosi, che hanno sostenuto la squadra in qualsiasi momento, in casa e in trasferta. San Giovanni ha sempre fatto sentire il suo calore e il suo sostegno, e per me è diventata una seconda famiglia”.

La Omag ha rischiato a lungo di dover fare un grosso passo indietro, e l’iscrizione al prossimo campionato non è ancora certa.

La crisi conseguente all’emergenza coronavirus ha colpito molte società, tra cui la Omag in modo particolare. Spero con tutto il cuore che riescano a proseguire la loro avventura perché se lo meritano la società, i tifosi e tutto il paese. Dopo diversi anni a livelli importanti, sarebbe veramente un dispiacere non vedere più competere questo club”.

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