La favola di Andrea Masini: esonerato a novembre, a 46 anni torna in A nello stesso club da alzatore

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Di Redazione

La Fonteviva Massa torna al successo, e lo fa contro la Materdomini Castellana Grotte dopo un sudatissimo tie-break. Una partita difficile, che ha visto una buonissima prestazione da parte della squadra di casa, fortemente rimaneggiata a causa delle assenze di Leoni e Calarco.

Ecco allora che la sorpresa di giornata giunge dal ritorno di Andrea Masini nel ruolo di palleggiatore. Nulla di strano, verrebbe da pensare: un giocatore tesserato nel corso della stagione capita spesso. Se non fosse che Andrea Masini è l’ex allenatore della Fonteviva, che a novembre aveva deciso di separarsi consensualmente proprio con l’ormai “nuovo” palleggiatore. Una scelta, come commenta la società, che conferma “lo spessore umano e professionale che lo ha sempre contraddistinto”.

L’ex allenatore di Massa si è ben comportato, nonostante i suoi 46 anni, e malgrado la sua ultima apparizione in A2 risalisse al 2012. Due importanti punti conquistati dalla Fonteviva, come testimoniato dalle parole del capitano Omar Biglino:
“Eravamo in un momento difficile, abbattuti a maggior ragione dopo l’infortunio del nostro regista. Non ci attendevamo il ritorno di Andrea Masini ma certo va ringraziato per questo perché ci ha consentito di vincere quest’ultima gara cosa che senza di lui non avremmo potuto fare. Siamo felici perché questa vittoria è un premio per il tanto lavoro che facciamo in settimana. Siamo molto migliorati nelle ultime gare ma questo conta poco se non viene confortato dai risultati”.

Parole a cui seguono quelle del libero Riccardo Bortolini:
“Siamo felici perchè finalmente giungiamo alla vittoria dopo un periodo nero, nonostante un grosso lavoro settimanale in palestra e le complicanze per l’inserimento di un nuovo palleggiatore pochi giorni prima della partita! Questa vittoria ci dà sicuramente morale per cominciare la Pool C con l’entusiasmo necessario! Personalmente è una vittoria che vale doppio volendola dedicare alla scomparsa di mia cugina 2 giorni prima della partita”.

Una bella favola, quella di Andrea Masini: chi lo dice che gli allenatori non possano prendersi le proprie rivincite?

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