La Emma Villas Siena sconfigge Innsbruck e vince il Memorial Parenti

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Di Redazione

La Emma Villas Siena gioca una buona partita contro i temibili austriaci di Innsbruck e si aggiudica la finale del Memorial Parenti a Santa Croce sull’Arno con il risultato di 3-1. Dopo avere vinto con un buon gioco i primi due set, Siena perde ai vantaggi il terzo (addirittura 30-32) ma torna a mostrare la propria faccia migliore nel quarto parziale. Buona la prestazione di Hernandez, che ha chiuso con 19 punti all’attivo, e quelle di Maruotti e Ishikawa (rispettivamente 18 e 16 punti per loro).

Il prossimo appuntamento per i biancoblu è adesso il test match di giovedì 11 ottobre alle ore 18,30 al PalaEstra contro la Sir Safety Conad Perugia.

Emma Villas Siena in campo con questo sestetto: Marouf in cabina di regia, Hernandez opposto, in banda Maruotti e Ishikawa, al centro Gladyr e Mattei, il libero è Giovi. Innsbruck risponde con il palleggiatore brasiliano Gelinski, l’opposto è l’australiano Hodges, gli schiacciatori sono il polacco Halaba e il brasiliano De Leon, al centro agiscono lo statunitense ex Roma Matthew Pollock e l’altro brasiliano Duarte, in seconda linea a difendere c’è l’unico austriaco del team, Florian Ringseis.

L’avvio di Siena è positivo. Il giapponese Yuki Ishikawa prosegue sugli standard della giornata di ieri, quando in semifinale contro Santa Croce ha mantenuto per due set il 100% di produzione offensiva. Anche Hernandez trova il modo e lo spazio per colpire. Così la Emma Villas va avanti di 3 lunghezze, che vengono cancellate con il turno in battuta di Hugo De Leon. I suoi servizi sono missili, al suo turno di battuta gli austriaci confezionano 3 punti (8-8). Ishikawa e Gladyr producono altri punti, l’ace di Hernandez dà il quindicesimo punto a Siena. Dall’altra parte della rete lo statunitense Pollock replica con egual moneta (15-16). Hernandez a tutto braccio segna due punti di pregevole fattura, però Innsbruck è avanti (19-20). Ishikawa fa valere la qualità del suo servizio. Poi è Maruotti con il primo punto del suo match a portare a casa il punto numero ventuno giocando sulle mani del muro (21-20). Il cubano produce un punto anche a muro e urla la sua gioia per il 22-20. La Emma Villas esprime un grande volley e chiude il primo set sul 25-22 con l’ace di Gladyr. Ben 9 punti per Hernandez in questo primo set, 5 quelli messi a segno dal nipponico Ishikawa.

Ishikawa ed Hernandez ancora protagonisti, e Siena parte 3-0 anche nel secondo set. Hernandez mantiene ottime percentuali e guida l’attacco biancoblu. Mattei ci mette lo zampino e trova il varco in mezzo al muro avversario per siglare il punto che vale il 9-7. Il cubano realizza anche un ace colpendo la palla con straordinaria potenza: il numero 19 dei senesi è in giornata sì. Sul 16-13, dopo l’ennesimo punto di Hernandez, coach Cichello inserisce Giraudo al posto di Marouf. Ishikawa schiaccia a terra il punto numero 20 per Siena e poi dai nove metri infila l’ace che vale il ventunesimo (21-16). Rientra Marouf. Il turno di battuta del centrale ucraino Jurij Gladyr dà un’altra spallata: il suo ace vale il 24-17. Il parziale si chiude sul 25-18 con l’errore al servizio di Halaba.

Hernandez ha messo insieme altri 6 punti, toccando quindi quota 15 punti personali. Siena ha concluso questo set con il 63% di produzione offensiva e con il 77% di positività in ricezione.

Coach Cichello inserisce Johansen da opposto per Hernandez e Spadavecchia da centrale per Gladyr. Ed i nuovi entrati fanno vedere ottime cose, subito con la giusta testa nel match. Ishikawa intanto dà spettacolo, mostrando doti eccellenti e strappando tanti applausi del pubblico. Spadavecchia schiaccia a terra il 9-6 per Siena. Il set è molto equilibrato. Johansen realizza il punto del 13-13. Doppio cambio con Giraudo e Hernandez al posto di Johansen e Marouf. Gli austriaci vogliono rimanere nel match, il muro di Frances dà il +2 all’Hypo Tirol (13-15). Vedovotto, da poco entrato in campo, pareggia e impatta sul 15-15. Innsbruck però schizza via e tocca il +3 (16-19). Uno straordinario Vedovotto guida però i compagni alla rimonta e Siena impatta nuovamente sul 20-20. Spadavecchia schiaccia a terra con forza e subito dopo Maruotti è lesto ad approfittare di una ricezione imperfetta degli austriaci e prosegue così il break senese: 22-20. Ancora Spadavecchia: ottima combinazione con Marouf e ventitreesimo punto biancoblu (23-21). Maruotti trova le mani del muro e dà il match point a Siena (24-23). Duarte pareggia, ma poi è proprio Duarte a sbagliare nel punto seguente (25-24). L’ace di Hodges ribalta la situazione (25-26). Dopo uno scambio lunghissimo ed emozionante è dal centro Jurij Gladyr a pareggiare nuovamente (26-26).  Vedovotto mette a segno il ventottesimo punto senese (28-27), ma anche questo match point viene annullato dagli austriaci. Dopo una lunga serie di vantaggi gli austriaci fanno proprio il terzo set con il risultato di 30-32.

Coach Cichello reinserisce il sestetto di inizio gara. Dopo un bel punto di Maruotti è Yuki Ishikawa a prendersi le luci della ribalta. Il giapponese piazza tre ace di fila e in totale il suo turno di battuta produce un parziale di 5-0 che porta Siena sul 7-2. Innsbruck risponde con De Leon, che interrompe il break dell’Emma Villas. Il punteggio va ad elastico: perché Innsbruck si riporta in parità, anche grazie a due eccellenti colpi da seconda linea di De Leon. Ma quando Ishikawa torna al servizio Siena sprinta ancora in avanti: i biancoblu mettono insieme altri tre punti (bene Maruotti e Gladyr). E’ 17-14 per Siena. Il muro di Mattei vale il ventunesimo punto ed il +6 per i biancoblu (21-15). C’è tempo anche per un bellissimo pallonetto di Maruotti. L’ace di Hernandez dà il match point (24-16). La chiude Maruotti (25-16).

 

Emma Villas Siena – Alpen Volley’s Hypo Tirol 3-1 (25-22, 25-18, 30-32, 25-16)

EMMA VILLAS SIENA: Giraudo, Cortesia, Spadavecchia 5, Marouf 1, Giovi (L), Gladyr 10, Vedovotto 3, Mattei 3, Ishikawa 16, Fedrizzi, Johansen 4, Maruotti 18, Hernandez 19. Coach: Cichello.

ALPEN VOLLEY’S HYPO TIROL: Ringseis (L), Hodges 16, Klets 1, Pollock 2, Sagstetter, Gelinski 5, De Leon Guimaraes da Silva 17, Frances 8, Halaba 7, Duarte da Silva 8, Kronthaler, Koncal. Coach: Chrtiansky.

Arbitri: Alessandro Cerri, Gianfranco Piperata.

NOTE. Percentuale in attacco: Siena 52%, Innsbruck 48%. Positività in ricezione: Siena 62%, Innsbruck 46%. Ace: Siena 10, Innsbruck 4. Errori in battuta: Siena 15, Innsbruck 12. Muri punto: Siena 5, Innsbruck 6. Durata del match: 1 ora e 54 minuti (27’, 23’, 39’, 25’).

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)