Kioene Padova: a breve il nuovo piano triennale della Società bianconera

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Di Redazione

E’ un bilancio più che positivo quello dell’ultimo triennio bianconero. Era il 27 aprile 2017 quando la Società bianconera lanciò infatti il suo piano di crescita “Road to 2020”, volto a una costante crescita su più fronti grazie all’impegno delle aziende partner di Pallavolo Padova. Un triennio che ha visto numeri in crescita in ogni settore strategico e che ora aprirà la strada ad un nuovo piano triennale.

Report 2017/20

AREA SPORTIVA – PRIMA SQUADRA. Il 2017/18 ha visto la Kioene Padova piazzarsi al 9° posto con 35 punti al termine della regular season (11 vittorie e 15 sconfitte). Ai PlayOff 5° posto, i bianconeri hanno passato il turno ai quarti contro Ravenna e in semifinale contro Verona. La finale per il 5° posto è stata vinta per 2-3 da Monza.
Nel 2018/19 la regular season è terminata con l’accesso ai play off scudetto grazie al 7° posto conquistato con 40 punti (14 vittorie e 12 sconfitte). Ai quarti di finale PlayOff scudetto i bianconeri hanno esteso la serie a Gara 3 contro Trento grazie alla vittoria per 3-0 ottenuta alla Kioene Arena.
Nel 2019/20 l’epidemia da Covid-19 ha consentito alla Kioene Padova di disputare solo 19 gare (8 vittorie e 11 sconfitte). Grazie alla media punti dovuta alla classifica avulsa, ufficialmente i bianconeri hanno chiuso al 6° posto.

AREA SPORTIVA – SETTORE GIOVANILE. Per due anni consecutivi (2017/18 e 2018/19) la Kioene Padova è riuscita a portare ben 4 squadre su 5 alle finali nazionali di categoria. Un risultato importante, dato che la Società bianconera lavora soprattutto con giovani del territorio di Padova e provincia. La partecipazione nelle ultime due stagioni della squadra Under 20 al campionato di serie B ha consentito agli atleti di trovare un alto livello di gioco, viatico importante per il passaggio dei giocatori in Superlega. Non a caso in questi tre anni la valorizzazione dei giovani ha consentito di portare in prima squadra numerosi atleti cresciuti nel proprio settore giovanile (Bassanello, Bottolo, Canella, Casaro, Fusaro, Giannotti, Gottardo, Gozzo, Lazzaretto, Pedron, Zoppellari). Importante anche la collaborazione con altre Società del territorio per la valorizzazione dei loro talenti.
Altri numeri? 11 mesi di attività incessante a stagione con 300 partite all’anno.

AREA MARKETING. In questi tre anni la compagine dei partner bianconeri è arrivata a quota 104 unità, con un suo mantenimento nel corso delle ultime due stagioni. Si è registrato inoltre un costante aumento dei ricavi della biglietteria: dai 174mila euro del 2017/18, passando per i 223mila del 2018/19 e i 193mila del 2019/20 (ma con 9 gare casalinghe rispetto alle 14 dell’anno precedente). Gli spettatori alla Kioene Arena sono stati 38.450 nel 2017/18, 39.217 nel 2018/19 e 19.736 nel 2019/20 con una media di 2.192 spettatori a match (si tenga sempre conto del minor numero di gare disputate in quest’ultima stagione). La casa dei bianconeri ha potuto inoltre contare sulla creazione di una nuova area hospitality, nuovi schermi-led a bordo campo e nuovi maxischermi. La gestione della Kioene Arena da parte della Società ha consentito infine di ospitare numerosi eventi sportivi ed extra-sportivi. Non per ultimo, la nascita dal 2018/19 del progetto “Pallavolo Padova Network” ha coinvolto le Società che collaborano con Pallavolo Padova per mettere in atto strategie dinamiche per la gestione della propria realtà sportiva.

AREA GESTIONE. Fondamentale la parte gestionale della Società. Dal 2017 ad oggi la Pallavolo Padova può vantare un bilancio societario in assoluto equilibrio, nessuna erosione del capitale sociale, nessuna posizione debitoria con istituti di credito e nessuna richiesta di contributi straordinari ai soci. Merito della meticolosa pianificazione e dell’oculata politica societaria che ha reso il gruppo solido.

INIZIATIVE NEL TERRITORIO. In costante crescita il progetto “A scuola di Pallavolo” (per far conoscere sempre più questa disciplina grazie all’impegno del settore giovanile bianconero) e che ha visto 3.000 alunni coinvolti in ogni anno scolastico. Importante inoltre l’aspetto sociale promosso dalla Società, che nelle ultime tre stagioni ha avuto degli importanti Charity Partner per con logo presente nella divisa da gioco: Team for Children (2017/18), Fondazione Robert Hollman (2018/19) e Gruppo Polis (2019/20).

UNIVERSITA’ DI PADOVA. Nel 2019 la divisa della prima squadra ha portato sul petto il logo dell’Università di Padova, a coronare la collaborazione instaurata tra l’Ateneo e la Società bianconera in merito al progetto di doppia carriera studente-atleta. Nel settembre 2019 l’Università di Padova e l’Università della British Columbia (Vancouver, Canada) hanno unito le forze per un primo evento all’insegna dello sport universitario, con un evento avvenuto alla Kioene Arena in cui la squadra universitaria della British Columbia ha affrontato un test match con la Kioene Padova.

AREA SOCIAL. Da segnalare anche alcuni numeri in termini di seguito sul mondo dei social network. Dal 2017 ad oggi la piattaforma Facebook ha aumentato di 4 mila unità i propri followers, su Instagram sono passati da 6 mila agli attuali 25 mila e su Twitter da 2 mila a 8 mila (con 1 milione e mezzo di tweet visti nel solo mese di dicembre 2019). Infine il canale YouTube ha quasi raggiunto la soglia di 2 milioni di visualizzazioni con quasi 5 mila utenti iscritti.

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)