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Kaziyski ancora mattatore: “Ho un’età, ma ancora non mollo (e mi diverto)”

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Gara 1 di Finale Scudetto è di Trento, spinta, sorretta, trascinata ancora una volta dal suo capitano, il “diversamente giovane” Mater Kaziyski, autore di 22 punti. “Loro hanno fatto di tutto per darci fastidio, ma noi siamo stati più bravi a gestire la pressione” dichiara a fine gara Mater Kaziyski ai microfoni di Rai Sport.

Perché hanno mollato nel quarto set? Capita quando vedi che l’altra squadra scappa via e sai che hai comunque un’altra chance dopo pochi giorni. Cosa mi aspetto per Gara 2? Freschi non saremo di sicuro – ironizza il capitano gialloblu – ma saremo sicuramente determinati a rischiare il tutto per tutto per rompere il ritmo degli avversari e governare il gioco”.

“Cosa determinerà questa serie finale? Prima di tutto il fattore campo – prosegue Kaziyski –. Davanti a un pubblico così (erano in 4.000 alla BLM Group Arena, ndr) noi giochiamo molto carichi, molto sciolti, cosa che avverrà anche per Lube quando si giocherà in casa loro. Come faccio io a giocare così alla mia età? Sicuramente sono quello che fatica di più – sostiene colui che ha chiuso anche questa Gara 1 da top scorer –, anche oggi ho sbagliato qualche pallone che di solito non sbaglio. Se tornerò in nazionale? Per adesso è no. Ma ancora non mollo e non nego che mi piace giocare contro ragazzi che una volta per me erano bambini come Michieletto e Nikolov”.

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