Karol Klos torna al lavoro dopo la grande paura

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Di Redazione

Il campione del mondo polacco riprende la sua attività dopo la grande paura di due settimane fa che lo ha visto ricoverato d’urgenza in ospedale con una polmonite acuta

Tanta paura, ma per fortuna il peggio è passato e ora Karol Klos può tornare ad allenarsi a tempo pieno. Due settimane fa il centrale del PGE Skra Belchatow si era ritrovato in condizioni pessime, a casa, con una febbre da cavallo e acutissimi dolori al torace. Pare che il malessere sia stato causato da un forte colpo d’aria, dovuto probabilmente all’aria condizionata, e trascurato dal giocatore.

“È stata una lezione che ho imparato bene – dice oggi Klos entrando in palestra per il suo primo allenamento – avevo la febbre da quattro giorni ma facevo finta di niente, non volevo rinunciare agli allenamenti e andavo regolarmente in palestra e in campo. Poi una sera sono letteralmente crollato: avevo preso diversi antistaminici e un paio di antipiretici ma la febbre non si abbassava, era a quaranta. Non riuscivo a respirare e avevo un acutissimo dolore al torace. Hanno chiamato l’ambulanza e sono finito in ospedale…”

Klos è rimasto ricoverato dodici giorni con la diagnosi di broncopolmonite acuta, a rischio di pleurite: “Quando i medicinali non funzionano e ti rendi conto di non essere Superman – ammette Klos – sei costretto a riflettere. Ci hanno messo quasi due settimane a rimettermi in piedi: qualche giorno fa ho cominciato a muovermi un po’ ma con molta cautela perché ero debole e tutti i muscoli mi facevano male. Ora va meglio, ho cominciato a fare i primi esercizi e conto di proseguire questo lavoro individuale per una settimana prima di riunirmi alla squadra”.

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Pallavolo Supervolley torna con il numero di giugno e dedica la copertina a Kamil Rychlicki, l’opposto fresco campione d’Italia con Trento che per la prima volta si unisce alla nazionale italiana nell’estate che porta al Mondiale. Nato in Lussemburgo e arrivato in Superlega nel 2018, Rychlicki ha indossato quattro maglie in sette anni conquistando con Trento, Perugia e Civitanova tutto quello che si poteva vincere. Oggi è pronto ad entrare nel gruppo azzurro di De Giorgi in punta di piedi.

"In questi sette anni sono diventato Camillo e voglio ripagare questo Paese con delle buone prestazioni in campo. Non sono nato in Italia e non ho genitori italiani. Ma voglio rappresentare e condividere la cultura, la lingua e la storia". Nelle Filippine gli azzurri dovranno difendere il titolo conquistato nel 2022 e la rivalità sportiva tra lui, Yuri Romanò e Alessandro Bovolenta è inevitabile. "Quello nuovo sono io, tocca a me far vedere che sono pronto. Con Romanò sono arrivati risultati enormi e so bene che dovrò stare lì ad aspettare il mio momento".

E per introdurre l’estate azzurra, sia maschile che femminile, chi meglio di Lorenzo Bernardi, miglior giocatore del secolo scorso e nello staff tecnico che ha guidato l’Italia femminile all’oro olimpico? "L’Italia di Velasco giocherà ancora per la medaglia più importante, quella di De Giorgi ha un potenziale molto alto ed è consapevole di ciò che può fare". E poi uno sguardo al mondo femminile con l’intervista a Rebecca Piva, figlia d’arte. Entrambi giocatori di serie A, i genitori le hanno trasmesso il loro stesso Dna e lei, schiacciatrice a Busto, sogna di crescere ancora nel grande gruppo azzurro di Velasco. "Con lui puoi parlare di tutto. Ovviamente il lavoro che sto facendo io è quello di cercare di inserirmi sempre di più all'interno di questa nazionale. Sicuramente il tempo ci darà le risposte".

Ma la stagione di club si è appena conclusa e in un numero ancora più ricco, c’è spazio per rivivere lo scudetto dell’Itas Trentino, le due straordinarie vittorie di Champions League di Conegliano e Perugia e le promozioni maschili e femminili.

Imperdibili come sempre le rubriche. La novità del 2025 si chiama “Nello spogliatoio di Pallavolisti Brutti” e i ragazzi più seguiti del web stavolta ci raccontano le loro avventure alle final four di Champions League femminile. Carlotta Cambi vi stupisce con le sue risposte alle domande del questionario “Time out”, mentre nell’intervista doppia si confrontano i due pilastri delle nazionali azzurre, i liberi Monica De Gennaro Fabio Balaso. E poi il nuovo spazio per parlare della pallavolo nel mondo. Con “Vollaround the world” si analizza la nazionale slovena insieme ad Alberto Giuliani e Fabio Soli.

Ma ad aprire le danze è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta tocca ad Ambra Sabatini, oro alle Paralimpiadi di Tokyo, rispondere alle sue domande.

(fonte: Pallavolo Supervolley)