Juantorena e gli Europei: "Ne devo parlare con Blengini, se lui vuole io sarò a disposizione dell’Italia"

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Di Redazione

Artefice della qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con la maglia della nazionale italiana, lo schiacciatore Osmany Juantorena, in un intervista rilasciata ad Andrea Scoppa de “Il Resto del Carlino Macerata“, ha dichiarato di mettersi a disposizione degli azzurri anche per i prossimi Europei in programma dal 12 al 29 settembre .

È stato un compleanno coi fiocchi, anzi coi cerchi, 5 e di colore diverso come sono quelli delle Olimpiadi, per Osmany Juantorena. Neo 34enne, lo schiacciatore italo-cubano da poche settimane con i gradi di capitano della squadra campione d’Italia e d’Europa, domenica sera è stato uno dei trascinatori dell’entusiasmante Nazionale che ha annichilito 3-0 la Serbia conquistando la partecipazione a Tokyo 2020. Missione compiuta per gli azzurri guidati dall’ex Lube Blengini ed emozione fortissima per Juantorena che a fine gara è stato immortalato a terra e in lacrime.

Juantorena, domenica un’Italia praticamente perfetta… «Non mi aspettavo di sconfiggere in questo modo una signora squadra come la Serbia, specie dopo aver sudato contro l’Australia. Ci siamo rifatti anche di qualche precedente giocando alla grande».

Suo l’ultimo punto con una schiacciata tanto difficile quanto bella stilisticamente… «Soprattutto importante per prendere il biglietto per Tokyo. Andare alle Olimpiadi sta diventando sempre più difficile».

Le sue lacrime finali testimoniano quanto sentisse la partita e tenesse a portare l’Italia alle Olimpiadi? «È stato qualcosa di spontaneo. Potevo stare in vacanza, invece ho voluto tornare in Nazionale e questo era l’ultimo treno per me. Sono contentissimo e l’emozione è stata enorme».

Settimane fa mi rispose che era un’estate bella ma era concentrato sulla nazionale: adesso può dire che è il periodo più bello della sua vita sportiva? «Credo si possa dire, me lo sto godendo e non finisce qua».

Cioè fa riferimento agli imminenti Europei? «Ne devo parlare con Blengini, se lui vuole io sarò a disposizione dell’Italia. A Civitanova saremmo comunque pochi al raduno, perché non continuare a sognare in azzurro?».

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Mondovì, il ds Rubado: “La futura A3 ha raffreddato l’idea dei ripescaggi in A2”

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La possibilità di rivedere Mondovì Volley in Serie A2 si sta affievolendo ogni giorno di più, complice anche la riforma annunciata dalla Lega Volley femminile nei giorni scorsi. Infatti l'introduzione della Serie A3 dalla stagione 2026-2027 e la conseguente riduzione dei team partecipanti alla seconda serie nazionale "ha raffreddato un pochino l'idea dei ripescaggi, perchè probabilmente non si farà il girone con tante squadre e non ci saranno eventuali ripescaggi per avviarsi verso questi nuovi numeri che hanno proposto" come spiegato dal ds Max Rubado ai microfoni di Targatocn.

Per creare il nuovo campionato infatti, al termine della prossima stagione, quella 2025-2026, le squadre di B1 promosse in A3 saranno ben 12, a cui si andranno ad aggiungere 4 squadre retrocesse dalla Serie A2 L’anno successivo, al termine di quello che sarà il primo campionato di Serie A3, a 16 squadre, saranno poi previste 4 promozioni in A2 e 4 retrocessioni in B1 e così anche nelle stagioni successive.

Ma il discorso A3 per Rubado è ancora lontano, ora è tempo di pensare al mercato e al futuro di Mondovì, indirizzato verso la prossima B1 femminile, e senza fare nomi ha anticipato che "la squadra è in costruzione e siamo a buon punto". Il primo tassello sarà la conferma di coach Claudio Basso, di cui per ora "manca solo l'ufficialità".