Iza Mlakar: "Fermarsi non è facile, ma restiamo serene e seguiamo i protocolli"

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Di Redazione

Saracinesche chiuse anche per la Igor Gorgonzola Novara: da giovedì scorso tutte le giocatrici della squadra di Massimo Barbolini sono confinate a casa per l’emergenza coronavirus. Una situazione che forse Iza Mlakar, laureanda in medicina, comprende meglio di altri e per questo affronta con grande responsabilità: “Lo sanno anche i miei genitori – dice al Corriere di Novara – che semplicemente mi ripetono di seguire le regole e stare attenta. Sono consapevole che sia importantissimo farlo, è una questione di responsabilità verso noi stessi ma anche verso la salute degli altri“.

Per noi giocatrici, sportivamente parlando, è dura stoppare tutto dopo tanti mesi di allenamento continuo – prosegue Mlakar – e non è sicuramente facile accettare di non dover giocare per un periodo che non si sa quanto sarà lungo. Parliamo di una situazione completamente inaspettata e imprevedibile, motivo per cui in primis dobbiamo rimanere serene e seguire i protocolli. Ovviamente è difficile anche dal punto di vista mentale, perché più di una volta ci siamo preparate per giocare una partita che poi non si è disputata“.

Un vero peccato, perché la stagione di Novara stava entrando nel vivo: “Avevamo trovato ritmo in allenamento e in partita – conferma la slovena – e stando ferme rischiamo di perdere tanto di quello che abbiamo costruito anche se, a parziale consolazione, possiamo lavorare in qualche modo da casa, almeno per non perdere troppo tono muscolare“.

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